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in data 11-05-2005 16:39
Se hai domande e soprattutto se hai risposte partecipa alla discussione.
Chiunque con i suoi quesiti e le sue indicazioni od esperienze è utile, quanto necessario, ad arricchire la discussione.
N.B. Si pregano facinorosi, contrabbandieri, spacciatori di materiale contraffatto, industriali della masterizzazione, ideatori di vendite piramidali, esperti in ogni pratica illecita pepetrata su Ebay a dare il loro fattivo contributo astenendosi dagli interventi.
Leo

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in data 09-03-2006 15:28
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in data 09-03-2006 15:37
Comunque materiale hi-tech e elettronica non credo che siano distribuiti da grossisti, ma direttamente dalle marche produttrici. Prova a contattare quelle.

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in data 09-03-2006 16:14
Uno dei leader della distribuzione all'ingrosso
per l'elettronica di consumo in Italia è
la ditta CDC, presente con vari punti vendita.
Ci sono anche altri gruppi ma non ricordo il nome!!!
Per il resto, rimangono validissime le
considerzioni di Millefili, che saluto.
ciao
leo
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in data 11-03-2006 18:27
La mia attività di ecommerce prevederebbe un piccolo deposito dove stoccare la merce che acquisto prima di rivenderla a fronte di web-orders.
Il dubbio in questione è proprio in merito al MAGAZZINO/DEPOSITO: il mio comune, piccolo comune di provincia, mi dice che per avere un deposito devo necessariamente avere un locale A DESTINAZIONE D'USO COMMERCIALE e non abitativo da adibire a deposito e che quindi non posso usare la mia cantina. O cambio la destinazione d'uso della mia cantina (che è un costo e comunque per ora non mi pare il caso).
Mi rivolgo quindi al commercialista il quale sostiene che ha già diversi clienti che operano con l'ecommerce e hanno il magazzino a casa propria e quindi afferma non essere necessario avere un luogo a destinazione d'uso commerciale quale magazzino per la mia merce.
Scaricato il mod.6 bis lo compilo e leggo "UBICAZIONE DEPOSITO MERCI UTILIZZATO" e contrassegno quindi la casella "IN PROPRIO" e accanto indico, come richiesto, l'indirizzo esatto (sempre lo stesso dell'attività, cioè sempre casa mia).
Mi torna il dubbio, faccio una ricerca in internet e sul sito del comune di Milano, vado alla pagina:
http://www.comune.milano.it/webcity/documenti.nsf/0/5D2E70736C2796CBC1256954002D48F2?opendocument
che contempla la mia casistica di forma speciale di vendita tramite internet, quindi proseguo nella lettura della pagina e leggo:
Per esercitare l'attività di vendita al dettaglio di prodotti inerenti il settore merceologico NON ALIMENTARE è necessario essere in possesso dei soli requisiti morali.
Essendo IL MIO SPECIFICO CASO, clicco su REQUISITI MORALI e mi si apre la pagina dove, non essendo ulteriormente specificata alcuna distinzione oppure eccezione, si afferma che
Autorizzazioni Commerciali: ulteriori informazioni in materia di commercio al dettaglio
Ulteriori informazioni:
· I locali oggetto della richiesta (apertura attività commerciale di vendita al dettaglio), debbono sempre avere una destinazione d'uso commerciale. E' possibile verificare detta destinazione d'uso sul mappale catastale riguardante i locali. La classificiazione è C1.
Il commercio al dettaglio tradizionale è comparabile a quello via web? E' quindi il mio caso?
Di chi mi devo fidare in questa giungla di selvaggi, comune e commercialista mi dicono due cose diverse!
Attendo una vostra risposta, spero tanto mi possiate aiutare.
GRAZIE MILLE, A PRESTO (SPERO!)
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in data 11-03-2006 19:07
come al solito gran parte degli addetti comunali preposti a dare informazioni sul commercio dovrebbero mandarli a pulire i giardini comunali (con tutto il rispetto di chi fa questo lavoro).
Ti confermo quanto detto dal commercialista.
I locali ad uso commerciale sono obbligatori nel caso di attività (commercio al dettaglio) per la quale è previsto l'apertura al pubblico.
Per l'ecommerce (dove non è previsto l'apertura al pubblico) il magazzino può avere anche uso deposito, diverso da uso commerciale. Peraltro c'è da distinguere tra locale aperto al pubblico e ricevere i propri clienti nella sede dell'attività.
Nel tuo caso, avendo la sede legale della tua atttività presso il tuo domicilio ed essendo il garage (o la cantina o piccolo deposito attrezzi, etc etc) pertinenza dell'abitazione puoi usare questo quale deposito senza neanche doverlo dichiarare in quanto non è unità locale separata dall'abitazione.
Resta inteso che stiamo parlando di merce che non è sottoposta a vincoli particolari (alimentari, medicinali, esplosivi etc etc.)
