in data 13-05-2023 19:01
Anche se se ne é già discusso credo sia utile riproporre un post informativo a servizio dei venditori privati riguardante la normativa DAC07 auspicando che molti utenti leggano e, dopo esser consapevoli, evitino successivamente di scaricare colpe sulla piattaforma.
Si tratta di una nuova normativa europea che mira a combattere l’evasione fiscale legata al commercio online. Di fatto la DAC7 è attiva dal 1° luglio 2021, ma è stata ampliata e modificata con la nuova direttiva pubblicata a marzo 2023.
In sintesi: per rimanere venditore privato bisogna rispettare dei parametri cioé massimo 29 transazioni e massimo 2.000 euro, quindi meno di 30 transazioni e per le quali i corrispettivi versati non superano i 2.000 euro. Se vengono superati questi limiti le piattaforme hanno l'obbligo di comunicare i dati di tutti i venditori siano essi persona fisica o entità giuridica.
---- Per tutti i dettagli rimando a questi articoli:
https://www.ilcommercialistaonline.it/dac7-vendite-online/
https://www.italiaoggi.it/news/i-redditi-guadagnati-online-nella-morsa-del-fisco-2595560
Risolto Andare alla soluzione.
in data 16-05-2023 08:22
Non vendo dall'estate scorsa, aspettavo a farlo quando avessi avuto meno lavoro e più tempo per fare le foto a dischi o libri o altri oggetti collezionabili che ho in casa e che dopo l'ultimo trasloco non so più dove mettere.
Quello che ora mi frena è il limite delle 30 vendite, perché se non ho capito male vale indipendentemente dal totale incassato. Voglio dire che se vendo una alla volta 30 cartoline da 3 euro l'una (totale 90 Euro+ sped.), o 30 LP da 15 Euro l'uno (450 Euro+sped.) ho già esaurito la "quota esente". Poi eBay dovrà segnalare la mia attività all'Agenzia delle Entrate.
Se fossi solo un privato non mi preoccuperei, ma ho ancora una ditta individuale con partita iva come grafico e fotografo, e temo che potrei essere soggetto a controlli.
Oppure ho capito male? E prima di controllare chi vende la propria collezione di vinili "per realizzo", ci sarebbero da verificare le attività di tanti altri privati che vendono per decine di migliaia di Euro all'anno prodotti nuovi?
in data 16-05-2023 12:04
Non è possibile dare una risposta.
La piattaforma ha solo obbligo di segnalazione, sarà poi ADE a decidere in base a quali criteri fare partire eventuali controlli.
ciao
mario
in data 16-05-2023 12:11
in data 16-05-2023 15:44
@marioelegio ha scritto:Interessante?
Grazie per il link, però ci sono più dubbi e domande che risposte.
in data 16-05-2023 16:00
@marioelegio ha scritto:Interessante?
A mio avviso sarebbe INTERESSANTE leggere dei post di utenti privati che hanno ricevuto degli accertamenti fiscali per aver superato i 5000 o 10000 euro annui di oggetti personali venduti su ebay.
Qualcuno e' a conoscenza di questo genere di discussioni ?
In questi casi in assenza di qualsiasi "prova" da parte di chi ti accusa di evasione fiscale credo che sia sufficiente una autocertificazione / dichiarazione dove si specifica che si tratta di oggetti personali usati.
D'altra parte in caso di accertamento e' vero che al venditore spetta l'onere della prova ma se io sto vendendo oggetti usati miei personali che tipo di prove posso fornire a mio sostegno?
Come prova posso al limite fornire i dettagli dell'ordine di ebay dove si fa riferimento al numero d'asta ebay (anche questa pagina web andrebbe salvata e conservata) perche' da li si vede che l'oggetto e' stato venduto nella condizione di "usato".
Una autocertificazione / dichiarazione immagino sia sufficiente per coprire delle vendite saltuarie di importo inferiore a 5000 euro annui.
Siamo nel campo delle ipotesi perche' che io sappia sul web di esempi pratici di esperienze vissute non vi e traccia.
Un cordiale saluto.
in data 16-05-2023 18:00
Non ci sono, credo, precedenti anche perchè le vendite on line avevano sì un minimo di regolamentazione ma diciamo che, entro certi limiti, c'era tollerenza.
