in data 28-02-2010 09:04
in data 04-03-2011 11:16
Non si tratta di giarrettiere ma di autoreggenti.
Cari maschietti, fate più attenzione.
Ormai le giarrettiere non si usano più e non confondetele con il reggicalze che è tutta un'altra storia. 😉
in data 04-03-2011 12:09
Io ho scritto un libro sulle differenze, ma l'editore Bompiani ha detto che aveva poca penetrazione sul mercato in quel momento, e ho desistito. Ad esempio al capitolo 3° del testo :' Impossible to resist' dicevo che nella autoreggente è importante il tipo di decoro della fascia. Se troppo merlettato nel bordo, inibisce lo sguardo dell'osservatore. Se invece è più contenuto (come nella foto della rossa) è più accattivante. Il colore delle calze è importante. Se troppo grigio chiaro, su una carnagione bianca, tende ad ammortizzare. A meno che le gambe non siano molto belle e tornite. A me piacciono le calze dark che lasciano intravedere la carnagione e le scarpe col tacco sugli 8. E le unghie mi piacciono giustamente feline. E poi mi piace la do....scusate, mi sono lasciato prendere la mano. Pardon, la gamba.
in data 04-03-2011 12:35
Bravo, hai detto giusto.
La balza dev'essere il più semplice possibile.
Nelle calze da reggicalze consiglio la balza tradizionale, a due toni più scuri della calza.
Per il colore va a gusti. Oltre a quelle classiche nere, molto intriganti, trovo molto sexy perché ammantate da normalità quelle color carne o castoro.
Conta poi la giusta lunghezza; non appena sopra il ginocchio e nemmeno che arrivino all'inguine.
Da evitare se non in occasioni speciali B-) quelle con la riga posteriore che va da tutte le parti.
Io le adoro e non uso praticamente mai i collant che detesto cordialmente. 😉
in data 04-03-2011 13:18
🙂
in data 04-03-2011 13:24
in data 04-03-2011 15:48
Tornando alle calze ho dimenticato di dire che per certe donne di una certa età è consigliabile sicuramente un bel paio di calzini da tennis. :^O
in data 04-03-2011 16:00
Una volta sul metrò a Milano, vidi sedersi di fronte a me una ragazza alta che aveva un lungo cappotto di panno nero. Si aggiustò i capelli, estrasse un taccuino per gli appunti e accavallò le gambe. Erano così belle e lunghe che era virtualmente impossibile non guardare, e uscivano per di più da una gonna molto corta. Un tizio vicino comincio ad osservarla così intensamente da sotto gli spessi occhiali, che metteva a disagio. Se la mangiava con gli occhi, e tirava sù col naso ogni 5 o 6 secondi.
Questa se ne accorse ma mostrava una grande indifferenza. Ad un certo punto si vide una mano spuntare dal mucchio che lo tirava lontano. E una voce femminile un pò sbrigativa : 'Te vergognet no, a fissà i tusan, che te set mes imbalsamà denter del lett !! :^O
in data 04-03-2011 16:43
Era il kebab! :^O
in data 04-03-2011 18:38
in data 04-03-2011 18:41