Porc...nun me n'ero accorto. L'hanno espiantato un'altra volta.
Sono stato sempre ferocemente contrario alle bannature. Questa volta, se possibile, più di altre.
Trovo che sia una cosa veramente disgustosa e volgare togliere la possibilità di espressione, a chiunque (e quando dico chiunque, mi riferisco esattamente a chiunque).
Per Ale, poi, evidentemente ci saranno motivi diversi che non siano quelli di essere stato segnalato in questa occasione.
Comunque, se è stato segnalato voglio esprimere il mio più totale disprezzo verso l'artefice o gli artefici ma ribadisco che anche costui o costoro non meriterebbero una condanna di questo tipo.
Ale, m'hai veramente rotto le sfere (e quando dico veramente, intendo veramente) però mi dispiace sinceramente.
Per consolarti ti posto un articolo che reputo esilarante, pur non condividendone al 100% i contenuti. Potrai forse ritrovartici un po' (del resto in un tuo post avevi "osato" un parallelismo).
Te l'avrei postato comunque e so che ci avresti riso su.
Le istruzioni erotiche del Superpapi
Il presidente allenatore faceva la formazione del Milan. Il presidente operaio prometteva instancabile operosità e modestia. Poi venne il presidente ferroviere che tagliava nastri e stringeva mani con il cappello da capostazione. E ora, questo presidente che dispensa consigli erotici a una professionista del ramo, come dovremmo chiamarlo, il presidente-zo**ola? Il presidente-squillo? Va bene che è «uomo del fare», come dice lui, ma pretendere anche di essere «donna del fare» non sarà eccessivo? Eppure è vero: nelle registrazioni che P D'A ha raccolto nei paraggi del lettone grande di Putin a Palazzo G c'è anche questo, la voce lumacona di Superpapi che dà le sue indicazioni:
«Mi posso permettere? Tu devi fare sesso da sola... Devi toccarti con una certa frequenza». Insomma, lasci dire a me che me ne intendo... un po' di allenamento, mi consenta!
E dunque, eccoci. Eccoci al coronamento, all'apoteosi, al non plus ultra, ai confini della realtà, al picco massimo umanamente consentito della b***usconeide, alla vetta e all'apice estremo. Ci siamo: cosa volere di più dell'uomo che dà consigli erotici alla donna? Dell'«utilizzatore finale» che insegna a una sex worker d'esperienza come usare il suo principale strumento di lavoro? In sostanza, quale immenso e ineguagliabile ridicolo si può aggiungere al cliente che consiglia a una professionista del sesso come tenersi in esercizio? Nemmeno Borat avrebbe osato tanto.
Ora naturalmente si potrà discettare a lungo (anche per decenni, se volete) sul buon gusto, il buon senso, la privacy, i segreti del talamo e tutto quello che volete. Chissenefrega. Il fatto inequivocabile e definitivo è che certe frasi, private o pubbliche che siano, descrivono gli uomini, ne disegnano la personalità, ne spiegano pregi e difetti, insomma li svelano perfettamente. E quel che ci appare dalle registrazioni della signora D'A - che l'Espresso diffonde a gocce, come un prezioso unguento sulle ferite degli italiani offesi da una leadership così inadeguata - è davvero un piccolo ometto in cerca di conferme.
E' l'uomo che telefona il giorno dopo l'amplesso per sentirsi dire bravo. E' l'uomo che - in possesso di un potere senza eguali nei paesi democratici - si dice da solo «ho fatto un bellissimo discorso, con applauso». Che spiega alla cortigiana complessi conti sul G8, per giungere alla conclusione che lui è «in-su-pe-ra-bi-le!». Questo libro «l'ho disegnato io». E ci mancherebbe. E questo l'ho fatto io. E questo l'ho pensato io. Io, io, io. Il vero dramma umano del signor B, ciò che lascia sgomenti, non è qualche notte di sesso a tassametro. Ma piuttosto che inviti signorine a decine per farsi cantare in coro «Meno male che Silvio c'è», per assistere alla ola in suo onore, in definitiva per farsi battere le mani. Una bulimia di consenso che lascia atterriti, e al contempo una monumentale presunzione che sfocia immancabilmente nel consiglio, nell'indicazione, nell'«io farei così». Consigli all'allenatore del Milan. Consigli ai ministri. Consigli ai capi dell'opposizione. Consigli agli imprenditori. Consigli a tutti. Persino «darò io dei consigli a Obama», frase del 5 novembre (perché il 4 notte, si sa, aveva da fare). E ora, record del mondo, pure consigli alla escort in materia di sesso. In questa emergenza nazionale sospesa tra il dramma della democrazia e Alvaro Vitali, un caro pensiero va a Enzo Biagi. Pensando di esagerare, di creare un'iperbole, di fabbricare un paradosso estremo aveva detto: «Se B avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice». Chissà come arrossirebbe quel vecchio galantuomo di fronte agli sviluppi odierni, ascoltando un B che non si limita a usare il corpo delle donne, ma pretende pure di spiegarglielo.
PS
Alessandro è vivo (almeno credo), solamente e leggermete bannato
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