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Intendevi dire: 

Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?

Anonymous
Non applicabile

Buongiorno a tutti, ho venduto alcuni oggetti usati, quest' anno per un totale di circa 600 euro di roba, leggendo in giro ho capito che anche se si tratta di vendite occasionali, vanno dichiarate nella denuncia dei redditi, ora vorrei capire esattamente come fare passo x passo, ovviamente farò fare tutto al commercialista, ma cosa devo presentare esattamente, (fatture o altro?) e dove trovo tutto? 

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20 RISPOSTE 20

Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?

sika700
Utente della Community

Buonasera,
per 600€ starei più che tranquillo... ma se proprio vuoi tassare i tuoi introiti puoi farlo, in questi casi il reddito che deriva dalle tue vendite rientra nella categoria dei "redditi diversi" del TUIR e i ricavi devono essere tassati al netto delle eventuali spese sostenute.

 

Il quadro reddituale è il quadro E del modello 730 o il quadro RL del modello redditi PF.

 

In ogni caso è meglio che ti rivolgi al tuo commercialista, saprà indicarti quali documenti sono necessari o se fa fede la semplice ricevuta di pagamento del cliente.

 

Un cordiale saluto.

 

Messaggio 2 di 21
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Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?

morgana10
Utente della Community

@Anonymous  ha scritto:

Buongiorno a tutti, ho venduto alcuni oggetti usati, quest' anno per un totale di circa 600 euro di roba, leggendo in giro ho capito che anche se si tratta di vendite occasionali, vanno dichiarate nella denuncia dei redditi, ora vorrei capire esattamente come fare passo x passo, ovviamente farò fare tutto al commercialista, ma cosa devo presentare esattamente, (fatture o altro?) e dove trovo tutto? 


Salve

come già detto da chi mi ha preceduto per queste cifre non c'è di che preoccuparsi e nulla da dichiarare se trattasi di beni personali di seconda mano (non acquistati per la rivendita). C'è una lunga disquisizione sul tema a questo thread che penso possa esserti utile: https://community.ebay.it/t5/Archive-eBay-for-Business-Italia/CODICE-FISCALE/m-p/921947 

Cordiali saluti

Messaggio 3 di 21
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Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?


@sika700  ha scritto:

Buonasera,
per 600€ starei più che tranquillo... ma se proprio vuoi tassare i tuoi introiti puoi farlo, in questi casi il reddito che deriva dalle tue vendite rientra nella categoria dei "redditi diversi" del TUIR e i ricavi devono essere tassati al netto delle eventuali spese sostenute....

 


Salve,

in linea di massima è come dici ma nella fattispecie è doveroso precisare che senza Partita Iva non si possono detrarre le spese, sicuramente non lo può fare un privato.  Il solo codice fiscale non consente la detrazione, neppure parziale dei costi in quanto trattasi di spese relative alla sfera privata del contribuente. Pertanto se non si superano i limiti previsti dalla Legge non consiglierei alcuna auto-tassazione.

I miei saluti

Messaggio 4 di 21
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Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?


@morgana10  ha scritto:


Salve,

in linea di massima è come dici ma nella fattispecie è doveroso precisare che senza Partita Iva non si possono detrarre le spese, sicuramente non lo può fare un privato.  Il solo codice fiscale non consente la detrazione, neppure parziale dei costi in quanto trattasi di spese relative alla sfera privata del contribuente. Pertanto se non si superano i limiti previsti dalla Legge non consiglierei alcuna auto-tassazione.

I miei saluti


Buongiorno morgana,

perdonami ma non si parla di detrazioni fiscali, ma semplicemente comunicare "i ricavi ... al netto delle eventuali spese sostenute."

 

Perché un privato non potrebbe farlo?

 

Se ha copia di pagamento ricevuto, se ha la ricevuta della spedizione, per esempio una raccomandata, dove è riportato anche il costo, deve comunicare semplicemente la differenza tra il ricavo e la spesa... ecco fatto il "netto delle eventuali spese sostenute".

