in data 29-03-2018 14:46
Quando si lascia un feedback, ebay fra le varie cose chiede all'acquirente: "L'oggetto è arrivato puntualmente?".
Se l'utente dichiara di no questo si traduce in una valutazione negativa per il venditore.
Ma qualcuno mi spieghi, è il venditore che va in giro per l'Italia a consegnare i pacchi?
E' giusto che la responsabilità di una eventuale consegna in ritardo venga riversata completamente sul venditore?
Io spedisco sempre puntualmente, ma altrettanto puntualmente se uso posta 1 o posta 4 mi arriva l'ormai familiare messaggio dall'acquirente che mi chiede: "Salve, sa qualcosa sulla spedizione? Ancora non mi è arrivato nulla".
Quindi già prevedo che al momento del rilascio del feedback l'acquirente segnalerà che l'oggetto non è arrivato puntualmente.
Ma questa valutazione negativa andrebbe affibiata a me o alle Poste Italiane? Beh, ovviamente è una domanda retorica.
Secondo me sulle spedizioni non tracciabili questa valutazione dovrebbe essere disattivata, così come nelle spedizioni gratuite viene disattivata la valutazione sui costi di spedizione e di imballaggio (come se esistessero realmente spedizioni gratuite).
E non venitemi a dire cose del tipo che non dovrei offrire la spedizione economica; punto 1 perché ebay la mette a disposizione nella lista delle opzioni di spedizione, quindi non è una scelta extra o vietata; punto 2 perché il problema non è che io non devo scegliere la spedizione economica, il problema è che le poste devono fare il loro dovere piuttosto che offrire ai clienti solo monumentali ritardi (fra l'altro anche e spesso con le spedizioni tracciabili).
Per l'ultima vendita ho spedito con Posta 1 e dopo una settimana ancora nulla. Non mi sembra normale e non devo pensare che non si debba scegliere Posta 1. Io ho pagato le Poste e le Poste dovrebbero semplicemente lavorare invece di stare ad assumere continuamente incompetenti e farli spostare di zona ogni due mesi.
Ci vorrebbe un sistema che obblighi tutte le aziende di spedizioni a fornire nel loro sito un sistema di feedback collegato ai marketplace, in modo che eventuali consegne in ritardo si ripercuotano sulla loro reputazione piuttosto che sull'innocente venditore.
29-03-2018 15:07 - modificato 29-03-2018 15:08
@drocerco@"ha scritto:Quando si lascia un feedback, ebay fra le varie cose chiede all'acquirente: "L'oggetto è arrivato puntualmente?".
Se l'utente dichiara di no questo si traduce in una valutazione negativa per il venditore.
Ma qualcuno mi spieghi, è il venditore che va in giro per l'Italia a consegnare i pacchi?
E' giusto che la responsabilità di una eventuale consegna in ritardo venga riversata completamente sul venditore?"
No,no, certamente no. Ma il problema non è affatto quello che dici tu. La valutazione negativa da Ebay non ti viene data perché l'oggetto "è arrivato tardi", come parrebbe significare la domanda fatta all'acquirente, ma bensì perché hai "spedito in ritardo".
E l'inganno è proprio qui. Loro fanno il sillogismo: arriva tardi=spedito tardi. Ed in base a che cosa valutano questo? Alle loro date di consegna stimata. Quindi un atteggiamento manicheo: siccome le date di consegna stimata sono per forza giuste, se un venditore non consegna entro quella data significa che spedisce tardi. Nessuna attenzione alla data di spedizione segnalata, nessuna possibilità di opporsi, nessun dubbio che le date presunte da loro siano spesso e volentieri del tutto farlocche ed inattendibili, specie in una nazione dal territorio complicatissimo come quello italiano.
