Per quanto riguarda le tagliatelle con sugo di sogliola, cercherò di essere più esaustivo possibile e quindi partirò dal spiegare come si fa la tagliatella.
Infatti, dell'intero piatto, non basta solo sapere il procedimento di preparazione e cottura del sugo, ma forse molto più importante è a cosa questo sugo farà da condimento.
Premessa:
Come per le strascinate (orecchiette), minuicchi (cavatelli)ecc., (tipici formati di pasta fata a mano barese), anche queste tagliatelle non sono a base di farina 00 ma di semola di grano duro, che si trova facilmente nei grossi supermercati e viene venduta in buste, di solito da 500 grammi. Attenzione a quel che comprate: lasciate perdere semolino e semola rimacinata perchè non va bene. Lasciate perdere anche la normale farina: altrimenti, in bollitura vi troverete di fronte dei serpenti mobidi e pasciuti. Praticamente una schifezza. Se proprio non volete fare la pasta a mano, comperate la pasta fresca in supermercato o in mancanza, quella commerciale secca (ma non sarà la stessa cosa).
Tagliatelle fatte in casa.
dosi per 5/6 persone
4 uova fresche
un pizzico piccolo di sale per ogni uovo
prezzemolo
1 bicchiere di acqua calda (vedi preparazione)
400/500 gr di semola di grano duro.
Preparazione:
Su una spianatoia, versare la semola (diciamo 300 grammi) a montagna e con la mano fare un buco al centro.
Mettere il primo uovo, il pizzico di sale e un pò di prezzemolo (non tritato, ma solo a foglie intere) e incominciare ad amalgamare l'uovo con un pò delle pareti di semola.
Quando il primo uovo sarà incorporato, inserire il secondo, il sale ed un'altro pò di prezzemolo e riamalgamare.
Procedere in questo modo con il terzo ed il quarto uovo, consumando la semola sulla spianatoia ed aggiungendo la rimanente, fino ad avere tra le mani una palla giallastra di una certa consistenza e non appiccicosa(tipo didò).
Può anche darsi, che per motivi atmosferici o di stagione, la semola non venga tutta utilizzata o magari al contrario, c'è bisogno di aggiungerne una spolverata in più. (accade anche questo).
Continuare a lavorare la massa così composta, trasformandola di volta in volta in un salsicciotto e ripiegandola su se stessa una decina di volte.
Se la massa, durante la lavorazione, tendesse a seccare e a screpolarsi, continuare a lavorarla bagnandosi le mani con l'acqua calda.
Finita la lavorazione, prendiamo un pizzico di massa e strappiamola: deve staccarsi con facilità, senza fare ponti, ma strappandosi di netto.
Laciamo coperta la massa sotto un tovagliolo per un'oretta.
Dopo, dividiamo in pallime grandi come una arancia e stendiamola con il matterello aiutandoci con pochissima farina per non farla attaccare al tavolo.
La sfoglia, dovrà essere tirata fino allo spessore ideale di un millimetro, max uno e mezzo e tagliata in rettangoli grandi quanto una cartolina.
Curiose, nel guardarle, osservare la presenza di foglie di prezzemolo a mò di filigrana...
Prendere i ritagli, infarinarli leggermente, prendere il lembo più stretto per circa 3 cm. ed avvolgerli a tubo. Senza schiacciarli troppo, tagliare degli anelli di circa 5 o 7 millimetri.
Riaprire i cerchietti e disporree ad asciugare su una tovaglia.
Cottura:
Dopo aver salato l'acqua, portate a bollore.
Calate la pasta nell'acqua, avendo l'accortezza di dividere con un cucchiaio in legno le tagliatelle che si sono incollate tra di loro.
La pasta fatta in casa con la semola, non cresce tanto come quella fatta di farina, ma ha bisogno di una cottua di qualche minuto più lunga. Comunque controllare continuamente e scolare al dente.
_______________________________________________________________________________

"(°x°)" ...All'erta sto...
Ci sono dei bambini?! ...Certo!!
...Bimbi belli, bimbi brutti, bimbi che fanno i rutti!