Il compito degli intellettuali (non è questo il caso,
ma comunque provo l'accosto...)sarebbe quello di
tracciare con le proprie elaborazioni,
pisteciclabili per la collettività, o meglio per
le minoranze che vogliono avvicinarsi, e non
allontanarsi dal mondo.
E per riuscire a cio', bisogna abbattere il muro
della propria personale relatività.
Al riguardo, invece, di chi vuol possedere
dico soltanto che: chi vuol possedere scientemente
è
una maleducato.
Mentre o scarsa considerazione, di chi s'illude
che nella vita si possa non essere poseduti,
anteponendo questo anelito irreale alla
realtà piu' cruda che vede l'inevitabile
prevalere, di chi è avanti -inconsapevolmente-.
Trovo, deteriore, quella parte femminile (sia
nelle donne sia negli uomini) del disprezzo, o
dell'asprezza piu' isterica, solo perchè non
hanno posseduto...
Scontato, per fortuna, non siamo tutti
uguali.
Sconfiggente, l'abbandono della meravigliosa
idea d'essere uniti nella somiglianza.
.
.