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in data 13-05-2023 19:01
Anche se se ne é già discusso credo sia utile riproporre un post informativo a servizio dei venditori privati riguardante la normativa DAC07 auspicando che molti utenti leggano e, dopo esser consapevoli, evitino successivamente di scaricare colpe sulla piattaforma.
Si tratta di una nuova normativa europea che mira a combattere l’evasione fiscale legata al commercio online. Di fatto la DAC7 è attiva dal 1° luglio 2021, ma è stata ampliata e modificata con la nuova direttiva pubblicata a marzo 2023.
In sintesi: per rimanere venditore privato bisogna rispettare dei parametri cioé massimo 29 transazioni e massimo 2.000 euro, quindi meno di 30 transazioni e per le quali i corrispettivi versati non superano i 2.000 euro. Se vengono superati questi limiti le piattaforme hanno l'obbligo di comunicare i dati di tutti i venditori siano essi persona fisica o entità giuridica.
---- Per tutti i dettagli rimando a questi articoli:
https://www.ilcommercialistaonline.it/dac7-vendite-online/
https://www.italiaoggi.it/news/i-redditi-guadagnati-online-nella-morsa-del-fisco-2595560
Risolto Andare alla soluzione.
Rif.: Normativa DAC07: nuovi obblighi per chi vende online. Da conoscere per venditori privati.
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in data 25-01-2024 15:49
Ciao, chiedo a te che sembri molto competente..le spese di spedizione bisogna contarle nell'importo dac7?
Faccio un esempio così magari ci capiamo meglio. Vendo un oggetto a 100 + 5 di spedizione. Su questi 105, ebay si tiene il 4.10% cioè 4,3. Poi c’è Importo fisso per ordine che è 0,29. Quindi siamo a 4,59. Su questi 4,59 c’è iva al 22% quindi 1. Totale 5,59 che devono essere sottratti ai 105 che ha pagato l’acquirente giusto? E la spedizione? Io ho dovuto pagarla anche più di quei 5 che avevo messo come tariffa standard nell’annuncio..quindi devo togliere anche quella dal conteggio suppongo…RICAPITOLANDO 105 – 5,59 – le mie spese sostenute per la spedizIone = importo da tener conto per la DAC7? Grazie mille per la pazienza
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in data 25-01-2024 17:18
Devi calcolare la somma che ti viene accreditata sulla carta/conto corrente; fa fede solo quella, essendo un pagamento elettronico viene registrata la cifra che ti viene accreditata; es: vendi oggetto a 100 euro ed ebay ti accredita 95 euro, devi sottrarre alla somma dei 2.000 euro annuali 95 euro; tutto il resto spedizioni, commissioni e iva non arrovellartici, tanto farà fede la cifra che ti verrà accreditata e su quella si farà il calcolo dei 2.000 annuali.
Saluti
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in data 25-01-2024 17:43
Grazie, anche se rimango un po' perplesso dal fatto che non vengano sottratte le spese di spedizione (quelle effettivamente pagate dal venditore intendo)...tipo su altre piattaforme come vinted si conta solo il guadagno (che è quello che viene accreditato) mica anche le spedizioni e ovviamente le commissioni..(esempio: se vendo 25 oggetti all'estero la spedizione mi costa più di 250..che su 2000 di limite mi pare veramente impattante) infatti rispondevo al messaggio numero 13 dell'utente morgana10 che parlava di scorporo delle spese di spedizioni e tenere le ricevute delle spedizioni.. Grazie ancora
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in data 28-01-2024 14:46
Purtroppo credo che conti solo l'importo che viene accreditato (detratte le commissioni di eBay), in quanto non sarebbe possibile conoscere di volta in volta il costo di ogni singola spedizione poiché si é liberi di spedire in autonomia scegliendo di volta in volta i vari servizi postali e dei corrieri con vari categorie di prezzo.
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in data 09-02-2024 18:39
Altri 2 articoli trovati sull'argomento:
------------- Come si può evincere dagli articoli:
Le nuove norme fiscali DAC7 impongono alle piattaforme digitali di segnalare il reddito guadagnato dai venditori sulle loro piattaforme alle autorità fiscali dell’UE. Di conseguenza, le attività oggetto di segnalazione includeranno:
- La vendita di beni
- L’erogazione di servizi personali
- L’affitto di beni immobili
- Il noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto
La DAC7 è pertanto applicabile a piattaforme online come Shopify, Ebay, Amazon ma anche Booking, AirBnB, Vinted, Wallapop e altri gestori digitali, i quali sono tenuti a comunicare le informazioni dei player in esse presenti alle autorità competenti.
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11-02-2024 17:38 - modificato 11-02-2024 17:39
Ecco la pagina sulla DAC 7 direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate:
A sinistra dentro la sezione "risposte alle domande più frequenti" trovate le faq.
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in data 06-04-2024 17:11
Ultimo articolo interessante, link pagina sotto il titolo.
Direttiva DAC7: guida alla compliance per piattaforme e venditori online
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in data 21-04-2024 16:09
Ho seguito questa discussione con mio grande interesse (letta per intero oggi), speravo di avere qualche info in piu´ e che mi sarei tolto qualche dubbio, ma purtroppo resta tutto invariato.
Cio´ che non mi é stato possibile leggere da nessuna parte, neppure sui siti governativi su qualcosa in merito ai ricavi extra soglia, per dirlo in parole povere, superato il limite delle vendite/ricavo sono tassabile o sanzionabile essendo un privato? Se in un anno guadagnassi 6000€ dai proventi di svariate vendite su piattaforme e-commerce e non volessi/avessi una partita i.v.a. ma volessi comunque adempiere ai miei doveri fiscali, sarebbe possibile? Come?