 

Quindi, se lo scrivente è pignolo e vuole farlo, può farlo, seguito ovviamente da un commercialista.

 

Dal canto mio, invece è doveroso precisare che per importi simili, 600€, nessuno farà mai un controllo, ma attenzione al tipo di vendita, anche se si tratta di articoli usati o beni personali di seconda mano, se le vendite sono ben preparate e ben organizzate può dar addito ad "attività commerciale occasionale" quindi si ha l'obbligo di dichiararla, soprattutto se sei un privato in quanto "redditi diversi".

 

L’attività commerciale occasionale, è soggetta ad IRPEF, ma non è rilevante ai fini IRAP e IVA.


Quindi, essendo privato non puoi istituire i relativi registri ed emettere fattura, ma è necessario emettere una ricevuta non fiscale per ogni importo incassato, per poi dichiararli appunto in dichiarazione dei redditi.

 

Inoltre i limiti che citi è da un po' che non vengono "specificati", quindi andrei cauto anche sotto quell'aspetto, se si vende con abitudine e costanza, anche articoli usati ed anche senza superare i fantomatici limiti, si deve aprire partita Iva in regime del margine.

 

Questa dovrebbe essere la teoria...

 

Una cordiale saluto ed una buona giornata.

 

Messaggio 5 di 21
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Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?


@sika700  ha scritto:

@morgana10  ha scritto:


Salve,

in linea di massima è come dici ma nella fattispecie è doveroso precisare che senza Partita Iva non si possono detrarre le spese, sicuramente non lo può fare un privato....


Buongiorno morgana,

perdonami ma non si parla di detrazioni fiscali, ma semplicemente comunicare "i ricavi ... al netto delle eventuali spese sostenute."

Perché un privato non potrebbe farlo?


Buonasera Sika,

scusa ma non è esattamente così, mi spiego:

 

"...non si parla di detrazioni fiscali, ma semplicemente comunicare "i ricavi ... al netto delle eventuali spese sostenute."

 

E cos'ho scritto? Si possono detrarre le spese (costi) = detrazioni fiscali

 

"Perché un privato non potrebbe farlo?

Se ha copia di pagamento ricevuto, se ha la ricevuta della spedizione, per esempio una raccomandata, dove è riportato anche il costo, deve comunicare semplicemente la differenza tra il ricavo e la spesa... ecco fatto il "netto delle eventuali spese sostenute".

 

perché le uniche spese detraibili per il privato sono le spese sanitarie, spese mediche, spese funebri, spese per l'istruzione dei figli e quant'altro previsto per la sfera familiare.  Nessuna attività ci può rientrare.

Infatti i costi per tutte le attività sono detraibili in quanto contabilizzati negli appositi registri della persona abilitata (con P. Iva). Quando comunichi le spese al tuo commercialista lui le registra nell'apposito libro dei costi ed allega la ricevuta del costo alla dichiarazione dei redditi. Ma devi avere la P.Iva.

 

"Dal canto mio, invece è doveroso precisare che per importi simili, 600€, nessuno farà mai un controllo, ma attenzione al tipo di vendita, anche se si tratta di articoli usati o beni personali di seconda mano, se le vendite sono ben preparate e ben organizzate può dar addito ad "attività commerciale occasionale" quindi si ha l'obbligo di dichiararla, soprattutto se sei un privato in quanto "redditi diversi".

 

Queste cifre non fanno certe pensare ad un'attività organizzata. Ripeto... non c'è di che preoccuparsi! Qualsiasi commercialista lo può confermare.

 

L’attività commerciale occasionale, è soggetta ad IRPEF, ma non è rilevante ai fini IRAP e IVA.

 

Certamente ma solo nel caso in cui il contribuente sia tenuto a fare la denuncia dei redditi. Ovvero se la somma di tutte le entrate non supera i limiti previsti dalla Legge non si è tenuti a presentare la denuncia dei redditi e viceversa. 