Ed anche domanda ingannevole, perché all'acquirente non chiedono affatto se sia arrivato puntualmente, ma bensì se sia arrivato "entro la data xxx". Un ignaro acquirente che risponde con onestà, ma non per danneggiare te, ma magari perché ritiene che Ebay domandi la cosa per un mero fine statistico (magari per aggiornare le date presunte, per esempio), viene ingannato lui stesso, perché è il più delle volte inconsapevole di fare del male e di originare note di difetto al tuo account, ma sopra ogni cosa è inconsapevole del reale significato che Ebay attribuisce alla domanda alla quale risponde..
"Secondo me sulle spedizioni non tracciabili questa valutazione dovrebbe essere disattivata, così come nelle spedizioni gratuite viene disattivata la valutazione sui costi di spedizione e di imballaggio (come se esistessero realmente spedizioni gratuite)."
Magari! L'hanno inventata proprio per quel tipo di spedizioni invece, figurati se la levano!
"E non venitemi a dire cose del tipo che non dovrei offrire la spedizione economica; punto 1 perché ebay la mette a disposizione nella lista delle opzioni di spedizione, quindi non è una scelta extra o vietata"
Vietata no, ma rischiosa sì. Ed il rischio è tutto tuo.
"punto 2 perché il problema non è che io non devo scegliere la spedizione economica, il problema è che le poste devono fare il loro dovere piuttosto che offrire ai clienti solo monumentali ritardi (fra l'altro anche e spesso con le spedizioni tracciabili)."
Non toccare tasti ancora più dolenti. Le poste non mettono a disposizione quei metodi di spedizione per la spedizione di oggetti, ma semplicemente per la mera carta senza alcun valore intrinseco. Quindi lamentele del genere nemmeno le stanno a sentire, perché se solo tu dicessi loro che cosa metti dentro quei pacchetti che dovrebbero essere semplice corrispondenza, ti risponderebbero che devi usare i pacchi e che quelle spedizioni per loro non sono ammesse.
"Per l'ultima vendita ho spedito con Posta 1 e dopo una settimana ancora nulla. Non mi sembra normale e non devo pensare che non si debba scegliere Posta 1. Io ho pagato le Poste e le Poste dovrebbero semplicemente lavorare invece di stare ad assumere continuamente incompetenti e farli spostare di zona ogni due mesi."
Come sopra. Loro questo genere di lamentele nemmeno le ascoltano e ti ribaltano il problema dicendo, e ne fatti è anche cosa vera, che tu non segli metodi di spedizione adeguati.
"Ci vorrebbe un sistema che obblighi tutte le aziende di spedizioni a fornire nel loro sito un sistema di feedback collegato ai marketplace, in modo che eventuali consegne in ritardo si ripercuotano sulla loro reputazione piuttosto che sull'innocente venditore."
Beh, qui ti è scappato un desiderio un pochino onirico. Sono desideri che non avranno mai9 una realizzazione per motivi banali.
29-03-2018 16:00 - modificato 29-03-2018 16:00
Non vorrei aver fatto confusione con qualche altro market place, ma se non ricordo male la domanda che compare quando acquisto su ebay contiene il "puntualmente".
Comunque hai ragione, un acquirente può in buona fede segnalare una spedizione in ritardo senza essere consapevole di cosa comporti veramente la sua scelta nel meccanismo interno al sistema.
Lo so che il rischio delle spedizioni economiche è mio, ma torniamo sempre al discorso che non si può vendere un oggetto da 3 euro per farne pagare 7 o 10 di spedizione, ma per questo ci vorrebbe una discussione a parte.
Quello che mi secca è che, essendo in questa situazione assurda, nelle inserzioni devo dedicare fino a più della metà del contenuto alla spiegazione dei possibili rischi delle spedizioni economiche, alla spiegazione di come funzionano i feedback, ecc. e questo può distrarre l'utente dai reali contenuti del prodotto che è in vendita. Cioè, ogni inserzione contiene due parole per descrivere il prodotto immerse in un manuale di ecommerce.
