11-02-2015 16:32 - modificato 11-02-2015 16:33
in data 11-02-2015 17:26
Trattasi di un bel lampadario a sospensione a otto luci caratteristico di una produzione dei primi novecento
circa. La struttura portante regge il corpo bombato in ceramica con strozzatura a vaso, e tutto è riccamente
ornato da roselline e motivi decorativi in rilievo che ne fanno un articolo da spostarsi con grande cautela.
Gli ampi bracci in metallo arabescato sono muniti di piedini per una certa stabilità del posizionamento a terra.
Le ampolle copri luci in vetro sono anch'esse decorate con lievi motivi floreali. Va posizionato badando bene che
il supporto circolare con le rose sporgenti aderisca bene al soffitto senza lasciare spaziature indesiderate.
Andrebbe lavato con sapone neutro e acqua tiepida, e asciugato pazientemente con cura. Al che potrebbe essere
proposto con un prezzo di circa 160, 180 euro circa di partenza d'asta attendendo l'attenzione di un amatore di lampadari
vintage. Questi lampadari solitamente prediligono lampadine con attacchi mignon di potenza max a 40 watt. Meglio se a 25
W. Ogni tentativo di installare luci a incandescenza elettronica (basso consumo) o peggio a led, annullerà immediatamente
il loro classico fascino. Un saluto.
in data 14-02-2015 10:02
Grazie per la cortese ed esaustiva risposta,
Ho notato che i bracci non sono in ottone e nemmeno in ferro, forse potrebbero essere in bronzo?
Inoltre ha due supporti circolari, uno visibile nelle precedenti foto che è situato sopra il supporto in ceramica e un altro alla sommità della catena da avvicinare il più possibile al soffitto come visibile in foto
in data 14-02-2015 19:02
I bracci hanno le caratteristiche per essere in bronzo. In questa tipologia di lampadari non va trascurata la messa a soffitto,
confidando di trovare nel muro un bel gancio robusto che permetta sì l'agganciamento, ma anche di far aderire la copertura
dell'attacco il più possibile. Possiedo un bellissimo lampadario a gocce di cristallo scalari che fu montato da cani
nello studio del mio parente dopo la morte della zia. Egli non aveva certo per la testa il lampadario al tempo, e si affidò
ad una piccola impresa per i cambiamenti necessari. Solo pochi anni fa mi resi conto che molte delle gocce pendenti
di cristallo di Boemia erano scheggiate e furono agganciate in qualche maniera durante la movimentazione.
La faciloneria, l'improvvisazione di terzi chiamati per un lavoro, sono causa di compromissione spesso fatale per questi
pezzi elaborati del tempo che fu.
in data 14-02-2015 20:16
E attenzione perchè vedo delle foglioline accanto alle rose, che hanno perduto la loro estremità !