Salve Hook, buon post, eccellente riassunto.
Io penso che una delle caratteristiche principali della
modernità (come la definiscono i sociologi) sia la
complessità, che, facilmente, diventa complicazione.
Tutto ha la possibilità di diventare più complicato,
per cui, inevitabilmente, in un'epoca come l'attuale,
si complica.
Ma è l'intelletto umano che, fatalmente, ha subito un
enorme processo di complicazione. Una non secondaria
conseguenza del quale è l'esplosione in milioni di
particelle selvagge di ogni principio di verità, di
ogni ideale o di ogni fede. Tutto quanto puo' essere
affermato può essere negato dallo stesso strumento,
l'intelletto - nonché dalle emozioni. E' l'antico
dualismo della realtà scoperto o indicato fin dai
tempi dei Veda come radice di ogni umana illusione,
compreso il fatto che la realtà possa essere percepita
dai sensi o che, addirittura, esista. In passato era
più semplice coltivare e mantenere certezze. Gli
individui vivevano più o meno isolati nelle loro
culture e, più facilmente, subivano il principio
dell'autorità. Ora, ciascuno viene in contatto con
una molteplicità di visioni del mondo e, implicitamente,
con ogni possibile contestazione o negazione di ciò
che pensa o di ciò in cui crede. Anche se poi, proprio
per le stesse ragioni, paradossalmente, è persino più
facile la creazione del gregge. I greggi possono
anche essere sofisticati. Capaci di un belato
intellettualmente raffinato e, anche, colto.
Ma sempre belato del gregge è.
Dunque, non è solo l'economia o la finanza a subire
tale assurda complicazione - assieme al desiderio di
guadagnare illecitamente o quasi quando sia possibile.
E' tutta la vita umana e la maniera in cui viene
organizzata che si complica. Con l'ovvio rischio
della paralisi o di esplosioni più o meno catastrofiche.
I controlli sono e saranno sempre insufficienti - non
soltanto da parte delle istituzioni finanziarie, ma
anche della politica.
Per cui, se la nostra mente si identifica con i prodotti
di questa complicazione (come l'investimento del danaro),
inevitabilmente non potrà mai dormire sonni tranquilli.
Anche investendo in prodotti certi (come le obbligazioni
con cedole garantite), ci sarà sempre la preoccupazione
che il nostro capitale venga eroso dall'inflazione.
*
Per quanto riguarda l'orto sul balcone, non ti posso
dare consigli perché non l'ho mai avuto. Richiede
alcune competenze che sono diverse dall'orto o dal
giardino in piena terra. Comunque, dipende dallo
spazio e, forse, anche dall'estetica. Non ci
sarebbero difficoltà a tirare su qualche pianta di
pomodori o di basilico. Ma i vegetali importanti,
come carote e cipolle richiedono molto spazio e,
soprattutto, molta terra. Io ti consiglierei di
lasciar perdere l'orto sul balcone. Troppa fatica
per i risultati. Mettici piuttosto un giardino.
Non ti farà risparmiare qualche euro, ma ti
alleggerirà lo spirito. Per il giardino in terrazza
potrai chiedere a Blau, quando ritorna. Ne ha uno.
*
Quanto a Cero che non è stato divorato da un coccodrillo,
ciò rispetta semplicemente la statistica. Mica avrà fatto
il bagno dove i coccodrilli abbondano. Fa parte della
mistica del turista. Il brivido del rischio e cose del
genere. Tutto compreso nel pacchetto del tour operator.
Compresa altresì l'Africa che gli è entrata nel cuore.
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Danza con le Farfalle
Danza con le Farfalle
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