 

"Quindi, essendo privato non puoi istituire i relativi registri ed emettere fattura, ma è necessario emettere una ricevuta non fiscale per ogni importo incassato, per poi dichiararli appunto in dichiarazione dei redditi."

 

Se è tenuto a dichiarare il reddito deve anche dimostrarlo, il fisco non fa nulla sulla parola e il soggetto privato non può allegare i costi perché come detto sopra non è abilitato ad alcun regime.

 

"Inoltre i limiti che citi è da un po' che non vengono "specificati", quindi andrei cauto anche sotto quell'aspetto, se si vende con abitudine e costanza, anche articoli usati ed anche senza superare i fantomatici limiti, si deve aprire partita Iva in regime del margine."

 

I modelli 730 e il Modello Redditi Persone Fisiche non sono sempre obbligatori (al contrario dei contribuenti titolari di Partita IVA che sono sempre obbligati alla dichiarazione annuale anche se non hanno alcun reddito da dichiarare). 

Nella fattispecie sono esenti i redditi da lavoro autonomo, se non superano i 4.800 euro annui.

Il reddito personale comprende tutte le entrate del singolo individuo ed è rappresentato dalla somma del reddito da lavoro, da capitale e dai trasferimenti di denaro.

Sull'occasionalità se n'è abbondantemente parlato in altro 3d (se non ricordo male è questo https://community.ebay.it/t5/Archive-eBay-for-Business-Italia/CODICE-FISCALE/m-p/922253 ) tuttavia alla fine conta quanto hai venduto non la tentata vendita (nr di annunci).

 

Lieta serata

Messaggio 6 di 21
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Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?

Buonasera morgana,

perdonami, ma non ci siamo, questa volta non ci capiamo...

 

E cos'ho scritto? Si possono detrarre le spese (costi) = detrazioni fiscali

 

Non si sta parlando di "spese" ma si sta parlando di ricavi netti o redditi, la differenza la capisco al volo... o forse sbaglio io?

 

perché le uniche spese detraibili per il privato sono le spese sanitarie, spese mediche, spese funebri, spese per l'istruzione dei figli e quant'altro previsto per la sfera familiare.  Nessuna attività ci può rientrare.

Infatti i costi per tutte le attività sono detraibili in quanto contabilizzati negli appositi registri della persona abilitata (con P. Iva). Quando comunichi le spese al tuo commercialista lui le registra nell'apposito libro dei costi ed allega la ricevuta del costo alla dichiarazione dei redditi. Ma devi avere la P.Iva.

 

Ok, tutto chiaro per le detrazioni... ma allora il riquadro D nel 730 (erroneamente avevo scritto E, errore mio) e il riquadro RL nel PF che ci stanno a fare?

 

Se hai ricevuta non fiscale in quanto privato delle tue vendite, il commercialista segna quelle... mi sembra semplice... se poi la ricevuta è al netto della spesa di spedizione ancora meglio...

 

Queste cifre non fanno certe pensare ad un'attività organizzata. Ripeto... non c'è di che preoccuparsi! Qualsiasi commercialista lo può confermare.

 

Attenzione, ok che l'importo non è rilevante, ma farei attenzione al tipo di vendita... se per esempio effettuo ogni vendita da 1 € vuol dire che ho effettuato 600 vendite, vuol dire quasi 2 al giorno, quindi non le chiamerei proprio occasionali, ma attività commerciale abituale, anche se l'importo complessivo è basso...

 

Se è tenuto a dichiarare il reddito deve anche dimostrarlo, il fisco non fa nulla sulla parola e il soggetto privato non può allegare i costi perché come detto sopra non è abilitato ad alcun regime.

 

Ovvio... come già detto se fa ricevute non fiscali, ecco la dimostrazione...

 

Il reddito personale comprende tutte le entrate del singolo individuo ed è rappresentato dalla somma del reddito da lavoro, da capitale e dai trasferimenti di denaro.

 

Ed aggiungerei anche gli "Altri redditi"...

 

...tuttavia alla fine conta quanto hai venduto non la tentata vendita (nr di annunci).