A mio parere questa é l´ennesima boiata dell´ EU e propaganda del governo per la "fissazione" all´evasione fiscale, ma che va del tutto contrapponendosi all´altra propaganda, quella del WEF e guru vari contro il consumismo, il green, inquinamento, cambiamenti climatici, miss cappottino giallo ecc, ecc, ecc, che professano tanto sul rigenerare, il riutilizzo, gli sprechi... ebbene, io vendo cio´ che a me non serve piu´ o che non utilizzo da troppo tempo, oggetti ai quali tengo molto ma che con gli anni e con i cambiamenti nella mia vita non posso piu´ tenere, limitando questi "scambi" a mio parere si va in contrapposizione a quel che ormai da anni ci propinano come il nuovo credo, cosa c´é di piu´ green nel ridare un senso o nuova vita ad un oggetto e tornando al discorso delle limitazioni sulle vendite, questi oggetti i quali ho pagato per intero, pagandone le imposte sull´acquisto, le ripago anche al momento della rivendita, nonché sul costo della spedizione, oltre alle giuste trattenute della piattaforma che mi ha permesso tale scambio, quanto e cosa dovrei pagare ancora? Se ho detto qualche baggianata correggetemi pure, sono qui per domandare, non per affermare.
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21-04-2024 16:33 - modificato 21-04-2024 16:34
Tante parole e poca sostanza, tanto per cambiare si da la colpa all'EU, va di moda in questo periodo storico...
Per quanto riguarda l'evasione in Italia è nella stragrande maggioranza dei casi ad appannaggio della piccola e microimpresa, anche se va di moda da parte dei partiti populisti berciare a quanto siano cattive le multinazionali e le banche, tassare gli extraprofitti e baggianate simili.
La direttiva è europa ovviamente, ma viene poi recepita dai singoli stati facenti parte dell'Unione, nel nostro paese è stata recepita con il Dlgs n. 32/2023, esso ha stabilito le famose 30 transazioni e\o i 2000 euro annui di fatturato, quindi non l'EU, ma lo stato italiano, chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri si facciano passare per patrioti.
Per il resto, ad ora non si sa nulla, essendo una normativa d'introduzione recente e visti i tempi secondo i quali si muove l'agenzia dell'entrate italiana, credo si dovrà aspettare ancora un po' prima di avere qualche riscontro reale, i criteri generali per definire le vendite come attività commerciale sono 3:
frequenza delle vendite
natura degli oggetti venduti
l’intenzione di realizzare un profitto
Poi, se l'ade chiederà chiarimenti basterà dire: sono oggetti che avevo in cantina\soffitta\garage e del quale ho deciso di disfarmi alchè risponderà: ok bye. Oppure chiederà ulteriori prove? Ad oggi non è dato sapere. Concludo dicendo che nessuno vieta di dichiarare le vendite (al netto delle spese sostenute) nel quadro redditi diversi, in sede di dichiarazione dei redditi.
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in data 21-04-2024 16:45
In effetti non girano molti articoli su questa normativa, dubbi vari penso siano rimasti un pò a tutti. Se trovo altri articoli aggiorno il post.
Sulle boiate dell'UE mi trovi perfettamente d'accordo con te. Basti pensare a quando negano l'esistenza di allevamenti intensivi (vedi inchiesta della giornalista Giulia Innocenzi) perché i lobbysti gli passano le buste con le mazzette a quando dicono che le auto in futuro dovranno essere solo elettriche e poi non si accorgono dell'inquinamento dell'estrazione dei materiali per le batterie in paesi extraUE dove non esistono norme ambientali (vedi inchieste Report/Presa diretta), e potrei continuare...
Parlano tanto di green e non sanno che c...o dicono.
Come dici tu cosa c´é di piu´ green nel ridare un senso o nuova vita ad un oggetto e bisogna dare atto che Ebay ha ridato senso e nuova destinazione ad oggetti del passato che prima andavano spesso gettati nella spazzatura perché le altre piattaforme o i giornali locali erano limitatai nel riuscire a far incontrare domanda ed offerta.
Non hai sbagliato nella tua analisi, siamo un pò tutti i privati (esclusi gli abusivi) vittime di questa normativa, la prima a soffrirne credo sia proprio eBay che sui privati e sugli articoli vintage (da questi posseduti) ha costruito la sua fortuna e vissuto gli anni d'oro della piattaforma. Per quanto sto vedo per la mia esperienza personale non si trova più molto di interessante, almeno nelle categorie che seguo. Credo che molti privati si siano fermati. E sono i privati che hanno in casa o nei garages gli articoli vintage e usati, sugli articoli nuovi ci sono tanti siti in primis Amazon che ti spedisce gartis se hai l'abbonamneto prime o se spendi una soglia minima, e la vedo dura per eBay competere sul nuovo.
Se vendi una collezione di qualsiasi tipo (francobolli, editoria, bustine, bomboniere, ecc.), o oggetti e/o mobilia che hai in casa da anni, se non da decine di anni, é palese che non vendi perché svolgi un'attività di vendita professionale, ma vendi per liberarti di ciò di cui non ha più bisogno o di cui vuoi disfarti.
Anche superando i limiti si può rimanere un venditore privato. Il problema potrebbe essere quello di dimostrarlo in caso di controllo.
Con questa normativa volevano colpire l'evasione di alcuni venditori professionali che si mascheravano da privati, ma hanno sparato sul mucchio affondando anche i privati.
La normativa andrebbe rivista e migliorata.