Per quanto riguarda il contenuto delle spedizioni non ne ho parlato perché anche questa secondo me è una loro negligenza. Se una busta non venisse consegnata perché hanno verificato un contenuto inappropriato sarebbe un conto, ma se la consegnano rimane solo il problema del ritardo. Le verifiche non averranno mai perché, a mio avviso, grazie alle vendite online fanno un bel po' di solducci. ma anche questo è un discorso che meriterebbe una discussione a parte.
Quello che ho detto prima (Ci vorrebbe un sistema che obblighi tutte le aziende di spedizioni a fornire nel loro sito un sistema di feedback collegato ai marketplace) secondo me non è affatto onirico. Se pensiamo (in un campo diverso) che il Garante della Privacy ha imposto a tutti i siti web e blog la creazione di una privacy policy e cookie policy con annesso banner di gestione / accettazione e obbligo di informativa dettagliata circa i cookie di terze parti sul proprio sito, niente è più onirico!
in data 29-03-2018 16:18
29-03-2018 16:27 - modificato 29-03-2018 16:28
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"Per quanto riguarda il contenuto delle spedizioni non ne ho parlato perché anche questa secondo me è una loro negligenza. Se una busta non venisse consegnata perché hanno verificato un contenuto inappropriato sarebbe un conto, ma se la consegnano rimane solo il problema del ritardo. Le verifiche non averranno mai perché, a mio avviso, grazie alle vendite online fanno un bel po' di solducci. ma anche questo è un discorso che meriterebbe una discussione a parte."
Mi dispiace ma loro proprio non centrano. Lo dicono chiaramente che non si tratta di spedizioni adatte agli oggetti, e siccome esiste il segreto della corrispondenza, loro semplicemente non le possono né aprire e nemmeno ispezionare se la legge non lo permette (e lo permette solo per le spedizioni in abonamento postale e per il piego di libri).
Quindi la negligenza, voluta a mio avviso, e di chi le utilizza in questo modo nonostante tutto. Loro farebbero molti più soldi con i pacchi che con le spedizioni postali che postali non sono eche costano quattro soldi. E questa è una certezza assoluta.
"Quello che ho detto prima (Ci vorrebbe un sistema che obblighi tutte le aziende di spedizioni a fornire nel loro sito un sistema di feedback collegato ai marketplace) secondo me non è affatto onirico."
E' onirico perché è un obbligo anti-costituzionale perché intacca la libera inizativa economica. Non eiste nessuno che qui in Italia ti possa dire come fare il tuo servizio ed il tuo lavoro che crea economia, se quel lavoro rispetta le leggi che esistono. E le leggi che esistono sono fatte tutte in base a principi costituzionali. E per inciso tu non puoi obbligare nessuno a mettere su impalcature e sborsare soldi di investimento "per legge". Solo questioni di sicurezza possono permettere leggi del genere e questo con la sicurezza proprio non ha nulla a che fare. Loro ti potrebbero semplicemente rispondere che le spedizoni tracciate già esistono e che tu le devi semplicemente utilizzare o ti devi ritirare dall'impresa di vendere online. Ed ovviamente questo è un principio di morale giurisprudenziale decisamente superiore rispetto a quello di "obbligare" a fare una cosa non necessaria per la sicurezza e nemmeno per l'economica.
Di fronte ad un obbligo del genere, se per caso chi fa servizi di spedizione dicesse: "allora noi sulle spedizioni delle vendite online non investiamo più e non le mettiamo a disposizione", che cosa mai potresti dire e come mai potresti obbligare? Ecco perché è onirico.
Va letteralmente contro i diritti dell'imprenditoria. Come tu ti sei scelto la tua attività di vendita e la tua iniziativa economica, chi vende questi servizi ha la medesima libertà. A te piacerebbe che per obbligo ti dicessero: "ma se vendi online lo devi fare tracciabile e sempre con una spesa minima di 9,00 euro perché il pacco più piccolo costa questo prezzo", tu l'accetteresti? Temo di no. E questo che proponi è più o meno la stessa cosa, ed è per questo che è improponibile..
