in data 28-02-2010 09:04
in data 06-09-2011 16:49
Mmmmmmm, giostrare con una sciarpa rossa.........
non so, in casa mia qualcuno l'ha fatto per don Peppino o' nizzardo, ma le cose poi hanno gli hanno preso la mano per via di quel presuntuoso vignaiolo di Grinzane.......
no, no! errare è umano, ma perseverare, ..........visto poi il pollachius virens in palio.....,............come dire, .............neanche costretto con le spalle al muro, ...!
:^O
in data 06-09-2011 17:11
E' la notte del 30 agosto u.s. La norvegese è da poco rientrata nella sua stanza ad Oslo, dove risiedono i genitori che dormono profondamente. Sale la scala a chiocciola che la porta nelle camere superiori, si sveste, e si infila sotto le coperte come un angioletto.
Ma la sua camera è calda, quasi bollente, non riesce proprio ad addormentarsi. Alla fine si siede sul letto e nota entrare dalla finestra chiusa un riflesso rossastro di una intensità luminosa simile a quella di un laser. Si alza e fuori nel cielo nero vede una specie di nube rossastra che avanza sul resto del firmamento. L'atmosfera è rarefatta, il silenzio, totale. Solo le luci lontane dei bracci delle gru si accendono ad intermittenza. Prende la sua piccola digitale, la punta, attiva lo zoom ottico e fissa la pellicola sui 200 ASA dopo aver eliminato il flash. L'ascensore esterno di un ufficio mostrava strani movimenti repentini tra un piano e l'altro, che tuttavia non si scorgono nella foto. Cosa fosse non lo sa, ma mi ha inviato le immagini, sapendo che in Norvegia strane cose accadono ultimamente.
.. Hi Diego, look at this pitcures...i took two photographs only, sorry. So long..
non credo si tratti di uno sternuto congiunto della signora Camusso, Bindi, e Turco, arrivato fino in scandinavia a scartamento ridotto. 😉
in data 06-09-2011 18:47
Si alza e fuori nel cielo nero vede una specie di nube rossastra che avanza sul resto del firmamento. L'atmosfera è rarefatta, il silenzio, totale. Solo le luci lontane dei bracci delle gru si accendono ad intermittenza. Prende la sua piccola digitale, la punta, attiva lo zoom ottico e fissa la pellicola sui 200 ASA dopo aver eliminato il flash.
La prossima volta niente akevitt,
solo gassosa......
B-)
La sofferenza degli animali è silenziosa e tutti hanno altro da fare.
in data 06-09-2011 21:26
Ahimé Von, nulla di trascendentale, nessuna copertura di azioni di intelligence e neppure manifestazioni di zio Wotan, che probabilmente è da tempo alle maldive.
Poco a che vedere anche con l'attività solare.
A Oslo si indaga sulle reti wifi.
qualcuno ha scoperto che la RF può essere rivelata e misurata in corrente. Addirittura utilizzata per far brillare dei leds o delle luci.
Praticamente hanno scoperto...........la radio a galena !
http://vimeo.com/timoarnall/light-painting-wifi.
In ogni caso, sempre a Oslo, con una compatta e 200 asa si fotografa si e no a mezzogiorno ! Ti conviene andare a trovare la valchiria e farle un qualche ripasso ! 😛 B-)
in data 06-09-2011 21:34
In ogni caso, sempre a Oslo, con una compatta e 200 asa si fotografa si e no a mezzogiorno ! Ti conviene andare a trovare la valchiria e farle un qualche ripasso ! 😛 B-)
:^O
Quoto!
Noi non stavamo effettuando nessuna manovra,
quoto anche il rebo.
Amilcareeeeee...
Siiiiii!?!?