Per finire l'ecommerce non è equiparato al commercio al dettaglio tradizionale ma è commercio nelle forme speciali con offerta diretta al pubblico (venditta per corrispondenza, vendita a domicilio, televendita etc etc.
Se al comune ti fanno ancora storie usa l'infallibile tecnica di leo-one:
dettaglia in forma scritta la tua attività e le tue richieste e domande pretendendo che ti venga fornita risposta in forma scritta e protocollata, a questo punto dovrebbe sorgergli il dubbio che ti stanno dicendo assurdità. Se insistono invia tutto alla procura della repubblica.
In bocca al lupo per l'attività e salutaci il tuo commercialista che pare essere uno di quelli giusti.
ciao,
leo
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in data 11-03-2006 20:48
Ti faccio ancora qualche domanda, approfitterò un po' della tua preparazione, scusa se mi permetto ma ho letto i tuoi messaggi e ritengo di andare sul sicuro con le tue risposte e magari, anzi quasi sicuramente, sono dubbi che potrebbero sorgere anche ad altri a cui in futuro potrà tornare ultile leggere le tue esaustive risposte:
1. vorrei gestire una sorta di MALL, di centro commerciale online ALIMENTARI ESCLUSI, di conseguenza VORREI SAPERE se come categoria merceologica basterà che io indichi che trattasi di un esercizio non specializzato a prevalenza non alimentare, categoria ALTRO (vedi allegato C del Modello 6 bis) oppure se devo indicare ogni singola categoria merceologica (cosa che mi risulterebbe difficile ad oggi poichè solo nel tempo stringerò un numero adeguato di accordi commerciali)
2. nella sezione A del modello sopra citato, si chiede "L'ATTIVITA' VIENE SVOLTA INSIEME AD ALTRA ATTIVITA': SI - NO". Secondo te si intende altra attività IN PROPRIO? Ti chiedo questo poichè lavorando ANCHE come DIPENDENTE di una azienda non so se si intende questo oppure si chiede se svoglo due attività entrambi imprenditoriali.
3. Sullo stesso foglio viene richiesto il nome del sito: significa che devo registrarlo in anticipo, cioè prima di consegnare la comunicazione? Oppure non è fondamentale comunicarlo contestualmente?
OVVIAMENTE TI RINGRAZIO MOLTO PER LA CONSULENZA PRESTATA e anche per i cyberauguri per il mio sito.
Ciao
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in data 12-03-2006 15:46
2) ci si riferisce ad altre attività imprenditoriali
3) puoi indicare siti collettivi (come Ebay) o il tuo sito, se hai un dominio a te intestato, anche se non ancora online.
ciao
leo
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in data 14-03-2006 19:35
Stamattina ho consegnato al comune il modello 6bis.
Posso andare domani mattina a aprire la partita Iva?mi rispondo da solo perché so che é sì.Ma come inizio di attività devo mettere il 14 aprile o di fatto per loro l'inizio é domani?.Posso andare dopodomani mattina alla Camera di Commercio ?Risposta Boh.Chi dice sì chi dice No!Se io porto il modello 6bis con il timbro comunale di oggi dopodomani appunto non rischio che alla camere di commercio mi rimandano a casa?Vorrei evitare un viaggio inutile.Anche se aspettassi un mese,dal momento che domani vado ad aprire la partita IVA per non fare decadere il mese dovrei andare per forza il 14 mattina di aprile alla camera di commercio???(Così sarebbero trascorsi i 30 giorni del comune ma non ancora trascorsi i 30 giorni daapertura PI e iscrizione CCIAA)Vi prego aiutatemi.Da domani in poi anche se non trascorsi i 30giorni posso già acquistare computer, buste,cancelleria ecc. facendomi dare la fattura?
Grazie per tutto l'aiuto
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in data 14-03-2006 19:44
Questa è obbligatoria entro 24 ore dall'inizio dell'attività e dal momento dell'attribuzione del numero di partita potrai farti fare fattura di tutti gli acquisti fatti per l'attività.
Per la camera di commercio hai 30 giorni di tempo, ma anche se li lasciassi trascorrere incorreresti solo in una minima sanzione.
Da qui ho appreso che per registrarsi alla CCIA per attività di ecommerce questi richiedano il benestare del comune o che siano trascorsi i 30 giorni per il "silenzio assenso" (fa fede il timbro a data della presentazione). Anche se per me ciò non è corretto giuridicamente, essendo prassi che ho avuto modo di vedere seguita un pò in tutta Italia, ritengo che alla CCIA ci puoi andare trascorso questo termine. Al limite prova a fare una telefonata prima di andare.
L'Agenzia delle Entrate, UFFICIO IVA, comunque, è quella che determina la "nascita" dell'attività.
Spero di averti aiutato,
ciao
leo
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in data 14-03-2006 20:11
ti ringrazio per la velocissima risposta.Credo che alla fine pur di evitare anche quella piccola sanzione andro' all'ufficio Iva dopo il mese trascorso e magari il giorno stesso alla CCIAA,così non faccio errori.
