E' cominciato er
tiro ar pupone. E' normale. Quelli che hanno più onori hanno anche più òneri.
Comunque se lo tenemo stretto. Resta Romano e Romanista. Forse l'ultima bandiera.
Certo, certo...strapagato (il calcio, da qualche tempo, è anche questo).
Però, giova ricordarlo, altri personaggi, strapagati come e più di lui, non ci hanno pensato un momento a cambiare casacca per una manciata di kiloeuro. E non si può negare che fino a due anni fa le squadre più titolate hanno usato tutti i mezzi per far diventare l'ormai unico e solo Capitano una banderuola qualsiasi.
Giornalisti prezzolati, avversari che hanno goduto di una certa immunità nel commettere falli a ripetizione, arbitri attentissimi a punire comportamenti di insofferenza.
Se Totti, dieci anni fa, fosse passato alla Juve o al Milan non avrebbe ancora da scontare il suo peccato originale. Quello di essere Romano e Romanista.
Ma avrebbe, forse, anche perduto l'orgoglio e la dignità di essere Romano e Romanista.
Due cose che gli permettono, tra l'altro, di fare
dichiarazioni del cazzo.
Il
chiagne e fotti lo lasciamo agli altri, così come gli scudetti a saccocciate.
Noi s'accontetamo de cose minime e a cui nun fa più caso nessuno. Dico Noi, Romanisti riguardo alle cose calcistiche.
Ogni vent'anni, se capita, e nun se dovemo vènne le chiappe, 'no scudettino.
I sette pallini so' pesanti, ma ci rifaremo. Lo sport è anche perdere di brutto.
Per finire, scusa Robbe', ma la mojie che azz c'entra?
Se è pe' 'na questione sindacale ti ricordo che le donne in stato interessante possono lavorare fino anche al giorno prima di partorire.
A Robbe', 'sti due so' de acciaio. So' Romani e Romanisti ah ah
.
.