@sika700 ha scritto:
Se ritieni non sia così una spiegazione esaustiva può essere utile per tutta la community... sono stato forfettario anche io...
Solo ora mi sono accorto di questa discussione, perdonami se rispondo così tardi.
Probabilmente sei stato forfettario molti anni fa quando le regole erano diverse.
Io lo sono dal 2019, quando ho chiuso la precedente ditta S.n.c e ho riaperto come ditta individuale in regime forfettario.
Quello che si paga comunque, sia che fatturi che no, sono i contributi, non l'IRPEF.
Nel mio settore (per ogni settore c'è un diverso calcolo) viene riconosciuto un "forfait" del 22% di spese, quindi pago le tasse sul 78% del fatturato. In quel 22% dovrei far stare tutte le spese della ditta: elettricità, riscaldamento, telefono+internet, attrezzature, ecc. Di tutto questo ho le fatture ma non le consegno neppure al commercialista e rimangono in una cartella.
Ma ci sono anche altri vantaggi e svantaggi.
Tra i vantaggi c'è la spesa per la contabilità che si è ridotta al 25% circa di quanto era in precedenza, e anche il fatto di emettere fattura senza IVA, che se è ininfluente nel caso di clienti-ditte, è un vantaggio nel caso di clienti-privati che si trovano a spendere meno.
Altro vantaggio rispetto a prima è la tassazione al 15% (al 5% nel caso di nuova ditta per i primi 5 anni). E quello che viene tassato è il 78% ci quanto ho effettivamente incassato, non una cifra forfettaria prestabilita (mi pare fosse così molti, ma molti anni fa).
Tra gli svantaggi c'è anche il non poter "scaricare" neppure le spese mediche (medicinali, visite specialistiche, dentista...) perché anche queste fanno parte di quel famoso "forfait". E da quest'anno anche il dover fare la fattura elettronica (servizio che ha un costo), mentre fino alla fine del 2023 potevo anche farla cartacea.