 

Qui non mi trovi assolutamente d'accordo.

 

Vuoi dire che se un privato ha 2000 inserzioni, il privato "continua" ad effettuare vendite occasionali?

 

Con un po' di buon senso, anche un bambino capisce che non c'è nulla di occasionale, ma bensì un'ottima organizzazione, un'ottima preparazione per potenziali vendite, quindi il suo "commercio" non ha affatto l'intenzione di essere episodico, ma continuativo, quindi rientra nella fattispecie di "attività commerciale abituale" soggetta a Irpef, Irap e rilevanti ai fini Iva.

 

Come sempre un cordiale saluto e buona serata anche a te!

Messaggio 7 di 21
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Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?


@sika700  ha scritto:

Buonasera morgana,

perdonami, ma non ci siamo, questa volta non ci capiamo...

 

Mi dispiace... vediamo allora di capirci!

(avevo scritto in marrone e rispondo in blu)

 

E cos'ho scritto? Si possono detrarre le spese (costi) = detrazioni fiscali

 

Non si sta parlando di "spese" ma si sta parlando di ricavi netti o redditi, la differenza la capisco al volo... o forse sbaglio io?

 

Può anche darsi che sbaglio io o anche che intendiamo due cose differenti.

Ma partiamo dall'inizio. Tu hai scritto: "i ricavi devono essere tassati al netto delle eventuali spese sostenute". Io ho risposto che senza Partita Iva non si possono detrarre le spese (sostenute). 

Effettivamente si parlava del caso in questione (persona fisica che non vende abitualmente e non è titolare di P.Iva) dove il venditore privato attualmente ha pochissimi oggetti personali in vendita (3/4) ed a giudicare dai feedback per 600€ ha venduto 2 oggetti. In questi casi a me risulta che non si è soggetti ad Irpef e non si è tenuti a dichiarare questo tipo di vendite.

 

Poi tu hai scritto: "Se ha copia di pagamento ricevuto, se ha la ricevuta della spedizione, per esempio una raccomandata, dove è riportato anche il costo, deve comunicare semplicemente la differenza tra il ricavo e la spesa... ecco fatto il "netto delle eventuali spese sostenute". 

 

Perché mi dici che non si stava parlando di spese? Dov'è la differenza che tu capisci al volo ed io non ho capito? Forse tu parlavi della regola in generale ed io del caso in questione? Ho fatto confusione io con chi non è da considerarsi privato occasionale o è tenuto a dichiarare per altri motivi? 

 

Giusto per disquisire l'eventuale spiacevole errore (forse di interpretazione)... "Ricavi netti" può avere significati diversi a seconda dell'ambiente di utilizzo (commerciale, finanziario, immobiliare...) ed io ho inteso il cosiddetto "fatturato netto" o meglio l'incasso al netto dei costi sostenuti come si usa in ambiente commerciale (non ho inteso i costi correlati alla vendita dove ci rientrerebbero anche le commissioni di eBay). 

 

Tuttavia ora sembra (così mi dicono) che le fatture di eBay menzionano le spese di spedizione ove presenti (correggimi se sbaglio poiché non ho fatture in tal senso) se è così, essendo tali spese già scorporate in fattura il problema non si presenta, si può facilmente dichiarare il netto ricavabile dalla fattura (ovvio che occorre conservare le fatture e le ricevute di spedizione per i prossimi 5 anni).
In caso contrario (sempre se si è tenuti a dichiarare) è giusto fare come che dici tu! Ho fatto confusione io col discorso delle vendite escluse da IVA e che non richiedono alcun adempimento. Chiedo scusa!

