in data 21-05-2024 20:36
Salve.
Due mesi fa metto in vendita un quadro.
Un olio firmato Giovanni Lomi, privo di certificazione.
Le impostazioni dei miei annunci sono chiare: non si accettano restituzioni.
Un utente acquista il quadro e lo paga.
Io lo spedisco.
Qualche giorno dopo, l'acquirente mi manda un messaggio:
"Buonasera, ho ricevuto il quadro, ma dal vivo è assolutamente un falso. Ho voluto farlo vedere anche ad un esperto di una galleria, che ha confermato. Quindi chiedo la restituzione."
A questo punto ebay mi blocca i fondi e apre una contestazione, al termine della quale dà ragione all'acquirente, e dunque mi obbliga ad accettare la restituzione del quadro.
Secondo voi... una decisione corretta?
Grazie
in data 22-05-2024 07:02
@limesc75 ha scritto:Mi scusi, ma perché dà per scontato che l'oggetto sia falso? Non esiste nessuna perizia.
....
Ma tu hai prove che puio dichiararne il contrario?
Hai scritto: "privo di certificazione" quindi chiunque ti apra richiesta di reo per oggetto non copnforme, la prassi è quella che ti è stata sottoposta.
Nulla di nuovo... anche lo ritieni giusto oppure no!
Un cordiale saluto.
in data 22-05-2024 10:24
e comunque siamo già al passo successivo, il mio debito verso ebay passa a una società di recupero crediti. Io spero solo che prima o poi ebay mi permetta di cancellare l'account.
avere ragione o torto non ha la minima importanza, perché la piattaforma privilegia le ragioni dell'acquirente di default. non ti ascolta neanche. di sicuro, questo non ti aiuta a restare calmo.
Io non sono un perito estimatore, non sono nemmeno un venditore professionale, sono un privato che vende (vendeva) pochi oggetti nell'arco di un anno, spesso senza capire nemmeno bene cosa vendeva.
e vendere non era facile, in un mercato così dovevi fare prezzi bassi, bassissimi. Pazienza. Conoscerò un po' meglio le società di recupero crediti. Saluti
in data 22-05-2024 10:30
Secondo me, la decisione è assolutamente corretta.
Se si vende una borsa firmata vintage, non si devono necessariamente allegare scontrini di acquisto e/o certificato di autenticità. Il fatto che il venditore non alleghi documenti che ne provino l'autenticità non significa che il venditore dichiara che possa essere anche falsa.
Se un oggetto dovesse risultare diverso da quello che è dichiarato in inserzione, l'acquirente ha il diritto di poterlo restituire infischiandosene della volontà del venditore.
Senza queste regole base, nessuno si fiderebbe a fare acquisti a distanza.
ciao
mario
in data 22-05-2024 10:59
Ma io ho spedito lo stesso oggetto indicato nell'annuncio. Non è corretto dire che "si è rivelato un oggetto diverso" perché era lo stesso.
Tenga presente che il prezzo di vendita era correlato al resto, cioè comprendeva l'assenza di certificazione. Ho fatto un prezzo che era 1/3 rispetto alla quotazione di un Giovanni Lomi con certificazione. Un prezzo stracciato.
E per facilitare il giudizio ho messo circa 15 foto, ora non ricordo, comunque molte foto con ogni dettaglio dell'opera. E all'acquirente è arrivata propria quell'opera lì.
Aggiungo che l'acquirente non mi ha mai chiesto se l'opera era provvista di autenticazione o documentazione o certificazione. Di solito è la prima cosa che ti chiedono. È la più importante. Ma del resto era evidente, voglio dire, era evidente che non ci fosse alcuna certificazione, perché nell'annuncio non ne parlavo.