in data 21-11-2013 23:09
in data 27-04-2016 16:41
Nelle botti di rovere ci invecchia il GABA - D.O.C. - D.O.P. - D.O.C.G. - Vinello arrossato,autoctono del sud ,di produzione familiare ,pigiato a piedi nudi in bigoncia ,che gli dona il tipico aroma asprigno ,con sentori di toma della Valtellina in retrogusto amarognolo .
Nelle migliori annate si possono sentire (ad olfatto molto attento) i tipici sentori di formaggio con le pere e più raramente il pungente di ragusano con fichi d'india ...Vino da passeggio, tra i più favoriti e consumati dal genere femminile,nello specifico, da donne pazze,squinternate,ossessionanti paranoiche .... (Così forse,appunto perchè lo consumano) .
Fa cantare canzoni insentibili !!!!
in data 27-04-2016 21:30
28-04-2016 00:51 - modificato 28-04-2016 00:53
.. da passeggio? Bizzarro; mesciuto In bottiglia da taschino, presumo. Non credo ci si possa prendere delle sbornie.... boh! ciao Riccardo
in data 28-04-2016 01:02
in data 30-04-2016 21:04
in data 30-04-2016 21:07
01-05-2016 03:10 - modificato 01-05-2016 03:12
Questo blues di Miles Davis, per la consuetudine di visioni eccentriche che lo contraddistinsero è geniale! Qui in una versione di Kenny Burrel. Si presta molto alla chitarra nonostante fu ideato per la tromba, ma non è adatto a quei chitarristi di impostazione standard blues rock che hanno il fraseggio preimpostato che vuole il 4 quarti e le classiche dodici misure scandite dal solito giro armonico. Diversamente qui siamo in tempo di 6/8 che imrpime fraseggi più corti, difficile allargarsi e l'armonia per numero di accordi davvero ridotta ai minimi termini così da rendere l'interpretazione complicata per numero di fraseggi possibili, diversificati tra loro. Con in aggiunta la complicazione della chiusara di ogni giro delle dodici musure in cui va su un accordo preparatorio alterato piuttosto duro e assolutamente inusuale al blues, alzandosi di un semi-tono per poi chiudere le dodici misure nell'accordo iniziale che solitamente riprende rigorosamente da capo. in questo caso viene suonato per altre due misure in modo da ottenere il risultato di 12 misure. Insieme al tempo in 6/8 diventa abbastanza ostico da suonare in scioltezza per chi suona nel solito giro armonico e tempo di 4/4 Se osserviamo gli accordi, si può dire sono elementari, ben distanti dalle griglie armoniche di blues jazzistici portate agli eccessi ma che non sono adatte ai normali chitarristi di blues che non sanno nulla di jazz che posa le sue pasi proprio nelle strutture armoniche. . eppure qui la griglia è elemetare in maniera disarmante, ma la difficoltà sta proprio nella loro combinazione inusuale che va contro la richiesta naturale della percezione uditiva che richiede la marcatura delle dodici misure in ogni giro, che possono essere più o meno tanti a seconda della lunghezza del brano. disposizione
questa è la griglia:
G7 G7 G7 G7 C7 C7 G7 G7 D79diesis / E79bemolle D79diesis / G7 G7 - e poi riprende naturalmente partendo sempre dal G7 che andrà suonato ancora per quattro misure. quindi le ultime due misure restano un poco in aria uditivamente per chi suona, perchè prive del carattere che nel blues e non solo nel blues richiama senza incertezza la fine del giro armonico. in un blues in G7 senza andare in alterazioni armoniche perchè si apre un altro capitolo immenso , ma stando in accordi essenziali che caratterizzano il blues delle origini, come ad esempio è recuperato nella musica rock, le dodici misure si concluderebbero in D7. così da improvvisare in tutta facilità, avendo sempre la perfetta percezione della battuta ed accordo in cui ci si trova nel momento del fraseggio. Alle volte non si comprendono le difficoltà di chi suona. Così alcuni ci appaiono mirabolanti perchè suonano cose semplici, altri potrebbero sembrare meno disinvolti, ma solo perchè sono su materia più complicata ciao
01-05-2016 16:45 - modificato 01-05-2016 16:46
in data 02-05-2016 23:10
02-05-2016 23:36 - modificato 02-05-2016 23:39
Touched a nerve?