in data 07-06-2013 18:29
Scusate l'utilizzo improprio di questo spazio ma avevo il bisogno di dirlo
Questo è il link al racconto di mia figlia Ilenia, 16 anni, che è stato accettato al concorso Racconti nella Rete, ne sono molto orgoglioso.........
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http://www.raccontinellarete.it/?p=16136
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in data 07-06-2013 20:20
anche io sono Riccardo
ohhhhhh ce ne sono tanti di Riccardi,
" sono Riccardo!" che sarà mai!
Prim'anco d'ogni nome "simo un tale... " per niente tali, ma più tal dei tali
Allora, auguroni per tua figlia.
ciao!
in data 08-06-2013 18:18
Ciao. ieri, non avevo letto la narrazione.
Se tu pubblichi un post del genere in un forum dove ogni tanto accedono utenti come me, questi, scavalcheranno lo scopo del post forse più diretto all'esposizione del proprio orgoglio di padre, che al ricerca di pareri, ed esprimeranno comunque non di sicuro giudizi, ma le loro impressioni, a rispetto di tutti coloro che scrivono. Romanzieri famosi e non.
Ho letto con piacere, devo dirti è possibile alcuni lettori, non capiranno precisamente di cosa tratta. Manca la rivelazione finale, si è presunto venga tratta fin dalle prime righe, ma non è detto.
Mi è piaciuta, nonostante, è un poco statica e racchiusa nell'ampolla che la contiene, non può espandersi. manca un poco di sfondo oltre la storia stessa e resta incollata sul foglio. E come fosse calcata con una matita grassa per timore non sia abbastanza. E' il timore di chiunque crede sia sempre troppo poco. ai musicisti accade spesso.
Tanti anni fa, giovinetto alle prime esperienze dal vivo, che disastro!
Un grande della chitarra mi disse: " tu, non devi avere mai timore le note che fai siano poche! Devi suonare con scioltezza, non sarà mai poco"
Mi è piaciuta invece molto l'assenza specifica di temporalità senza che la storia soffra, acquisisce invece, una buona dose di astrazione.
Fa un poco occhiolino ad un certo genere
Ma, secondo me che sono ignorante, c'è parecchia possibilità di sviluppo.
gli scrittori cosiddetti "veri" usano dei metodi, nulla di inventato, sono canoni fissi e tecniche apprese, spesso copiate, ereditate da chi prima di loro fece scuola involontariamente e che poi innestano in ogni loro racconto, proprio perchè acquisiscano le giuste forme di storie perfette da scrittori. Sono professionisti, preparati, in quanto al talento non è cosa di tutti questi che si fregiano del titolo di scrittori.
Solo chi legge senza troppa attenzione agli schemi, può distinguere il professionista certificato da chi scrive per sola virtù.
Ben vengano scrittrici in erba, ora libere da preconfezionamenti.
Se è stata scritta senza altre mani esterne correttrici e consigliere; dico:
brava brava. e un poco di più: bravissima!..scrivi scrivi.
ciao
Riccardo
in data 09-06-2013 11:17
Ciao..
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Frequento il forum da anni, e anche se scrivo e rispondo poco con questo nick, l'ho utilizzato perchè so che su questo forum c'è gente che una volta sciveva e rispondeva, poi il forum è un po degenerato e adesso leggono e basta........
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Mi ha fatto piacere la Tua risposta che ha schizzato, forse proprio perchè vissuta, l'importanza del momento...
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Grazie............
in data 12-06-2013 18:22
Ringrazio i 30 visitatori del forum che hanno visionato il racconto...grazie
in data 12-06-2013 20:08
di niente.
Ma per me, è stato un piacere.
Il racconto, merita. Eccome! contiene tante cose...tante. e non sono nemmeno parte predominante,se non a spremere la lettura, come fosse un frutto. racchiuse nell'eccellente scorza poetica. a dividerlo in due parti per spremerlo, si perderebbe la parte estetica. e' una lettura che va intrapresa con una sorta di compromesso, si deve trarne per immaginazione, stimolata dalla fantasia dell'autrice, l'interiorità senza rovinare la superfice e magari disfarsene, ber berne il succo.
Dai, è una bella narrazione.
Ora basta però. ahahaha mica sono suonatore di violino... bensì, di chitarra.
Salutone
Riccardo