 

C'è anche da considerare che la vendita on line (privata) ha regole in continuo aggiornamento (ecco a che serve il commercialista) ed il fisco non ha fornito ufficialmente parametri oggettivi (ad es. la linea di confine fra la vendita occasionale e quella abituale è spesso molto labile).
Per molti commercialisti l’occasionalità è soggettiva, non ci sono indicazioni precise che valgono per tutti, a seconda dei casi 4/5 articoli venduti in un mese potrebbero essere considerati vendite occasionali, per altri no. Resta il fatto che le tasse su quegli oggetti il privato le ha già pagate al momento dell’acquisto.
Sarà bene precisare che tutto ciò che stiamo dicendo non riguarda gli hobbisti (es. chi fa collanine e le vende o manufatti di qualsiasi genere) che non sono considerati venditori ma produttori per diletto (le regole variano da regione a regione).

 

L'ultimo aggiornamento che mi risulta è questo: "L’episodicità della vendita fa si che l’attività non possa essere inquadrata come “commerciale“, a prescindere dal corrispettivo economico ottenuto dalla cessione stessa. Non conta il valore dell’incasso, ma piuttosto se l’attività di vendita rimane (o meno) episodica nel tempo. Oltre a questo c'è da dire che, soprattutto per i beni usati, non vi sono obblighi fiscali in questa fattispecie. (omissis) ...Le cessioni episodiche di beni online di questo tipo non hanno rilevanza ai fini fiscali, in quanto non si tratta di un’attività abituale di tipo commerciale. Per questo motivo il reddito che ne deriva non rientra tra le fattispecie tassabili, e non deve essere inserito in dichiarazione dei redditi."


In definitiva, non esiste un limite di reddito superato il quale si è obbligati ad aprire la partita Iva, l’obbligo nasce solo da come viene svolta l’attività (se sporadica, sistematica, organizzata o pubblicizzata). Non importa il valore del bene: la vendita una tantum di un oggetto usato non è mai tassata.

perché le uniche spese detraibili per il privato sono le spese sanitarie, spese mediche, spese funebri, spese per l'istruzione dei figli e quant'altro previsto per la sfera familiare.  Nessuna attività ci può rientrare.

Infatti i costi per tutte le attività sono detraibili in quanto contabilizzati negli appositi registri della persona abilitata (con P. Iva). Quando comunichi le spese al tuo commercialista lui le registra nell'apposito libro dei costi ed allega la ricevuta del costo alla dichiarazione dei redditi. Ma devi avere la P.Iva.

 

Ok, tutto chiaro per le detrazioni... ma allora il riquadro D nel 730 (erroneamente avevo scritto E, errore mio) e il riquadro RL nel PF che ci stanno a fare?

 

per dichiarare alcune tipologie di reddito non previste dal Legislatore.... a seconda del soggetto dichiarante. 

Onde evitare confusione (a chi legge) l'occasionale di cui parliamo (vendita privata senza alcun vincolo di subordinazione, o così dovrebbero essere) non va confuso con il lavoro occasionale autonomo (regolato dall'art. 2222 del CC o altri casi regolati dalla Legge Biagi 2003). Non che ci interessi l'argomento ma giusto a scanso di equivoci perché appunto è quest'ultimo che prevede il tetto massimo annuo di 5.000€ (soglia di esenzione Inps) e il limite di 30 gg (con lo stesso committente).

Tuttavia questo dato induce verosimilmente a "pensare" che fino a 5mila euro l’anno si possa parlare di occasionale e va da sé che il superamento del limite potrebbe identificare l'abitualità, ma non è detto che sia sempre così!

La Legge non pone dei limiti precisi di reddito pertanto bisogna stare un po’ attenti a quel che si fa e a quanto spesso lo si fa per non rischiare di dover aprire la partita Iva con tutto quel che ne consegue. Non è pensabile sia conveniente aprire una P.Iva per vendere le proprie cose, ovvero per liberarsene, senza che ne derivi un utile.

 

Se hai ricevuta non fiscale in quanto privato delle tue vendite, il commercialista segna quelle... mi sembra semplice... se poi la ricevuta è al netto della spesa di spedizione ancora meglio...

 

Si, hai ragione! E' giusto come dici tu (le spese di spedizione si possono inserire fra le spese accessorie). Grazie per avermelo fatto notare. Mi sa che ero un po' indietro nel tempo... 😇
Circa la ricevuta penso sia più che sufficiente la fattura di eBay (in questo contesto). E' invece sempre obbligatoria per il pagamento in contanti (ritiro di persona). Per gli incassi con mezzi tracciabili è su richiesta dell’acquirente.

