in data 23-12-2013 19:09
Salve ho bisogno di un aiuto, ho acquistato un cellulare, nella descrizione non c'era scritto se fosse garanzia italiana o europea, ho quindi chiesto al venditore il quale mi ha risposto "garanzia italiana" ho quindi proceduto all'acquisto.
Arrivatomi il telefono scopro che invece non lo è (penso sia polacco o ucraino) nonostante anche il prezzo facesse intendere che lo fosse. Il venditore accetta la restituzione della merce ma non mi vuole restituire i soldi che spenderò per rispedirgliela.
Non mi sono ancora mosso ufficialmente, cosa mi consigliate di fare? Ci tengo a dire che se avessi saputo che il telefono fosse stato garanzia EU non l'avrei mai acquistato (per di piu a una cifra maggiore di piu di 50 euro rispetto ad altre offerte).
PS: ho pagato con Paypal.
Garzie.
in data 09-01-2014 21:29
Quoto tutto quello che hai scritto e lo approvo moria ( parlo di quest'ultimo post )
Premetto che l'idea di rivolgersi ad una associazione dei consumatori potrebbe essere valida ai fini del rimborso spedizione.
Eccetto una cosa, Per la prima volta ti faccio due domande, non data dal fatto perche' non conosco le risposte, ma perche' mi interessa sapere cosa risponderai.
Domanda1:
Il compratore ha dichiarato che il venditore lo ha querelato per diffamazione a causa di un feedback negativo, qualora fosse vero cosa puo' comportare in termini legali per un compratore? Puo' mettere in pratica una cosa del genere il venditor??e oppure si tratta di uno sfogo dettato dalla rabbia, ergo non realizzabile??
Domanda2:
Ma ti sembra giusto che un compratore debba ricorrere ad un associazione dei consumatori per difendersi da un feedback negativo per un rimborso completo (oggetto + spedizione), a causa di una denuncia per diffamazione???
Non mi aspetto una risposta data dall'esperienza ebay, come molti fanno o sulla storia di ebay o di un passo della Genesi, vorrei una risposta secondo coscienza, cioe' da venditore/compratore e' giusto incorrere in queste situazioni a causa di un acquisto?
Spero che tu voglia rispondermi in maniera convincente e precisa. Grazie per una tua eventuale risposta ai quesiti..
In caso contrario dovro' pensare che non hai la risposta alle mie domande.
Saluti.
@moriadellevacche ha scritto:
@mau88playx ha scritto:Ragazzi il venditore continua a dirmi che non mi spetta la restituzione della somma della prima spedizione (i primi 16 euro), gli ho copiato e incollato l'articolo 67 dell'AGCM che dice "3. Le sole spese dovute dal consumatore per l'esercizio del diritto di recesso a norma del presente articolo sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente"
Ma non gli basta, c'è qualche altra norma che voi sappiate in questo ambito che mi può tutelare?
Grazie a tutti per l'aiuto.
Il tuo NON E' UN RECESSO ma un caso di non conformità, quindi NEMMENO LE SPESE DI RESO SONO A TUO CARICO.
La conformità per la legge Italiana (e per quella Europea di cui è emanazione diretta), il Codice del Consumo, non è solo la capacità di funzionare correttamente in senso stretto ma anche tutta un'altra serie di parametri cui l'oggetto deve corrispondere:
[...] I DIFETTI "COPERTI"
Sono oggetto della garanzia i vizi di produzione (malfunzionamenti, difetti del bene, etc), fatti rientrare dal codice nel piu' generale concetto del vizio di conformita' del bene rispetto al contratto di vendita.
In generale, si presume che il bene NON sia conforme al contratto quando:
- non e' idoneo all'uso al quale serve abitualmente un bene dello stesso tipo;
- non e' conforme alla descrizione fatta dal venditore (o riportata sulla confezione) e non possiede le qualita' del bene che eventualmente il venditore abbia presentato al consumatore come campione o modello;
- non presenta le qualita' e le prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo che il consumatore puo' ragionevolmente aspettarsi, tenuto conto della natura del bene e delle eventuali dichiarazioni pubbliche (pubblicita', etichette) fatte dal venditore o dal produttore;
- non e' idoneo all'uso voluto dal consumatore e comunicato al venditore al momento dell'acquisto.
