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@leo-one: secondo l'ufficio IVA di Bergamo le vendite in eBay sono classificate come "commercio improprio", e secondo il mio parere sono in tutto delle vendite a distanza, per le quali l'acquirente ha diritto al recesso (soddifatti o rimborsati).
Ciao cara Millefili,
so bene che è un gran casino. Ma classificare le vendite in Ebay come commercio elettronico tout court è come dire, sempre secondo me, che per mettere un'annuncio professionale su un giornale di inserzioni commerciali devi essere iscritto all'albo dei giornalisti.
In tutti gli uffici d'Italia e in particolar modo in quelli pubblici è difficile (impossibile) trovare una persona preposta a dare risposte che sia in grado di inquadrare in tutti i suoi aspetti un'argomento sul quale viene posto un quesito. Ognuno dice quello che sa come unica cosa che ci sia da sapere. Per questo io ogni volta le risposte le richiedo per iscritto e puntualmente mi telefonano per discuterne bene insieme!!!!!! Nessuno sa meglio di chi fa le cose come si fanno!!!!! E vengono prima le considerazioni di chi, come noi, le cose non solo le fa, ma per farle spende tutto quello che ha, investe tutto se stesso e sosprattutto risponde in prima persona di quello che compie.
Detto questo, secondo la logica dell'ufficio iva di Bergamo, un negoziante di tappeti orientali (ed a Bergamo c'è una delle gallerie più prestigiose) per esempio, che offre alla clientela il servizio di vedere ambientati al proprio domicilio i tappeti prima di definirne l'acquisto dovrebbe registrarsi come commercio improprio.
Per quanto attiene al diritto di recesso, che peraltro in ottica di diritto comunitario si applica per certi aspetti anche nel commercio normale, questo non è correlato alla natura dell'attività ma
alla tipologia di offerta in relazione alla tutela dell'acquirente (principio dell'affidamento dei terzi per offerte dirette.....lo stesso principio per il quale è obbligatorio mostrare i prezzi dei prodotti esposti nelle vetrine dei negozi......)
A ragguaglio ti faccio notare che se acquisti un prodotto nelle showrooms di tutti le aziende "di commercio improprio" specializzate nelle televendite, questi acquisti non sono automaticamente tutelati dal diritto di recesso. E' buona prassi che venga unilateralmente concesso da queste aziende anche per questo tipo di acquisti, come pratica di buon commercio e come servizio/valore di marketing aggiunto per la propria clientela.
Come è ormai chiaro per tutti, ci muoviamo in un paese dove per giustificare il numero spropositato di posti di lavoro pubblici concessi per vari motivi, tranne quello di risolvere le cose, si incasinano volutamente le cose attraverso la normazione più prolifica d'Europa!!!!!! Questo è uno degli aspetti che incide sulla tanto decantata competitività dell'impresa Italia.
Ciao,
Leo