Ciao a tutti, intanto faccio i miei complimenti a Leo & co. per la disponibilità e la competenza, davvero notevoli.
Avrei una serie di dubbi che vorrei chiarire; premetto che ho parlato con due diversi commercialisti, uno è un amico, l'altro quello che cura l'azienda, e per ogni argomento ho ricevuto risposte differenti (sfortunatamente le risposte del commercialista ufficiale sono quelle che mi convincono meno). Per questo vi chiedo, se possibile, di darmi anche qualche riferimento legale, siti ufficiali e simili, da mostrare a chi di dovre per arrivare a creare una procedura standard. Purtroppo devo scrivere parecchio...
Sto aprendo un sito di e-commerce, intestato ad una S.r.l., e avrei bisogno di svariate informazioni sulla fatturazione:
1) Spese di spedizione in fattura.
Mi è stato detto che gli importi delle poste italiane non prevedono l'iva, ma che mettendole in fattura, devo far pagare l'iva all'acquirente, quindi se uno richiede paccocelere1, dovrebbe figurare come 13euro più 2,6 di IVA. Possibile???
Potrei metterlo in fattura al di fuori dell'imponibile, ma come giustifico le differenze negli importi (con i carnet risparmio una spedizione su 10, quindi vendendola a 13 euro incasserei dei soldi al di fuori dell'imponibile)?
Se invece scorporo l'iva, alle spese e poi la applico, come faccio a recuperarla dalle pseudo ricevute rilasciate dalle poste (sempre che le spese delle poste italiane comprendano l'iva...). Insomma qual è la procedura corretta per non rimetterci ma per fare le cose perfettametne in regola?
Aggiungo che a volte gli importi prevedono un arrotondamento per coprire le spese di imballaggio e simili.
2) come comportarsi, sempre per le spese di spedizione, quando si sta vendendo all'estero nella Comunità Europea e come nel mondo? Se gli importi delle poste prevedono l'iva, dovrei ridurre anche le spese di spedizione se vendo fuori dall'UE? E poi, come sopra, come recupero quell'iva?
3) IVA. (Anche qui ho ricevuto risposte totalmente differenti.)
Per quel che ne so io:
- vendo in Italia o UE ad un privato: applico l'IVA
- vendo nell'UE a un'azienda: non applico l'IVA
- vendo ad un privato o un'azienda fuori dell'UE: non applico l'iva.
Mi è stato detto invece che se vendo fuori dell'UE a un privato devo applicare l'IVA perchè non ho un numero identificativo dell'acquirente che "dimostri" che è effettivamente esente dal pagamento. È davvero così? Sarebbe estremamente penalizzante per la concorrenza di altri stati che non applicano le loro tasse sulle vendite all'estero...
Spero possiate darmi qualche riferimento a leggi e normative, in modo da evitare di sentirsi dire che "ci siamo sbagliati o abbiamo capito male".
Grazie a tutti dell'attenzione.
Nadia