Cala Kristoyghenna !
C'era un tempo in cui la poca disponibilità di prodotti e denari veniva risolta con buona volontà, e quel che c'era.
Da queste condizioni sono natti i piatti e le specialità nelle quali la fantasia e la tradizione valevano più del caviale.
Le nostre nonne in questi giorni riunivano le "donne di casa" che volenti o nolenti si trovavano così a collaborare, mettendo da parte forzosamente anche ubbie o malumori.
Famiglia e tavola ne uscivano così rinforzate.
I piatti erano semplici, almeno all'apparenza, ma il sapore era quello che torna alla mente ogni volta che si pensa al natale a casa del nonno.........
Se per caso vi avanzano :
* 1 Kg Farina
* x Uova
* 1 Kg Zucchero
* Sale
* 1 un lievito di pasta acida (vabbè, 1 bustina di Pane degli Angeli)
* 500 g Mandorle
* 750 g Marmellata di pere
* 250 g Castagne lessate e passate
* Ouzo, Anice o sambuca
* Buccia di limone grattugiata
* corteccia di Cannella
* Miele
* Rosmarino
* 3 chiodi di garofano
potreste fare le pasticcelle
Per la sfoglia: 1 kg. di farina, quattro uova piccole, un cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale, una bustina di Pane degli Angeli, un bicchiere di olio extravergine d'oliva, vino cotto (vabbè, vino bianco o marsala) quanto basta per amalgamare l'impasto. Per la farcitura: 500 gr. di mandorle sgusciate e tritate finemente, 750 gr. di marmellata di pere, 1 kg. di zucchero, 250 gr. di castagne lessate e passate, anice o sambuca per amalgamare l'impasto, un pò di buccia di limone grattugiato, un pizzico di cannella e di testa di garofano macinate finemente, un filo di miele, zucchero a velo e un rametto di rosmarino.
Impastare e stendere una sfoglia sottile da tagliare a dischi usando una tazza da caffelatte (ti saluto ! diciamo una grossa tazza da the). Prendete due discghi per volta, su uno di questi mettete al centro un cucchiaino di ripieno e appoggiateci sopra l'altro disco, premendo bene intorno al ripieno. Con un coltello fate sul bordo della pasta quattro tagli di circa 2 cm. di larghezza e piegare i lembi verso il centro. Friggere in olio d'oliva bollente, fino a quando le pasticelle si aprono come fiori. Infine metterle in un vassoio, lasciarle raffreddare, spennellarle con miele aggiungendo un pizzico di cannella e di garofano macinati finemente, zucchero a velo e un rametto di rosmarino.
Si facevano nell'estrema Puglia, con il classico profumo di anice di greca memoria !
Forza bimbe, provate !