in data 24-10-2013 16:32
in data 24-10-2013 17:23
Ciao
Penso che la strada della controversia sia l'unica da intraprendere.
Nella descrizione c'era pari al nuovo e se palesemente non è così hai diritto di restituirle e ricevere il riaccredito.
Per le spese di reinvio toccano a te... c'è chi dice no e c'è chi dice che sta al venditore se riaccreditare anche queste... quindi su questo una certezza non te la do
in data 24-10-2013 17:23
Sono le ballerine?
in data 24-10-2013 17:44
Paypal non può restituire le spese di restituzione, può restituire solo l'intero importo della transazione originaria (e non è poco) oggetto + spese della prima spedizione.
Se l'oggetto non è conforme non è questione di opinioni ci sono le Leggi che obbligano il venditore a rimborsare integralmente e senza penalità per l'acquirente (quindi facendosi carico anche delle spese di reso) ma a volte è necessario accontentarsi di ciò che concede PayPal visto che per ottenere anche il resto si dovrebbe intentare una causa.
Questo perchè se una transazione è viziata da difetti dell'oggetto non correttamente descritti e oresentati all'acquirente (o non espressamente accettati da quest'ultimo) detta transazione è da considerarsi NULLA e quindi l'acquirente deve tornare nella stessa condizione in cui era prima di acquistare, con tutti i sui soldini in tasca e senza aver speso un cent per colpe non sue.
Il limite di queste situazioni è la difficoltà, specie per importi che non giustificano il ricorso ad un Tribunale, di ottenere il rispetto di questi diritti.
E' come una specie di rischio latente insito in ogni transazione online e che va in qualche modo messo in preventivo.
Ciao
in data
24-10-2013
17:45
- data ultima modifica
24-10-2013
18:07
autore
kh-laura
@mr.simpatia80 ha scritto:
Sono le ballerine?
Si, sono ballerine. Come fai a saperlo? Hanno avuto lo stesso problema altri utenti con questa inserzione?
in data 25-10-2013 11:42
25-10-2013 12:02 - modificato 25-10-2013 12:03
Il recesso non c'entra nulla con il caso in specie che è chiaramente riferito ad una transazione tra privati e per un oggetto non conforme alla descrizione.
Non voglio reprimere la libertà di opinione ma dare informazioni fuorvianti non fa che aumentare la confusione mentale degli acquirenti (e dei venditori, almeno quelli che i fanno i tonti perchè lo sono e non per furbizia).
Il codice civile dice:
Art. 1490 - Garanzie per i vizi della cosa venduta
Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa.
Art. 1491 - Esclusione della garanzia
Non è dovuta la garanzia se al momento del contratto il compratore conosceva i vizi della cosa; parimenti non è dovuta, se i vizi erano facilmente riconoscibili, salvo, in questo caso, che il venditore abbia dichiarato che la cosa era esente da vizi.
Art. 1492 - Effetti della garanzia
Nei casi indicati dall'articolo 1490 il compratore può domandare a sua scelta la risoluzione del contratto ovvero la riduzione del prezzo, salvo che, per determinati vizi, gli usi escludano la risoluzione.
La scelta è irrevocabile quando è fatta con la domanda giudiziale.
Se la cosa consegnata è perita in conseguenza dei vizi, il compratore ha diritto alla risoluzione del contratto; se invece è perita per caso fortuito o per colpa del compratore, o se questi l'ha alienata o trasformata, egli non può domandare che la riduzione del prezzo.
Il recesso è un diritto del consumatore solo se a vendere è un professionista e non c'entra assolutamente NULLA con la garanzia di conformità che è invece un'altra fattispecie, entrambi gli aspetti sono normati in questo caso dal Codice del Consumo, che è sempre Legge dello Stato ma specificamente orientata a normare i rapporti tra acquirenti privati (consumatori) e venditori professionali (professionisti).
Stiamo parlando di un oggetto da 15 euro, spese incluse, ma sono certo che per esborsi più consistenti non sia assolutamente impossibile dimostrare la difettosità (o almeno tentare di farlo).
Non credo che PayPal andrà troppo per il sottile in questo caso, penso però che la sola restituzione tracciabile costerà almeno quanto metà dell'importo oggetto di rimborso.
Ciao
in data 25-10-2013 12:55
in data 27-10-2013 20:24
Innanzitutto vi voglio ringraziare per avermi risposto numerosi, velocemente, chiarendomi le idee.
Vi aggiorno sull'evolversi della situazione.
Dopo vari scambi di messaggi, la venditrice, disonesta al massimo, ha negato ipocritamente fino alla morte le mie accuse e ha proposto di risolvere il problema rispedendo a mie spese le scarpe. Dopo di che, una volta ricevute le scarpe mi avrebbe rimborsata dei 7€ dell'oggetto ma non dei 7€ delle prime spese di spedizione.
Ergo mi sarei ritrovata in ogni caso senza 14€ e senza le scarpe di cui avevo bisogno.
Ho chiuso la cosa col rilascio del Feedback negativo.
Piazzerò le scarpe da me inutilizzabili a qualche mercatino dell'usato sperando di riprenderci qualche euro.
in data 27-10-2013 20:30
La parola "disonesta" potevi (dovevi) evitarla, ci sono modi meno pesanti di esprimere lo stesso concetto e senza esporsi con espressioni che possono essere ritenute diffamatorie.
Usandola non solo rischi una azione legale, ma anche di aver sprecato una occasione perchè potrebbe ottenere di far rimuovere il tuo commento perchè offensivo.
Non si tratta di essere ipocriti ma solo di utilizzare lo strumento del feedback in modo da poter essere inattaccabili.
Ciao