"Se pensiamo (in un campo diverso) che il Garante della Privacy ha imposto a tutti i siti web e blog la creazione di una privacy policy e cookie policy con annesso banner di gestione / accettazione e obbligo di informativa dettagliata circa i cookie di terze parti sul proprio sito, niente è più onirico!"
E infatti lo ha fatto una autorità di garanzia, ovvero una autorità che rileva e controlla la sicurezza di determinati temi. E lo ha fatto appunto per una questione di sicurezza, ovvero perché poteva sussistere la violazione di una legge vigente attualmente che protegge i dati privati sensibili. Ecco perché "obbliga". ma è un piano di azione diametralmente opposto a quello che proponi tu che con la sicurezza e la tutela delle leggi non ha niente a che fare. Non stiamo parlando della stessa cosa.
E' un sogno che non si può realizzare, ed a mio parere non è nemmeno una cosa risolutiva, perché quando i feedback dipendono dalla volontà delle persone, non possono mai avere una attendibilità, perché la volontà di chi rilascia può essere buona ma anche cattiva. E dove le cose dipendono dalla volontà di terzi e non sono oggettive di per se stesse, l'attendibilità, per puro concetto, non esiste in maniera assoluta.
Un qualche cosa che presuppone l'onesta di chi la opera è per concetto stesso inattendibile in modo assoluto, perché altrimenti l'esercizio di onestà non sarebbe assolutamente necessario, non credi? I feedback ai corrieri quindi sarebbero cose inattendibili e non sarebbero la risoluzione di questo problema nella maniera più assoluta.
in data 29-03-2018 17:00
Ok, con le spedizioni economiche non si possono spedire oggetti, ma secondo me questo non ha senso e non ne capisco il perché. Per spedire un oggetto del valore di 3 euro cosa devo usare? La raccomandata? E chi mai lo acquisterà?!
Verificato sul campo e non per teorie astratte: vendendo portachiavi ed offrendo solo raccomandata potevo dimenticarmi di essere su ebay.
Il discorso dei feedback sui siti delle aziende di spedizione in teoria sarebbe come dici tu, cioè non si può obbligare, ed effettivamente ho sbagliato termine. Però rimango del parere che sarebbe un riscontro utile (come del resto i feedback di ebay).
Tu dici "A te piacerebbe che per obbligo ti dicessero: "ma se vendi online lo devi fare tracciabile e sempre con una spesa minima di 9,00 euro perché il pacco più piccolo costa questo prezzo", tu l'accetteresti? "
Beh posso risponderti che ad esempio ebay stesso, se cali al di sotto un certo valore minimo di reputazione, ti impedisce di continuare a vendere. Quindi ti obbliga a fare bene il tuo lavoro, quando invece, per quello che dici tu, dovrebbe essere che se faccio male il mio lavoro sono fatti miei, ma non si tratta di sicurezza quindi non posso avere obblighi.
Tu dici che i feedback non sono attendibili in maniera assoluta e quindi la cosa non va bene, però su ebay guardacaso i feedback esistono, nonostante non siano verità assoluta, la quale in questo mondo non esiste mai, nemmeno ai processi.
Il discorso sul Garante della Privacy l'ho preso come esempio di paradosso al quale i webmaster sono stati sottoposti, quando in realtà gli obblighi per le informative sulla privacy spettano ai rispettivi possessori di servizi e sono presso di loro reperibili. E ho usato questo esempio giusto per dire che se hanno imposto una cosa così (secondo me) assurda (nonché umanamente impossibile da mantenere aggiornata) ai webmaster, vuol dire che se si approva una norma si può chiedere di tutto.
in data 29-03-2018 17:03
in data 29-03-2018 17:10
Aggiungo un'altra opzione: se non vogliamo nessun sistema di feedback che faccia capire alle poste che devono fare il loro dovere, perlomeno (ritornando alla base del discorso) sarebbe altrettanto opportuno che i loro ritardi non debba pagarli il venditore in termini di reputazione. Direi il minimo no?
in data 29-03-2018 17:59
Sarà che ho troppo l'abitudine di parlare in maniera contestuale, forse per deformazione, ma non riesco a capire appieno certi discorsi che sono a mio parere troppo generali.