 

A questo punto penso valga anche la pena di citare quando sussiste l’obbligo di dichiarazione dei redditi (sempre parlando delle vendite occasionali):
"non si è tenuti ad alcun obbligo di dichiarazione nel caso in cui dalla vendita dei tuoi oggetti non derivi alcun utile (perché, ad esempio, intendi vendere un oggetto usato ad un prezzo inferiore a quello al quale lo hai acquistato). Ove l’attività di vendita online occasionale nel corso dell’anno ti consenta di conseguire dei proventi, e nello stesso anno tu non abbia percepito ulteriori redditi rispetto ai quali sussista l’obbligo di dichiarazione (ad esempio, redditi da lavoro autonomo o dipendente), sarai esonerato dalla presentazione della dichiarazione in ordine alle somme così ricavate soltanto se queste non superino complessivamente l’importo (lordo) di €4.800,00 [cfr art 13 comma 5 TUIR]. In caso contrario, a prescindere dal fatto di essere o meno tenuto alla dichiarazione di redditi ulteriori, il tuo reddito da vendita occasionale online dovrà essere dichiarato compilando il quadro RL (rigo RL14) del Modello Redditi Persone Fisiche, o, in caso di presentazione del Modello 730, il quadro D (rigo D5), con la possibilità di sottrarre dalle somme percepite (e dunque tassabili) le spese sostenute ed inerenti alla vendita, purché debitamente documentate."

 

Queste cifre non fanno certe pensare ad un'attività organizzata. Ripeto... non c'è di che preoccuparsi! Qualsiasi commercialista lo può confermare.

 

Attenzione, ok che l'importo non è rilevante, ma farei attenzione al tipo di vendita... se per esempio effettuo ogni vendita da 1 € vuol dire che ho effettuato 600 vendite, vuol dire quasi 2 al giorno, quindi non le chiamerei proprio occasionali, ma attività commerciale abituale, anche se l'importo complessivo è basso...

 

Giustissimo. Se l’attività è frequente, i guadagni derivanti dalle vendite on line vengono considerate una professione abituale anche se svolta tramite marketplace.

 

Tuttavia la materia è complessa e l'inquadramento fiscale va identificato nei singoli casi e dal dettaglio specifico dell'attività (cito: al reddito personale concorrono altri redditi assimilati, se alla fine il reddito complessivo netto non è superiore a 4800€ [al netto della detrazione di 1.104€ - art. 12 comma 5 del Tuir], non c'è obbligo di dichiarare le vendite su ebay).

Invece se vendo i miei oggetti personali inutilizzati in un mercatino natalizio è sempre considerata attività commerciale (seppur occasionale e senza carattere di professionalità) poiché in questo caso è richiesto un minimo di organizzazione e di preparazione.

 

Il reddito personale comprende tutte le entrate del singolo individuo ed è rappresentato dalla somma del reddito da lavoro, da capitale e dai trasferimenti di denaro.

 

✔ Ed aggiungerei anche gli "Altri redditi"...

 

...tuttavia alla fine conta quanto hai venduto non la tentata vendita (nr di annunci).

 

Qui non mi trovi assolutamente d'accordo.

 

Logicamente! E' ovvio che si tratta di un malinteso. Ho capito quello che intendi tu: ai fini dell'occasionalità. Mentre io parlavo ai fini del reddito personale nel senso che pagherà le tasse sul venduto.

In ogni caso, per dare il giusto senso alla tua eccezione: qualora l'attività occasionale sia organizzata in forma di impresa o lavoro autonomo può risultare in perdita.

Ovvero, la continuità o l’occasionalità della vendita sono un dato importante ma puramente indicativo, contano invece le modalità operative.

 

Vuoi dire che se un privato ha 2000 inserzioni, il privato "continua" ad effettuare vendite occasionali?

