@mirko9910 ha scritto:
BUONASERA A TUTTI. Vi riporto la mia esperienza. Circa 2 settimane fa ho spedito un oggetto del valore di 30 euro a un tizio di Torino. Controllando il tracking sul sito delle poste, a un certo punto compare la dicitura "contattare servizio clienti". Proprio per questo motivo l' acquirente mi scrive infuriato che, dopo aver chiamato le poste ed essersi spacciato per me (altrimenti, a detta sua, non gli avrebbero dato le informazioni), il pacco é risultato manomesso e il contenuto rubato. Mi ha detto che pretende un rimborso da parte mia, io gli ho consigliato di aprire una controversia PayPal ma lui non ne vuole sapere, rivuole i soldi da me. Ora minaccia azioni legali tramite lo studio della ditta dove lavora e dice che anche se la legge italiana non lo tutela lui ha il diritto di crearmi più scocciature possibili. Per me non sarebbe un problema rimborsarlo di 30 miseri euro, ma certa gente dovrebbe proprio lasciar perdere il commercio online. Secondo voi come dovrei muovermi??
Un consulente legale serio gli farebbe subito notare che in un caso come questo tu non c'entri niente e che il rimborso dovrebbe chiederlo, e legittimamente ottenerlo, a chi ha creato il disservizio (Poste Italiane) e non a te.
Gli dovrebbe inoltre far presente che quello che lui definisce "il diritto di crearmi più scocciature possibili" è in realtà un reato e si chiama stalking.
Se vuoi un consiglio spassionato contatta Poste Italiane e verifica che la versione riferita dal tuo acquirente sia vera, poi rimborsalo integralmente con PayPAl ( Invia un rimborso: è facile - PayPal ) e poi attiva un Reclamo verso Poste Italiane, in base al tipo di disservizio (e questo è del tipo più grave) sono previsti rimborsi che potrebbero coprire l'intero valore della transazione ed in caso ciò non avvenga puoi adire anche allo strumento della Conciliazione.
Ciao
#stay safe = keep the distance + use the mask + pay only with PayPal