In parole povere, sono contestabili sia i tipici vizi di produzione, quindi tutti i difetti che rendono il bene inservibile (rotture, malfunzionamenti, etc.), sia i tutti i generici vizi di non non conformita' : oggetto diverso da quello pattuito, assenza di caratteristiche promesse dal venditore, scritte in etichetta o fatte presenti dal consumatore al momento dell'acquisto, difformita' rispetto alla pubblicita' o alle "normali" aspettative del consumatore (un'apparecchiatura elettronica che non "colloqui" in italiano, per esempio), etc.
Si considera difetto anche quello che deriva dall'imperfetta o errata installazione del bene quando tale attivita' sia compresa nel contratto di vendita ed sia stata effettuata dal venditore o da terzi sotto la sua responsabilita'. Stessa cosa nel caso in cui l'installazione, concepita per poter essere fatta anche dal consumatore, sia stata da questi effettuata in modo non corretto a causa di carenza delle istruzioni di montaggio.[...]
GARANZIA DEL VENDITORE - GUIDA PER IL CONSUMATORE
Ti ho linkato in una mia risposta precedente il sito dell'AGCM per una segnalazione online, l'hai fatta?
Hai chiesto consiglio ad una associazione di consumatori?
in data 09-01-2014 22:43
@madnessadsl ha scritto:
Eccetto una cosa, Per la prima volta ti faccio due domande, non data dal fatto perche' non conosco le risposte, ma perche' mi interessa sapere cosa risponderai.
Domanda1:
Il compratore ha dichiarato che il venditore lo ha querelato per diffamazione a causa di un feedback negativo, qualora fosse vero cosa puo' comportare in termini legali per un compratore? Puo' mettere in pratica una cosa del genere il venditor??e oppure si tratta di uno sfogo dettato dalla rabbia, ergo non realizzabile??
Domanda2:
Ma ti sembra giusto che un compratore debba ricorrere ad un associazione dei consumatori per difendersi da un feedback negativo per un rimborso completo (oggetto + spedizione), a causa di una denuncia per diffamazione???
Non mi aspetto una risposta data dall'esperienza ebay, come molti fanno o sulla storia di ebay o di un passo della Genesi, vorrei una risposta secondo coscienza, cioe' da venditore/compratore e' giusto incorrere in queste situazioni a causa di un acquisto?
Spero che tu voglia rispondermi in maniera convincente e precisa. Grazie per una tua eventuale risposta ai quesiti..
In caso contrario dovro' pensare che non hai la risposta alle mie domande.
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Parto dal fondo con una precisazione: non avere risposte alle tue domande francamente non mi toglierebbe il sonno, dormirei comunque sonni più che tranquilli.
Se le mie risposte saranno convincenti e precise purtroppo non dipende solo da me, che pure ho moltissimi limiti, ma anche dalla tua capacità di intendere le risposte, capacità di cui francamente ho moltissimi dubbi fondati su prove presenti anche in questo stesso thread (basta leggere i tuoi frequenti precedenti fraintendimenti e deragliamenti).
Alla prima domanda ho già risposto qualche post più su (e questo per confermare quanto appena detto), e cioè:
[...] in risposta a mau88playx in data 08-01-2014 09:11
Non è affatto escluso che abbia davvero passato la pratica ad un avvocato e querelato per diffamazione, sia in un caso che nell'altro avrai diritto alla difesa (ma nel secondo caso dovrai farlo solo se il magistrato riterrà fondata la querela, quindi non è detto che la querela si traduca poi in un procedimento nei tuoi confronti), a mio avviso la natura del tuo feedback non è diffamatoria se risponde al vero ed anche il Giudice (ipotetico) potrebbe riconoscerlo rigettando le richieste del venditore.
Posso però anche dirti che molto spesso si tratta di vuote minacce che non si traducono mai in azioni reali e tangibili.[...]
Non ho scritto che è giusto ma ho scritto che è assolutamente possibile:
- perchè far causa al prossimo è ormai lo sport nazionale a prescindere dalla fondatezza della causa;
- perchè ci sono casi già documentati in tal senso;
- perchè il commento di feedback è uno scritto pubblico, quindi passibile di censura se offensivo, non veritiero o diffamatorio e lesivo dell'onorabilità di chi lo ha ricevuto, secialmente se chi lo riceve è un venditore professionale che può da questo subire un danno tangibile e quantificabile per l'attività economica che conduce.
