CHUWILAPTOP / CHUWI2018 – LARKBOOK TOUCHSCREEN DIFETTOSO, ASSISTENZA ASSENTE

[1970ted_2008]

Ho acquistato un laptop CHUWI LarkBook CON TOUCHSCREEN da un venditore su eBay.

Da subito lo schermo NON era touchscreen come promesso nella descrizione, e dopo pochi mesi, esattamente 6, lo schermo si è BRUCIATO durante la normale visione dei video YouTube che creo per lavoro.

Il venditore ha inizialmente ammesso che non era touchscreen e ha rimborsato solo 20€, ma da allora non ha più fatto nulla.

Ho inviato foto e video a dimostrazione dei problemi, ma ricevo solo risposte vaghe o nessuna risposta.

MI STO RIMPIANGENDO DI AVERGLI LASCIATO IL MIGLIOR FEEDBACK, PERCHÉ HA FATTO SOLO CACCATE.

È una vergogna che si possano vendere dispositivi difettosi con descrizioni ingannevoli e poi sparire lasciando i clienti con quasi 160€ buttati.

Chiedo ad eBay: chi ci tutela?

[1970ted_2008]

In più, ho notato che la Partita IVA riportata nella fattura (DE200081785 - eBay GmbH) non corrisponde a quella visibile nel profilo del venditore chuwi2018,  il che solleva seri dubbi sulla trasparenza dell'operazione commerciale. Se il venditore è diverso da chi ha emesso fattura, chi risponde del difetto del prodotto?

[1970ted_2008]

 https://drive.google.com/file/d/1n4zxk9iv8Kwt4GFgRanWMZCe8pe47rw-/view?usp=sharing 

Questo è il documento che ho inviato a eBay dopo settimane di silenzi e un laptop venduto con informazioni false.
Dentro trovate dettagli, prove, e la mia esperienza completa.
Lo condivido pubblicamente per trasparenza e per aiutare altri a non trovarsi nella mia stessa situazione.

[marioelegio]

Il problema di base rimane sempre il fatto che un negozio cinese non può essere soggetto alle norme comunitarie.

ciao

mario

[1970ted_2008]

Il venditore risulta registrato come professionale e con partita IVA
europea, ma non offre assistenza né rispetta i diritti minimi
dell’acquirente.
Questo solleva un serio problema di frode commerciale o pubblicità
ingannevole anche all’interno della piattaforma eBay.

Teodora

[marioelegio]

Mi dispiace contraddirti, ma è registrato come venditore professionale in Cina dove il negozio ha la sua sede legale. Quindi lui è tenuto a rispettare i diritti minimi dell’acquirente previsti dal codice del commercio cinese (se esiste).

La partita iva comunitaria serve solo per il magazzino in Europa e per il regime ioss https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/regime-opzionale-ioss/chi-puo-accedere-ioss-imprese

Come puoi facilmante leggere, possono avere partita iva anche i soggetti passivi domiciliati o residenti fuori dell'Unione europea non stabiliti in alcuno Stato membro dell’Unione europea indipendentemente dal fatto che abbiano o meno una stabile organizzazione nello Stato.

Se sei convinta di quello che dici, presenta una denuncia all'autorità garante AGCM per pratiche commerciali scorrette.  https://www.agcm.it/servizi/segnala-on-line

ciao

mario

[1970ted_2008]

Grazie per la risposta, Mario.
Il punto non è dove ha sede il venditore, ma come si presenta e cosa
promette al consumatore europeo.

Il venditore si pubblicizza con partita IVA comunitaria, utilizza magazzini
europei per vendite rapide e quindi rientra volontariamente nel sistema
IOSS. Questo implica un obbligo di trasparenza, tracciabilità e rispetto
dei diritti minimi europei al momento della vendita.

Se poi, al primo problema tecnico, si nasconde dietro i confini cinesi per
negare l’assistenza e scaricare tutto sul cliente, questo è un
comportamento scorretto, se non una pratica commerciale ingannevole.

E sì, come dici, ho già avviato la raccolta di documentazione per una
segnalazione all’AGCM e ad altre autorità competenti.

Il mio intento qui è anche condividere pubblicamente l’esperienza per
mettere in guardia altri acquirenti.

Saluti,
Teodora