E' la DAC7 che scardina, forse, un sistema che prima era nebuloso dove in buona sostanza vigeva la tolleranza.
Vendere usato o nuovo? Mah, si possono vendere oggetti sigillati, che mi sembra anche giusto, piuttosto che sconfezionarli per dire che non sono nuovi ma come nuovi.
E' tutto relativo, difatti l'on line non è stato creato per vendere mica solo oggetti usati e poi se uno ha tutti oggetti nuovi non può venderli, dopo che li aveva comprati e come tali li ha lasciati.
Certo chi compra sistematicamente, cioè solo e sempre, oggetti nuovi per poi rivenderli....
Quello che ho capito sinora è che ebay sta recitando egregiamente la parte di Ponzio Pilato, ma non glie ne si può dare una colpa , forse però con i mezzi che hanno possono aiutare a mettere un po' di chiarezza.
Comunque ebay si è preparata per tempo alla rivoluzione perchè il passaggio dei pagamenti ai titolari di account da paypal a ebay stesso aveva uno scopo ben preciso, avere tutti i dati da trasmettere in seguito al fisco.
Siamo effettivamente schedati.
Come del resto potremmo aspettarci tutte le interpretazioni da parte dell'ufficio dellientrate che ricordiamolo è territoriale e quindi....
Io come forma di "protesta" sto attuando lo sciopero delle vendite chiudendo l'account per 29 giorni e riaprendo per un giorno, se non altro dimostro che non svolgo attività continuativa, poi se sono sfortunato e quel giorno di riapertura vendo un cd da 5 euro sigillato sono rovinato.
Se gli accertamenti cominceranno con una certa continuità e campionatura il mercato on line è destianto a ridimensionarsi fortemente. E' ancora non è chiaro se si può pagare l'eventuale reddito come IRPEF anche se sembrerebbe di no.
in data 16-05-2023 20:56
Sempre e solo dubbi o interpetazioni.
1) Ma insomma vengono solo trasmessi i dati di chi ha partita IVA, NIF O SGNIF-SGNIF, ecc..
2)) Si parla di venditori/clienti attivi: che si gnifica che chi nel frattempo si è cancellato o cancellato srà dimenticato?
Ci aspettano mesi di chiarimenti, speriamo. Inoltre bisogna sempre vedere quale è la fonte d'informazione.
Le mie domande sono state formulate sulla base di quanto sotto riportato.
Con la DAC 7 i gestori delle piattaforme digitali devono comunicare i redditi percepiti dai venditori/clienti attivi sulle loro piattaforme
Il DAC7 (Dlgs 32 dell’1 marzo 2023) è una nuova normativa europea contro l’evasione fiscale legata al commercio online. La normativa è rivolta ai gestori di piattaforme digitali.
Con la DAC 7 infatti i gestori delle piattaforme digitali devono comunicare i redditi percepiti dai venditori/clienti attivi sulle loro piattaforme. I dati generati saranno poi controllati durante un accertamento fiscale da parte dell’Autorità.
Scopriamo insieme i nuovi obblighi per i gestori di piattaforme digitali.
Sono tenuti al rispetto della nuova DAC7 tutti i gestori di piattaforme che stipulano un contratto con dei venditori al fine di mettere a loro a disposizione una piattaforma di vendita raggiungibile dagli utenti finali (Vinted, Ebay, Amazon…).
Trattandosi di un obbligo, nel contratto tra la piattaforma e il venditore deve essere presente una clausola unilaterale: se le informazioni richieste non sono rese, il profilo account del venditore sarà chiuso.
NB: I gestori delle piattaforme non sono obbligati a richiedere e condividere i dati degli account venditori che hanno avuto meno di 30 transazioni e per le quali i corrispettivi versati non superano i 2.000 euro.
L’obbligo è per gli account venditore che superano le 30 transazioni mediante la piattaforma e i 2.000 euro di ricavi.
Venditore persona fisica: nome e cognome, indirizzo principale, eventuale NIF rilasciato al venditore, con l’indicazione del singolo Stato membro di rilascio e, in assenza di NIF, il luogo di nascita del venditore; numero di partita IVA del venditore; data di nascita.