 

Certo che no! Oltretutto i beni venduti in maniera episodica devono avere la caratteristica di “beni personali” diversamente si entra in un concetto di attività economica (occasionale oppure continuativa) ad es. chi acquista nei mercatini dell’usato per rivendere.

 

Con un po' di buon senso, anche un bambino capisce che non c'è nulla di occasionale, ma bensì un'ottima organizzazione, un'ottima preparazione per potenziali vendite, quindi il suo "commercio" non ha affatto l'intenzione di essere episodico, ma continuativo, quindi rientra nella fattispecie di "attività commerciale abituale" soggetta a Irpef, Irap e rilevanti ai fini Iva.

 

NATURALMENTE! Il concetto di abitualità non deve sussistere.

Per il Ministero delle Finanze (circolare n. 7/1496 del 30 aprile 1977) “l’attività svolta in forma abituale deve intendersi un normale e costante indirizzo dell’attività del soggetto che viene attuato in modo continuativo: deve cioè trattarsi di un’attività che abbia il particolare carattere della professionalità”. (in sostanza abitualità abbinata a professionalità non lascia dubbi). Pertanto, l'attività non si può definire come abituale in assenza di professionalità (programmazione nello svolgimento) e sistematicità (regolarità e stabilità).

 

Come sempre un cordiale saluto e buona serata anche a te!


Per concludere in linea generale l'attività privata deve avere i seguenti requisiti per essere definita occasionale:

  • non deve avere carattere abituale
  • non deve essere un’attività professionale
  • non deve essere continuativa
  • l’attività prestata non deve avere alcun coordinamento

Ultima notizia! "Se un privato consumatore opera attività di commercio online indiretto con poche transazioni e piccoli importi complessivi, si configura ad oggi un’attività di “vendita per corrispondenza” (dal 2020 territorialmente rilevante nel Paese UE di destinazione dei beni (in cui risiede l’acquirente).


La materia come si può vedere è articolata e la casistica è variabile pertanto occorre prudenza e tenere traccia di ogni incasso (ricevuta non fiscali o fatture di eBay).

Noi possiamo solo parlare in termini generali ed in generale si può asserire che quando il volume di vendita risulta consistente e l’attività è frequente, si configura un’attività professionale con Partita IVA ed iscrizione in gestione separata dei commercianti.

 

Da non trascurare che un'attività "mascherata" implica una concorrenza sleale nei confronti di aziende che svolgono in modo lecito, autorizzato e controllato la propria attività .

 

Alla fine della fiera per incrementare le casse dello Stato hanno represso ogni forma di hobby e passione. Al solito... quando non si è in grado di gestire un controllo in modo mirato, che si fa? Come si dice dalle mie parti: "Ndo Cojo Cojo" = chi prendo, prendo (traduco: non importa il risultato, basta che ce ne sia uno)


Un cordiale saluto anche a te e buon proseguimento di giornata!

 

P.S.: il testo è lungo e non riesco a rivederlo per intero spero di non aver scritto qualche strafalcione! 😂

Messaggio 8 di 21
Ultima risposta

Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?

Buonasera morgana,

ti faccio i miei più vivi complimenti per le tue risposte sempre molto esaustive e la pazienza nello scriverle... a me purtroppo tale pazienza manca...

 

Direi che è tutto molto più chiaro!

 

Una buona serata!

 

Messaggio 9 di 21
Ultima risposta

Venditore occasionale, come dichiarare i proventi al fisco?


@sika700  ha scritto:

Buonasera morgana,

ti faccio i miei più vivi complimenti per le tue risposte sempre molto esaustive e la pazienza nello scriverle... a me purtroppo tale pazienza manca...

 

Direi che è tutto molto più chiaro!

 

Una buona serata!

 


E mica vale! Così è facile... 😂😂😂 

Grazie per la risposta succinta che con questo caldo onestamente è l'ideale! 😄 

Lieta serata anche a te

Messaggio 10 di 21
Ultima risposta
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