Tenete presente che i due piani, l'azione civile risarcitoria (anche presso un Giudice i Pace) e l'azione penale per diffamazione, sono ambedue possibili e percorribili (anche simultaneamente).
L'esempio che tu fai nella tua patetica guida:
Metto una scena tipo, io scendo giu' da casa compro delle batterie per lettore mp3 tipo duracell, vado a casa e le batterie non funzionano, se torno dal venditore a chiedere la sostituzione o soldi indietro, vi sembra normale che il venditore mi possa minacciare di diffamazione! ASSOLUTAMENTE NO!
NON C'ENTRA UN TUBO, qui non si tratta di andare semplicemente dal venditore a lamentare un difetto chiedendo giusta soddisfazione ma di aver reso PUBBLICO un commento che può danneggiarlo nella sua attività per un tempo indefinito e nonostante l'eventuale soluzione del problema delle batterie.
E' come imbrattare la vetrina del negoziante di batterie con una grossa scritta indelebile ed è profondamente diverso.
I livelli sono del tutto diversi, il feedback va usato in maniera responsabile (cioè con la consapevolezza che ciò che si scrive rientra nella RESPONSABILITA' di chi lo ha scritto), non offensiva e veritiera.
Per questo ritengo che il nostro amico, anche in caso di azione legale non abbia NULLA DA TEMERE, anche se non sono un Giudice.
Ma ritengo anche (e l'ho già scritto e RIPETUTO) che probabilmente la minaccia del venditore resterà solo, appunto, una minaccia.
La seconda domanda non la capisco, io non ho detto di rivolgersi alla Associazione di Consumatori per dfendersi dall'azione del venditore, sia perchè (TERZA O QUARTA VOLTA) la ritengo IMPROBABILE, sia perchè l'Associazione non avrebbe competenze, se il venditore gli farà causa servirà un avvocato.
L'Associazione di Consumatori potrebbe confermargli quanto ho più volte ripetuto (peraltro senza essere COMRESO) circa l'obbligo del venditore di rimborsargli anche tutte le spese e potrebbe sostenerlo in questa impresa.
Purtroppo in Italia il rispetto delle Leggi è una opinione, trovare un venditore che conosca e rispetti il Codice del Consumo è un impresa pressoché impossibile, ignorare questo fatto o far finta che non sussista è solo irrealistico.
'notte
10-01-2014 00:34 - modificato 10-01-2014 00:35
Io sono ancora sveglio, ma non per attendere la tua risposta.
E in breve ho apprezzato il fatto che hai risposto, quanto ai miei commenti e possibili deragliamenti come dici te, di certo io non so Dio, ma le mie intenzioni superano questi deragliamenti, cioe' difendere il consumatore e compratore da truffe e dato che non ci guadagno nulla, non per vantarmi ma i miei intenti sono decisamente nobili.
Purtroppo alcuni venditori che mi hanno piu' offeso la mia credibilita' l'hanno fatto al solo scopo di far si che i feedback durante un acquisto valgano piu' di Paypal ( qualcuno in maniera indiretta ha anche scritto che anche i diversamente onesti hanno il 100 percento ) senza considerare che si tratta di un arma a doppio taglio anche per le proprie vendite.
Mi hanno definito troll nei forum ebay, a me non interessa far guerra nei forum, mi interessa solo ridurre le truffe verso gli acquirenti e PAYPAL e' l'unico metodo per ridurre tutto cio', perche' al contrario di me che gli annunci non Paypal neanche li sto a guardaa', perche' non mi sento tutelato, molto spesso gli utenti novizi usano bonifico o altri metodi non paypal e cadono nei trabocchetti.
Io sara' perche' sono diffidente, non ho mai fatto un acquisto fuori paypal anche a feedback 0, ho sempre usato paypal.
La mia battaglia sul forum non e' contro i venditori come molti pensano, ma e' contro gli annunci non paypal e senza reso, non sono mai andato sul personale e ho cercato sempre in maniera educata di far valere le mie idee.
Cosa che non smettero' mai di fare.
Notte.