Lezioni di esposizione, tempi, e fotografia in generale alla walchiria.
in data 06-09-2011 22:09
La Purcy, è dalla vicina per il fine settimana. La guarderò diritta negli occhi e le chiederò : Little edelweiss, è stata l'eccitazione del momento a rendere le cose ingarbugliate vero? La mancanza del flash rende l'esposizioni notturne difficili a farsi. Le immagini diventano tremolanti e sfocate, ma le tue sono relativamente ferme. Avevi messo la piccola fotocamera su di un tripode orientabile per stabilizzarla ? Forse non erano 200 le ASA, ma almeno 400, is just ? Se la vedrò annuire e accendersi una PallMall, saprò che ho avuto ragione..ma che importa? E' il rossore dilagante che ci tormenta!
in data 07-09-2011 07:54
Buongiorno bella gente...:8}
Von...Fammi capire un po':
Purcy assomiglia ad una piccola Edelweiss?:O
Non che Edelweiss sia minuta con i suoi 168 cm...]:)
Azz...Von, hai delle eccezionali amicizie femminili...
Beato te...;-)
in data 07-09-2011 13:49
Facendo riferimento a quanto dice uno dei miei maestri di vita, l'italo ostrogoto Luciano de Crescenzo, il "DUBBIO" è un vero sovrano di vita.
Ora il mio lombardissimo dubbio è:
edel weiss: stella bianca, viene forse dal fatto che, pur essendo di celestiali fattezze, manda sempre in bianco l'amico Von ??:|
Poi dice che il cielo è rosso,
cioè colore del colore del crepuscolo (ciao zio Richard) e del tramonro ! (che ai naviganti intenerisce speriamo solo........il core)!
Aveva ragione nonna Celidalba !
Ma cosa dicesse quella candida rondinella ve lo dirò quando lo meriterete !
in data 07-09-2011 15:15
Nelle alte vette che con le loro cime sfidano la volta del cielo, i nostri Alpini combatterono le loro battaglie, arrancando metro per metro in un calvario di fatica e di sudore, portandosi a dorso di mulo i pezzi di artiglieria, tra il silenzio senza tempo e il freddo che non dà mai tregua. Le tenaci e infaticabili truppe da montagna tedesche, i Gebirgsjaeger, i cui episodi di eroismo hanno acceso l'immaginario collettivo di tutta Europa al pari delle nostre truppe, non combatterono le loro battaglie in alta quota. Portavano come simbolo sul berretto con visiera, l'Edelweiss (la stella alpina, non la stella che manda in bianco!) che come ben si sà cresce solo nei dirupi ad altezze notevoli. La loro preparazione ineccepibile e la loro conoscenza delle alte vette, non fu sfruttata sui monti. La loro resistenza fu richiesta altrove. Essi, al contrario dei nostri alpini, furono mandati in appoggio alla fanteria e combatterono tutte la guerra a fianco dei camerati dell'esercito. Tra marce interminabili, teste di ponte, scontri senza tregua al freddo e al caldo torrido, essi erano sempre vicino all'esercito. E all'ultimo, quando l'esercito tedesco in ritirata, si trovò a combattere ai confini della Polonia, essi si sacrificarono senza dire una parola, come solo le truppe di montagna sanno fare. Protessero le spalle all'esercito dai russi, mentre quest'ultimo esausto si sganciava. Si guadagnarono l'eterna gratitudine di tutti i soldati della wehermacht, che li salutarono con gli occhi lucidi gridando il loro nome : Gebirgsjaeger ! Gebirgsjaeger ! C'è un monumento altissimo sulle montagne bavaresi, che li ricorda tutti.
in data 08-09-2011 19:31
Ciao a tutti, sono rientrata anch'io dalle ferie. Scusate se mi attacco a questo thread, ma il vostro amico era quello che aveva dato il nome della 'Ladytwilight' come venditrice di pupazzetti da collezione, ricordate?
Però ho visto che la vostra amica non c'è e non ha aste per ora.
Mi aveva detto prima delle vacanze, che era di Genova.
Io sono di Milano, e qui si muore dal caldo ! Un saluto e buon proseguimento.. Daniela