in data 24-08-2005 12:33
in data 24-08-2006 21:25
in data 24-08-2006 23:29
in data 27-08-2006 13:19
in data 27-08-2006 13:20
in data 27-08-2006 15:48
Official member of "Il gruppo dello stesso IP".
Talvolta, temo d'essere affetto da hippopotomonstrosesquippedaliofobia.
Sempr'è Dike se persegue inimico
Sempr'è Ate se sanziona sodale
Ignorance is the curse of God; knowledge is the wing wherewith we fly to heaven (William Shakespeare)
Chi ha meno di quanto desidera deve sapere che ha più di quanto vale (Georg Christoper Lichtenberg)
in data 28-08-2006 19:23
in data 30-08-2006 06:39
Dopo oltre 1600 postaggi si possono tirare le prime somme:
1 Paypall non è un metodo sicuro.
2 Postepay non è un metodo sicuro, ma è certamente quello più utilizzato sul sito di eBay Italia.
3 Al momento non esiste sul web un metodo di pagamento inattaccabile.
4 Non esiste in eBay Italia la certezza di un trattamento equo verso ogni utente iscritto.
5 Per le vigenti leggi italiane, è chiaro che Paypall occupa una illecita posizione di predominanza incontrastata.
6 É ormai plateale come il numero delle vendite su questo sito sia diminuito.
7 É inutile fare affermazioni o esporre pensieri non adeguatamente documentati.
8 É altrettanto inutile continuare a listare le propri aste su questo sito.
9 É alquanto preoccupante che siano solo poche persone a lamentarsi del generale rincaro delle tariffe a carico degli utenti venditori, professionali e non.
10 É incresciosa la posizione di silenzio assoluto presa da parte di eBay Italia, nella diatriba fin qui discussa.
11 É inopportuno ogni intervento volto a correggere-denigrare quanto scritto da utenti che non siano docenti in lingua italiana, inglese et similia.
Per quanto conosca il codice civile e penale, vigente nello Stato italiano, non sono a conoscenza di regolamentazioni tali da escludere la possibilità di esercitare una "ricarica" come metodo di pagamento accettato "tra persone fisiche" in ambito di compravendita fra "privati".
Concludo questo mio ennesimo intervento ponendo all'attenzione di tutti gli utenti una possibile (e lecita) soluzione da adottare in sostituzione di pratiche meno sicure:
L'adozione, cioè, del metodo di pagamento chiamato "a credito" (metodo largamente usato per la visualizzazione per esempio di eventi televisivi trasmessi tramite il digitale terrestre).
Ovvero la sottoscrizione, documentata in duplice o triplice copia, di un contratto di fornitura grazie alla quale poter usufruire di crediti, tramite l'utilizzo di una scheda prepagata "ricaricabile", con la quale effettuare acquisti in tutta sicurezza (ed ora non mi venite a dire che il metodo in questione sia una bestemmia ai bonifici bancari, perchè sfido i diffidenti a "provare" che tale metodo sia illecito e lesivo verso gli utenti acquirenti o venditori che siano!).
Termino affermando che tale metodo porterebbe alla globalizzazione della valuta (nessn costo di cambio fra utenti) e incentiverebbe la compravendita oltre confine (annoso problema che non ha mai trovato una vera soluzione).
Ovviamente all'acquisto dei crediti seguirebbe l'emissione di una ricevuta; tale da rendere l'intera transazione un'operazione fiscale "pulita" ed "alla luce del sole".
Nota: Per fare ciò bisogna costituire una società indipendente da eBay, regolarmente registrata alla Camera di commercio con propria partita, IVA, ufficio legale ed un pronto servizio assistenza. In poche parole, un impegno che richiederebbe lo sforzo economico della quasi totalità degli utenti di questo sito, a fronte di un mercato dalle dimensioni inimmaginabili (basti pensare alle svariate possibili applicazioni attuabili fuori dall'ambito di eBay, per capire la portata degli introiti di questo investimento).
15 anni fa nessuno avrebbe scommesso su di un telefono portatile a tecnologia Tacs - GSM. Oggi è un business da centinaia di milioni di euro. Come dico io, certe volte ai sogni bisogna credere!
A Voi la palla!
Cordialmente,
Silvano (gruppo Mago_ok).
in data 30-08-2006 08:35
in data 02-09-2006 02:57
in data 02-09-2006 09:19