Venditore entità giuridica: la ragione sociale; l’indirizzo principale; eventuale NIF rilasciato al venditore; numero di partita IVA del venditore; numero di registrazione dell’attività; presenza eventuale di una stabile organizzazione tramite la quale sono svolte attività pertinenti nell’Unione, con l’indicazione dei singoli Stati membri in cui tale stabile organizzazione è ubicata.
Per il 2023 il termine di invio è posticipato al 31 gennaio 2024.
Le sanzioni previste per l’omessa comunicazione all’Agenzia delle Entrate può variare da un minimo di 3mila euro a un massimo di 31mila 500 euro.
In caso di informazioni incomplete o inesatte, la sanzione varia da mille a 10mila 500 euro.
in data 16-05-2023 23:28
I dubbi vengono dal fatto che questa normativasi rivolge solo alle piattaforme. Sono loro che hanno l'obbligo di identificare i loro utenti e di comunicare i dati di coloro (sia privati che professionali) che superano certi volumi di vendita. Sono per loro le multe.
La normativa non entra nel merito di cosa farà l'agenzia delle entrate con questi elenchi, altre sono le leggi e le norme fiscali che regolano gli accertamenti fiscali.
Considera che oggi tutte le piattaforme devono intermediare i pagamenti e che tutti questi pagamenti sono tracciati. In caso di attività sospette su uno o più conti bancari, non serve neppure la segnalazione di ebay.
ciao
mario
17-05-2023 19:23 - modificato 17-05-2023 19:24
Vero...la normativa DAC07 vuole disciplinare le piattaforme online e le multe sono indirizzate a quelle che non rispettano la stessa.
Probabilmnete il tutto é stato studiato per cercare di limitare l'impatto che queste piattaforme hanno avuto negli ultimi 15-20 anni a discapito dei punti vendita fisici che invece sono gravati da una tassazione elevata.
Poi quello che faranno le sedi territoriali dell'AGE con i dati dei venditori non credo riusciremo a dedurlo dalle notizie sulla DAC07. Per avere qualche informazione certa ci vorrebbe l'intervento di un esperto fiscale che spieghi come vengono gestite le cose nel post-segnalazione da parte delle piattaforme.
in data 18-05-2023 13:16
@Anonymous ha scritto:Non ci sono, credo, precedenti anche perchè le vendite on line avevano sì un minimo di regolamentazione ma diciamo che, entro certi limiti, c'era tollerenza.
E' la DAC7 che scardina, forse, un sistema che prima era nebuloso dove in buona sostanza vigeva la tolleranza.
Infatti.....si é posto un limite alle piattaforme e il tutto é stato studiato per cercare di limitare i guadagni (quasi esentasse) e l'impatto che queste hanno avuto negli ultimi 15-20 anni a discapito dei punti vendita fisici che invece sono gravati da una tassazione elevata.
Quello che ho capito sinora è che ebay sta recitando egregiamente la parte di Ponzio Pilato, ma non glie ne si può dare una colpa , forse però con i mezzi che hanno possono aiutare a mettere un po' di chiarezza.
Comunque ebay si è preparata per tempo alla rivoluzione perchè il passaggio dei pagamenti ai titolari di account da paypal a ebay stesso aveva uno scopo ben preciso, avere tutti i dati da trasmettere in seguito al fisco.
Ad oggi si comprendono le motivazioni dei cambiamenti del sistema di accredito delle somme per i venditori.
Siamo effettivamente schedati.
Direi di sì.
Come del resto potremmo aspettarci tutte le interpretazioni da parte dell'ufficio delle entrate che ricordiamolo è territoriale e quindi....
Chissà cosa accadrà!
Se gli accertamenti cominceranno con una certa continuità e campionatura il mercato on line è destianto a ridimensionarsi fortemente. E' ancora non è chiaro se si può pagare l'eventuale reddito come IRPEF anche se sembrerebbe di no.
Su alcune categorie che seguivo qui su eBay già si trova molto meno rispetto a prima del 2021 e alcuni venditori privati che seguivo si sono fermati. Vedremo l'evoluzione delle cose nel tempo.