in data 24-09-2009 13:19
in data 08-05-2011 14:06
una Buona Festa della Mamma
a TUTTE LE MAMME 😄
in data 08-05-2011 14:08
una Buona Festa della Mamma
a TUTTE LE MAMME 😄
up dallo zio
il Nello
nipote acquisito dello zio
ciao
Danyela
:-xB-):^O
in data 08-05-2011 21:41
..scus signorina daniela, sono compres anch'o nella festa? M'hanno chiest se aspettave un bambine, ma ie sò così dalla nascita ! Eh ! :^O
in data 09-05-2011 06:08
un'altra spezzina doc allora
zuppa di datteri
Ingredienti per 4 persone:
1 Kg. di datteri di mare300 gr................
QUESTA RICETTA E' PASSIBILE DI DENUNCIA PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE ! B-)
La pesca ed il consumo dei datteri di mare è reato (ahimè)!, come stabilito dalla legge 25 agosto 1988
http://www3.corpoforestale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2033
A prescindere da questo, nella eterna Napoli si troverebbero in vendita intorno agli 80 eurozzi/chilo.
Un piattino economico oltretutto !;-)
in data 09-05-2011 10:33
..che sono poi quei piatti di mare che a mangiarli con voracità e sguardo pallato come a chi portano nel piatto le superlative ostriche (a mio dire) danno il voltastomaco, tanto sono viscidi, maleodoranti, e con quel gusto inimitabile di mare marcio. Per non parlare delle cozze che sembrano chewing gum non elastico. Ammetto che non sono precisamente un amatore di frutti di mare, ma forse le uniche che si possono gustare senza farsi portare al pronto soccorso, credo siano le vongole con gli spaghettini. :8}
in data 10-05-2011 18:23
ma forse le uniche che si possono gustare senza farsi portare al pronto soccorso, credo siano le vongole con gli spaghettini. :8}
Vongole e cozze crescono tutte nello stesso mare,
anzi alle volte le vongole sono piene di sabbia.
in data 10-05-2011 22:05
Here! I understand now ! Von mi ha deto che tu cercavi sempre e sempre, una young girl di Genova per pulire le tue coze! Noi diciamo mussels. Tu volevi sempre una dona per farti pulire le coze ! Ragione von, coze come bubble gum, mentre on the beach, meglio fare amore, no?
in data 10-05-2011 22:46
mentre on the beach, meglio fare amore, no?
Meglio no!
Con sabbia che entra da tutte le parti.
AHIIIIIIIIIIIiiiiiiiiii...che dolor...
Ragione von, coze come bubble gum,
A bella siliconata, lui è abituato alle cozze congelate vieni al mare che te le facciamo mangiare appena pescate con una goccia di limone sopra.😉
Non possiamo portarti sotto a pescarle perchè con tutto quel plasticone che te sei messa davanti non vai giù manco con le zavorre.
D'altronde frequenti uno che mangia cozze congelate e tette siliconate.
Nun te sarva manco padre pio.
in data 10-05-2011 23:04
Smetti di dire cose non vere su di me? Non sei carino ne cavaliere ! Invece a von piaccio tanto..
in data 13-05-2011 21:48
Bene Dani,
per motivi tanto ovvii che non vale la pena spiegare,
trasferisco qui la ricetta di:
Sua Altezza Serenissima "LA COTOLETTA"
COTOLETTA tout court sia chiaro !,
è infatti mero pleonasma definirla alla milanese, poiché ogni e qualsiasi diversa cottura si fa utilizzando normalissime costolette.
La cotoletta invece si cucina ed è forse proprio la portabandiera di quei piatti che dalle alpi a Lampedusa preparano tutti e che, proprio per questo, merita un risciacquo nelle acque..... no, meglio una rivisitazione accanto alle rive dell'Olona o del Lambro.
Innanzitutto ci vuole la cotoletta di vitello e si intende quello che dal piemonte alle venezie è tradizionalmente classificato come vitello, cioè non il rossiccio vitellone, ma quello di carne bianca o meglio rosea, quello che a Roma ed oltre viene indicato come “vitellino” e a quelle latitudini non è sempre reperibile.
L'alternativa tra costoletta e nodino è squisitamente romantica accademia, solo la presenza del “manico” è tassativa, anche perchè lo spessore della carne deve essere uguale all'altezza dell'osso.
La carne non va appiattita come alcuni usano per ottenere la cosiddetta orecchia d'elefante, ma battuta appena appena per sfibrarla. Qualche passata col coltellino per sfilettare, per eliminare qualche nervetto, può essere necessaria se il vitello è maschio (la femmina, ancor più tenera si distingue per dei leggerissimi riflessi grigi della carne) e quindi si immerge la cotoletta nel latte freddo lasciandovela per un paio d'ore.
Al momento di cuocerle, le cotolette vanno ritirate dal latte e lasciate rapidamente sgocciolare tenendole per il "manico", quindi vanno immerse nelle uova sbattute senza sale, immergendovele fino a coprirle e lasciandole riposare qualche decina di secondi.
Una attenta passata da ambo i lati nel pane grattato finissimo, comprimendolo contro la carne con le mani per farlo aderire bene e poi via in padella nel burro schiumante, friggendole dall'una e dall'altra parte a fiamma moderata fino a che l'impanatura diventa dorata.
A questo punto le cotolette andranno posate su una teglia o su un largo piatto da portata e la cottura sarà ultimata per pochi minuti nel forno dove il burro in eccesso si assorbirà senza far perdere la caratteristica croccantezza all'impanatura.
All'ultimo momento si aggiungerà sull'oro fatto cibo un ricciolo di burro fresco.
Solo a questo punto si passerà il sale, lasciando ai commensali il piacere di veicolarlo verso la carne spruzzando sopra l'impanatura il succo dell' immancabile spicchio di limone che verrà trafitto con la forchetta.
In omaggio alla parentela austriaca, si serva la cotoletta con un bel chiaretto del Garda.
Alcuni prima dell'immersione nell'uovo passano le cotolette nella farina bianca, alcuni salano l'uovo e ci aggiungono anche un po' di pepe.
La Wiener schnitzel, almeno all'origine era di maiale ed era tagliata (schnitz) non dalla costata, ma dalla coscia. Praticamente una fetta di carne da prosciutto. La frittura avveniva nello strutto, (oggi purtroppo sostituito quasi ovunque dagli orrendi oli di semi), la differenza di sapore è quindi notevole.
Bisogna tuttavia riconoscere che, specialmente con la teutonica cultura e accorta scelta della varietà delle patate di accompagnamento (al ristorante sempre comprese e non proposte a parte e con supplemento di prezzo) e con la fragranza dello strutto, marcatamente più leggero del burro, la versione ostrogota costituisce una piacevolissima alternativa.