La notizia che hai letto si riferisce a una recente decisione dell'Unione Europea e a una proposta del governo italiano per introdurre dazi e una tassa fissa su pacchi di basso valore, principalmente per contrastare la concorrenza sleale da piattaforme e-commerce extra-UE come Shein, Temu e AliExpress.
Contesto europeo: Abolizione dell'esenzione doganale
L'Unione Europea ha approvato, il 13 novembre 2025 durante l'Ecofin (il Consiglio dei ministri dell'Economia), l'eliminazione dell'esenzione dai dazi doganali per i pacchi con valore inferiore a 150 euro provenienti da paesi extra-UE. Questa esenzione, introdotta decenni fa per semplificare le procedure su piccoli ordini, ha favorito un boom di importazioni low-cost, soprattutto dalla Cina (91% dei pacchi extra-UE nel 2024, per un totale di 4,6 miliardi di spedizioni). Molti pacchi venivano sottovalutati (fino al 65% dei casi) per evitare controlli, creando distorsioni di mercato e sovraccaricando le dogane.
Come funziona la nuova regola: I dazi si applicheranno "dal primo euro", con un meccanismo semplificato per il calcolo e la riscossione. Inoltre, è prevista una tassa di gestione fissa di circa 1-2 euro per pacco, a carico delle piattaforme, per coprire i costi doganali.
Data di entrata in vigore: Originariamente prevista per il 2028 (con l'attivazione dell'EU Customs Data Hub), è stata anticipata al 2026 per urgenza.
Motivazioni: Tutelare le imprese europee dalla concorrenza sleale (i prodotti cinesi spesso non rispettano standard di sicurezza e sostenibilità), ridurre l'impatto ambientale delle spedizioni massive e alleggerire il carico sulle autorità doganali.
Proposta italiana: La tassa da 2 euro
In Italia, il governo Meloni sta valutando di introdurre una tassa fissa di 2 euro per pacco extra-UE sotto i 150 euro o i 2 kg, ispirata a un modello francese e qualificata come imposta interna sui consumi per motivi ambientali e fiscali. Questa misura potrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio 2026 (Manovra 2026), attualmente in discussione. C'è un dettaglio controverso: secondo alcune fonti, la tassa potrebbe estendersi anche ai pacchi nazionali (spediti e ricevuti in Italia), per evitare che sia considerata un dazio di competenza UE e per non penalizzare solo le importazioni.
Al momento, non è ancora legge: dipende dall'approvazione finale in UE e in Italia.