"Ok, con le spedizioni economiche non si possono spedire oggetti, ma secondo me questo non ha senso e non ne capisco il perché. Per spedire un oggetto del valore di 3 euro cosa devo usare? La raccomandata? E chi mai lo acquisterà?!
Verificato sul campo e non per teorie astratte: vendendo portachiavi ed offrendo solo raccomandata potevo dimenticarmi di essere su ebay."
Ma anche la raccomandata non è una spedizione adeguata. Qui non sono i fatti che determinano le tue scelte (ed anche le mie dal momento che vendo anche io) che sono in campo, ma il puro e semplice stato dei fatti. Io decido di vendere? Bene, mi adatto al disponibile e cerco sempre il meglio possibile e non posso pretendere il contrario. Mi trovo di fronte le poste che mettono a disposizione dei prodotti di spedizione ben precisi. Devo per forza avere abbastanza elasticità mentale dal capire che se vendo oggetti di piccolo calibro le poste possono non essere convenienti e può essere non conveniente in assoluto vendere oggetti del genere online. Questo è il ragionamento che devo fre.
Altrimenti quale alternativa ho: quella che scegli tu, rischiare con spedizioni non adeguate. Siccome lo so dall'inizio che sono inadeguate, non posso pretendere che le poste si facciano carico delle mie miserie se le cose mi vanno male.
Se il vettore mi dice che con questi sistemi spedisce solo carta e roba che non ha valori di nessun tipo (così se si perde non si danneggia nessuno), mi devo automaticamente rendere conto che la perdita della spedizione è una cosa che ha una sua probabilità. ed allora che faccio? La uso lo stesso perché altrimenti è troppo costosa, ma così facendo mi accollo il rischio.
E se decido di accollarmi il rischio, e lo faccio dal principio, poi, che senso ha il lamentarsi se il rischio si manifesta realmente? E' questa la vera domanda alla quale ci si deve rispondere.
Se è vero che chi acquista non prende se costa troppo una spedizione (ma solo perché esiste chi spedisce a basso costo utilizzando spedizioni come quelle, bada bene), se non esistessero affatto spedizioni "economiche" di quel tipo ma anche inadatte e rischiose, stai tranquillo che la gente si adatterebbe anche a quella situazione.
Per cui, delle nostre scelte di venditore, non si può incolpare un vettore se questo ti dice da subito che quel metodo per quelle spedizioni non dovremmo usarlo affatto. Noi facciamo le scelte, noi ce la suoniamo, e noi ce la cantiamo. E da qui non si può uscire, con tutta la buona volontà che si vuole avere.
"Il discorso dei feedback sui siti delle aziende di spedizione in teoria sarebbe come dici tu, cioè non si può obbligare, ed effettivamente ho sbagliato termine. Però rimango del parere che sarebbe un riscontro utile (come del resto i feedback di ebay)."
Non ho alcuna fiducia in ciò che è inattendibile. Nessuno potrà mai garantire che i feedback non siano rilasciati negativi apposta da chi intende danneggiare per artefatti che con la situazione reale non hanno nulla a che fare, per cui, essendo un sistema inattendibile (come esattamente lo sono i feedback di Ebay che sono un sistema passato, oramai fuori controllo e del tutto inutili rispetto ai principi originari che oramai non guarda più nessuno), non può risultare come soluzione di un problema.
"Tu dici "A te piacerebbe che per obbligo ti dicessero: "ma se vendi online lo devi fare tracciabile e sempre con una spesa minima di 9,00 euro perché il pacco più piccolo costa questo prezzo", tu l'accetteresti? "
Beh posso risponderti che ad esempio ebay stesso, se cali al di sotto un certo valore minimo di reputazione, ti impedisce di continuare a vendere. Quindi ti obbliga a fare bene il tuo lavoro, quando invece, per quello che dici tu, dovrebbe essere che se faccio male il mio lavoro sono fatti miei, ma non si tratta di sicurezza quindi non posso avere obblighi."
