Abito vicino ad Ivrea, patria di quel meraviglioso
esperimento industriale, sociale e culturale che fu
di Adriano Olivetti. Affossato sopratutto dalla
miserabile incompetenza dei politici dell'epoca.
Un tempo seguivo il calcio e la (vera) Magica Roma
di Niels Liedholm mi piaceva moltissimo. La finale
con il Liverpool è stata persa perché, come capita
spesso nello sport italiano, non c'è stata un'adeguata
preparazione emotiva.
Vuoi sapere di chi conviene impetrare i favori, qualora
la Roma scannasse gli inglesi sul loro campo ed
approdasse ad Atene? Ovvio: di Afrodite, già protettrice
di Paride e di tutti i Troiani.
La sera prima, i giocatori della Roma salgano nel
luogo dove un tempo c'era il tempio della Dea, portandovi
offerte adeguate. Poi, si facciano una bella scopata
con mogli, fidanzate o con fanciulle greche, facendo
la massima attenzione a procurare il massimo orgasmo
(clitorideo, del Punto G, vaginale, cervicale) alle
donne. Carezze, baci e cunnilinguum a regola d'arte
e nei tempi più lunghi possibili.
Quella Caterina di Russia, quella Elisabetta 1°, insomma
quella Virago di Era e quella Lesbica di Pallade, nata
da una Gravidanza Isterica di Zeus, non ci potranno
far nulla.
Vincerà la Roma, quattro a zero. In hoc signus (ovvero
nel segno di Afrodite) vincit.
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Danza con le Farfalle
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