in data 29-01-2013 22:02
Saluti a tutti!
Ho acquistato un oggetto, e il 14 dicembre 2012 é stato dato allo spedizioniere.
Secondo il Tracking il pacco, mi é stato consegnato il 4 gennaio 2013. (ehm... ;-( ).
Peccato che sia un falso.
Lo spedizioniere, dopo la mia richieste formale di sapere a chi sia stato consegnato, ed esigendo la firma del ricevente, (suo preciso obbligo), mi ha mandato una Mail che ammette che il pacco non é mai arrivato alla sede della mia zona, che non ha mai lasciato la sede di partenza, e che il pacco é stato restituito al mittente, addidittura erogandogli un rimborso. Però non risponde alle Mail in cui chiedo gli estremi della vicenda.
Dicono soltanto che la cosa é in fase di definizione tra il mittente e la sede di partenza, ma entrambi non rispondono da mesi alle mie mail.
PayPal non mi restituisce il denaro, in quanto a loro basta (e avanza) la semplice prova di spedizione, e non considera minimamente il fatto che il pacco sia stato restituito al mittente il giorno stesso della spedizione, e il fatto che lo spedizioniere non possa esibire la prova della consegna con relativa firma, per loro é ininfluente.
Quindi il venditore ha il mio denaro, la merce da me acquistata e pagata, e se ne infischia forte della sentenza di PayPal, alla faccia della "protezione totale".
Cosa mi consigliate di fare?
in data 30-01-2013 08:50
Il comportamento di PayPal ha delle motivazioni ben precise, ma non entro in questo altrimenti passo sempre per quello che ha interesse nel difenderlo.
La responsabilità del disservizio è dello spedizioniere e, di rimando, del venditore che è il committente della spedizione.
E' normale che lo spedizioniere risponda (e rimborsi a seguito di un reclamo) solo al suo committente, non è affatto normale che il venditore si rifiuti di rimborsarti o rispedirti l'oggetto acquistato.
E' su di lui che devi rivalerti, sperando che sia Italiano (cosa che non specifichi).
Rivolgiti ad un consulente, una associazione di consumatori potrà assisterti o comunque consigliarti nel modo appropriato.
Ciao
in data 30-01-2013 12:14
Saluti a tutti!
Ho acquistato un oggetto, e il 14 dicembre 2012 é stato dato allo spedizioniere.
Secondo il Tracking il pacco, mi é stato consegnato il 4 gennaio 2013. (ehm... ;-( ).
Peccato che sia un falso.
Sulla base di quanto sopra e vista la discordanza delle dichiaraioni fatte in seguito alla richiesta della prova di consegna io andrei direttamente dai carabinieri
in data 30-01-2013 12:32
io andrei direttamente dai carabinieri
Wellcome back! :^O
in data 30-01-2013 17:25
Grazie a tutti per l'attenzione.
Spiego un pò meglio, schematicamente togliendo i "fronzoli".
- Compro l'oggetto presso un venditore Ebay professionale il 9 dicembre 2012
- Lui, con il meccanismo del Dropshop passa l'ordine ad un "grossista" il quale esegue la spedizione..
- il tracking dello spedizioniere mostra che il pacco é stato consegnato ed é partito.
- A me non arriva nulla e dopo 20 giorni apro contestazione Paypal.
- Sul sito dello spedizioniere appare che il pacco sia stao CONSEGNATO.
- Chiedo allo spedizioniere A CHI sia stao consegnato e l'immagine della firma del ricevente.
- Ricevo una Email ufficiale dello spedizioniere che mi dice che il pacco non é mai arrivato presso la mia filiale, non ha mai lasciato la sede di partenza, e "lo stanno cercando". Inoltre affermano in modo scritto che i dati del tracking sono "inattendibili".
- Pochi giorni fa lo spedizioniere mi informa che la pratica é chiusa e il MITTENTE (cioé il grossista) é nstato rimborsato.
- PayPal chiude la contestazione, basandosi semplicemente sulla prova che la spedizione sia stata effettuata. Il fatto che lo spedizioniere ammetta che il pacco non mi é stato mai consegnato, e che addirittura il mittente sia stato rimborsato, a loro é ininfluente.
Sia il venditore che il grossista non rispondono alle mie mail. Il venditore perchè afferma che "ha fatto il suo" e non intende agire in alcun modo, e il grossista neppure risponde alle mie Mail. Per telefono, dicono di non saperne nulla.
A chi fosse interessato dei particolari, mi mandi una Email che spedisco copie delle Mail e dei Screenshot comprovanti tutta la vicenda.