Se Ebay una cosa del genere lo facesse per questioni di equilibrio e di sicurezza lo capirei anche il tuo discorso, ma siccome lo fa per pura questione di tornaconto (perché questo lo fa per difendere la SUA IMMAGINE, e per niente altro e te lo dice anche piuttosto spudoratamente) questo non ha niente a che vedere con la reale sicurezza. Ebay ha vissuto senza questo sistema per decine di anni, senza questo è prosperata e l'improvviso apparire delle "valutazioni" (anche quelle arbitrarie spesso e volentieri, fallibilissime e del tutto inattendibili perché basate su fatti inattendibili, ed uno lo hai toccato con mano tu stesso), è solo una questione di facciata.
Viene dipinta come una questione che riguarda il tentativo di salvaguardre gli acquirenti, ma poi ti dice una frase illuminante che spende sempre a piene mani: "per fare in mdo che gli acquirenti sentano che Ebay è un posto sicuro dove acquistare" e frasi del genere, e da lì capisci bene tutto. Non centra niente nel modo più assoluto per quello che pensi tu. A loro interessa solo la loro immagine e per questo tutti sono sacrificabili.
Non è un esempio adeguato a mio parere anche e sempre per questioni di contesto. Una cosa è fare le regole in modo che chi entra in casa tua rispetti quello che tu hai stabilito (e questo è il caso del regolamento di Ebay) ed una cosa è invece imporre delle situazioni che con la propria casa non hanno nulla ache fare (e questo invece sarebbe quello che auspichi tu).
"Tu dici che i feedback non sono attendibili in maniera assoluta e quindi la cosa non va bene, però su ebay guardacaso i feedback esistono, nonostante non siano verità assoluta, la quale in questo mondo non esiste mai, nemmeno ai processi"
Non sono d'accordo. Il processo è la ricerca della verità per principio. Poi è l'uomo che fallisce, ma mica sempre sai?
Come già detto prima che su Ebay esistano i feedback non fa letteralmente testo perché Ebay il controllo dei feedback lo ha già perso da moltissimo tempo e non se ne cura più di tanto.
I feedback sono diventati strumenti di offesa, di ricatto, di inganno e sono utilizzati in maniera anomala e sumbdola da una corposa minoranza di personaggi di tutte le risme e le taglie. Basta solo pensare che esiste anche chi vende feedback! E' questo uno strumento che possa mai presentare una qualche attendibilità secondo te?
"Il discorso sul Garante della Privacy l'ho preso come esempio di paradosso al quale i webmaster sono stati sottoposti, quando in realtà gli obblighi per le informative sulla privacy spettano ai rispettivi possessori di servizi e sono presso di loro reperibili. E ho usato questo esempio giusto per dire che se hanno imposto una cosa così (secondo me) assurda (nonché umanamente impossibile da mantenere aggiornata) ai webmaster, vuol dire che se si approva una norma si può chiedere di tutto."
Un sillogismo troppo semplificato io credo. Il motivo di quella richiesta è molto più complesso di questo che dici. Esistono cookies, dati sensibili captati da apps, sistemi di registrazione degli usi internettiani degli utenti, dati sensibili di registrazione dei siti (quindi in possesso dei webmaster e non dei soli IP) e fatti con i fini più vari e vasti (compresi quelli che possano essere delinquenziali).
Ovvio e chiaro che il significato di un provvedimento del genere riguardi la sicurezza delle persone e della società in generale e non risulti affatto come un obbligo cervellotico ed illogico che possa permette l'imporre di tutto, a quel punto.
Continuo a vederlo come un esempio assai poco calzante con quello che riguarda imporre norme che intacchino e modifichino quello che in realtà corrisponde ad un esercizio di libertà.
in data 29-03-2018 19:06
Tu dici:
"Altrimenti quale alternativa ho: quella che scegli tu, rischiare con spedizioni non adeguate. Siccome lo so dall'inizio che sono inadeguate, non posso pretendere che le poste si facciano carico delle mie miserie se le cose mi vanno male."
