Buonasera. Federica, hanno provato in tanti a "spiegare" il nazismo. I fattori da prendere in considerazione sono diversi. Tanto per cominciare è molto facile in un momento di grande dificoltà individuare un elemento estraneo a vui addossare tutte le colpe. Se poi questo elemento è facilmente identificabile come "diverso" il gioco è fatto. Gli ebrei, allora, erano diversi. Vivevano in quartieri a parte, esercitavano solo alcune professioni, alcuni parlavano e scrivevano in yiddish. Hitler ebbe gioco facile a farne il capro espiatorio della difficle situazione tedesca del primo dopoguerra. Inoltre il dittatore manipola i mezzi di comunicazione, creando falsi problemi per nascondere i veri e le sue reali intenzioni.
Tieni poi conto che il popolo tedesco è da sempre incline a seguire il capo, a non discutere gli ordini. Non è un discorso razzistico ma di cultura. Persino negli anni 80, per abattere il muro di Berlino, benchè il Partito Comunista Sovietico fosse stato già sciolto, dovette aspettare l'autorizzazione del Governo. Non c'è mai stata una rivoluzione tedesca: non è nella loro natura.
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"...e non sono dottore!" (Pietro Germi - Un Maledetto Imbroglio)
"Io sono Il Vecchio, e sono un villanzone!" (Carter Dickson)