Beh, sì, in qualche maniera siamo tutti d'accordo,
anche se
Bismillahirrahmanirrahim Rumpelstilzchen Quetzalcoatl xprw (Geotrupes) spara nel mucchio con
il suo vecchio Uzi a uova marce incatenate.
Io voglio solo dire che è l'intero sistema che traballa
e che le lamentele del popolo nei confronti dei politici
non mi suonano giuste. E' come il prete che predica la
castità prematrimoniale e poi si fotte la suora che
gestisce l'asilo (è capitato nel mio paesello con il
fu parroco...quello successivo si fotteva le
parrocchiane bigotte ed è stato rimosso per aver
cercato di sedurre una minorenne in sacrestia).
Il problema ambientale è gravissimo (ultima notizia,
gli Inuit - detti Eschimesi - protestano perché i
voli sopra le loro terre causano lo scioglimento
dei ghiacci) ed è impossibile affrontarlo sia con
poche frasi, sia con molte (non ho il tempo).
Ma proprio la protesta degli Inuit puo' servire a
mettere a fuoco il problema: ci sarebbe da scegliere
tra la sopravvivenza di un popolo sulle loro terre
oppure tra la possibilità non solo di viaggiare
ovunque sul pianeta, ma anche di usufruire del
terribile dono della tecnologia (ci vorrebbe un
altro mito di Prometeo).
Detto ancora più in breve: i cambiamenti che occorrono
sarebbero, per usare la terminologia di merda che usano
i sociologi, epocali. Bisognerebbe rivoltare quasi al
completo la società dei consumi. Non sarebbe solo una
scelta tra comportamenti etici ed egoismi privati.
Le radici stanno molto più a fondo nella psiche umana:
è il Desiderio di avere, di fuggire, di sperimentare...
D'altro canto, è anche vero che questi mutamenti
potrebbero essere attuati anche mano a mano, senza
grandi, improvvise rivoluzioni: con un comportamento
virtuoso e con leggi sagaci. Il problema è che su
questo pianeta siamo ormai circa 7 miliardi. Ipotizzando
che a cambiare siano gli Occidentali, rimarrebbero
miliardi a inquinare, cinesi, indiani, africani,
sudamericani...
Quanto all'Italia, è da quando è nata (1861) che si
differenzia dalle altre nazioni europee (formatesi
secoli prima) per la mancanza di senso civico e
comunitario e per la carenza dei servizi che rispettino
il cittadino. Quanto detto da Roby per l'Inghilterra
vale per la Germania: può sembrare una specie di
paradiso per che ci soggiorna, dove tutto funziona
e dove la gente, sorprendemente, è gentile.
Forse, la salvezza dell'Italia è nella frammentazione.
Dare meno potere possibile al Governo Centrale e di
più alle amministrazioni locali. Per usare un neologismo,
una specie di glo
calizzazione. Comunità locali
libere dal giogo del centro politico e capaci di creare
il proprio destino. Ci sarebbero posti orribili, con
amministratori leghisti, fascisti o democristiani.
Ma anche isole felici. Qualche Ducato, qualche
Principato, qualche Città Stato, qualche Repubblica
Marinara. Amministrate da Donne che somiglino a Iside,
ad Afrodite, a Lakshmi...e Uomini che somiglino a
Ganesh.
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Danza con le Farfalle
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