Inadeguate sotto quale punto di vista?
Dal punto di vista dei ritardi non direi sia giusto parlarne perché un ritardo è indiscutibilmente una loro mancanza, e non può andare la colpa a me per aver scelto un servizio che dichiara 1 giorno di consegna e poi ce ne mette 20.
Dal punto di vista del contenuto della busta direi nemmeno perché se la consegna avviene in ritardo non dipende certo dal fatto che dentro ci sia un documento o un chiodo.
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Tu dici:
"Per cui, delle nostre scelte di venditore, non si può incolpare un vettore se questo ti dice da subito che quel metodo per quelle spedizioni non dovremmo usarlo affatto."
La mia risposta è simile alle suddette parole, visto che il ritardo non si manifesta come conseguenza del contenuto.
In più se leggi sul sito delle poste ti dicono che i ritardi delle spedizioni "economoche" sono una cosa rara, ma trattandosi di spedizioni non monitorate vorrei capire su quali informazioni hanno fatto le statistiche. L'unico dato concreto che invece ho a disposizione e la dilagante fama che questo servizio ha proprio per i ritardi, tanto che moltissimi venditori lo specificano come se fosse più garantito il ritardo che la puntualità, e sui vari forum che si trovano in rete è pieno di lamentele del genere.
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Sul discorso dei feedback sono d'accordo solo in parte. Io quando acquisto su ebay guardo molto i feedback e vado a leggermi anche i relativi commenti, sicuramente non acquisto da chi ha un feedback basso. Anche perché quelle poche volte che mi è capitato ho avuto problemi, come se ci fossero venditori che hanno la passione per il disservizio.
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Sul discorso che ebay può importi le proprie regole perché sei a casa sua va bene, sono d'accordo, e capisco che in un contesto più ampio non si possano imporre gli stessi tipi di obblighi, però nei contesti più ampi dovrebbe perlomeno esistere il diritto al rimborso (totale o parziale) nel caso di disservizio. Se un treno fa ritardo hai il rimborso. Se una spedizione economica fa ritardo non hai il rimborso. Ottimo, aprirò un servizio di spedizioni economiche, tanto ho l'agevolazione di poter consegnare in ritardo senza dover emettere rimborsi, basta dichiararlo nelle condizioni contrattuali. E potrò stare tranquillo perché se qualcuno su qualche forum si lamenterà del mio servizio potrò stare tranquillo sulla mia reputazione, tanto daranno la colpa solo a lui che mi ha scelto.
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Tu dici:
"Non sono d'accordo. Il processo è la ricerca della verità per principio. Poi è l'uomo che fallisce, ma mica sempre sai?"
Appunto. Quindi il dato di fatto alla fine dei conti è che la verità assoluta non è raggiungibile con certezza.
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Il discorso sul garante della privacy lo conosco bene perché ci ho avuto a che fare in prima persona e sono impazzito. Ma lo avevo usato solo come esempio per quanto ho già detto, inutile proseguire su questo discorso che è un immenso topic a parte.
Era per dire, ripeto, che se si vuole, si può creare una norma anche molto complessa ed onerosa per chi deve metterla in pratica, ed in questo caso secondo me non sarebbe affatto una cavolata introdurre delle norme "fuori da casa" alle poste, visto che si tratterebbe semplicemente del discorso "trasparenza". Sembra che quando viviamo in uno stato di fatto dobbiamo per forza accettare le leggi del momento come se fossero Dio, io non mi precludo la possibilità di pensare e proporre soluzioni che a mio avviso sarebbeo utili per migliorare alcuni tipi di servizi. Come per la frutta c'è la trasparenza e devi sapere da dove proviene, per le consegne dovrebbe esserci anche la trasparenza e dovresti poter sapere dove vanno. Se ci pensiamo realmente, non va affatto bene che si affidi un prodotto ad un servizio di consegna che non è tenuto a renderti conto del suo operato.