TNX!
in data 30-01-2013 17:34
Chiedo scusa.
Dopo aver inviato il messaggio, mi sono accorto che non ho risposto alle altre domande.
Il venditore é di Chieti, e il magazzino che doveva spedirmi l'oggetto é a Torino.
Io andrei dai Carabinieri, ma vorrei sapere chi dei tre soggetti coinvolti dovrei denunciare. Questa é la fiera dello scaricabarile...
Mi sembra un riuscito sistema per scaricarsi vicendevolmente le colpe e il comportamento di PayPal é semplicemente vergognoso. Se questa é la "protezione totale" se la possono anche tenere.
TNX!
in data 30-01-2013 17:46
La denuncia non serve e penso possa anche avere possibili effetti controproducenti (cioè ti metterebbe a rischio di controdenuncia per diffamazione).
Questo è un caso di inadempienza contrattuale, il contratto ce l'hai con il venditore (che lui operi in drop-shipping non significa nulla) ed è pane per una vertenza facendoti assistere da una associazione dei consumatori, se ti assistono come si deve gli tolgono anche le mutande.
Le questioni tra venditore e grossista sono cose che non ti riguardano, devono risolverle tra di loro, il tuo referente responsabile è il venditore.
Raccogli tutta la documentazione che hai e fai come ti ho consigliato.
Io farei anche un tentativo di appello alla decisione di PayPal, ci deve essere un link nella pagina del reclamo, se la prima risposta è avversa insisti, se riaprissero il caso non sarebbe la prima volta.
Una possibilità alternativa è il chargeback (chiedi in Banca) se il pagamento è stato effettuato con soldi che venivano da una Carta di Credito, non una ricaricabile............ma eventualmente me la riserverei solo come arma definitiva (paypal potrebbe chiuderti il conto), per il chargeback hai 60 gg di tempo dalla data in cui è stato emesso l'estratto conto della tua carta.
Ciao
in data 30-01-2013 19:46
Grazie MDV per la tua attenzione.
[quote]
Questo è un caso di inadempienza contrattuale, il contratto ce l'hai con il venditore (che lui operi in drop-shipping non significa nulla) ed è pane per una vertenza facendoti assistere da una associazione dei consumatori, se ti assistono come si deve gli tolgono anche le mutande.
Le questioni tra venditore e grossista sono cose che non ti riguardano, devono risolverle tra di loro, il tuo referente responsabile è il venditore.
[quote]
Ed é esattamente quello che pensavo. Alle mie dimostranze, il venditore mi ha risposto: (copiaincollo)
"Un tanto per sua conoscenza e a Norma di Legge": La rimessione da parte del venditore al vettore o allo spedizioniere delle cose da trasportare in luogo diverso libera per volontà di legge il venditore stesso dall'obbligo della consegna" a norma dell' art. 1510 comma 2 codice civile.
Io farei anche un tentativo di appello alla decisione di PayPal, ci deve essere un link nella pagina del reclamo, se la prima risposta è avversa insisti, se riaprissero il caso non sarebbe la prima volta.
Il reclamo é stato frettolosamente chiuso da PayPal, e quindi non trovo il sistema per appellarmi. Potresti aiutarmi?
Una possibilità alternativa è il chargeback (chiedi in Banca) se il pagamento è stato effettuato con soldi che venivano da una Carta di Credito, non una ricaricabile............ma eventualmente me la riserverei solo come arma definitiva (paypal potrebbe chiuderti il conto), per il chargeback hai 60 gg di tempo dalla data in cui è stato emesso l'estratto conto della tua carta.
Purtroppo ho pagato con la famigerata carta di credito PayPal ricaricata con contanti.
Che ne pensi?
TNX
in data 30-01-2013 19:49
ehm...:-D
Ho combinato qualche pasticcio con il quoting di MDV.
Ma non é possibile modificare il post dopo averlo inserito?
Sorry! ?:|
in data 30-01-2013 19:57
No, non è possibile fare l'edit.
Ma ho capito benissimo.
Quelle che racconta il venditore sono balle.
Nel senso che il fatto che la responsabilità sia del vettore è indiscutibile ma il vettore rimborsa il mittente, perché è con lui che ha un vincolo contrattuale, quindi delle due l'una o il mittente ti manda nuovamente l'oggetto oppure ti rimborsa.
Non esiste che il Codice Civile autorizzi il venditore ad incassare due volte (dall'acquirente e dal corriere) e costringa l'acquirente a prenderla nel.....
O no?
😉
Dai retta a un cretino, vai all'Aduc o ad una qualsiasi altra associazione di consumatori, vedrai che li aprono in due!