The thing.(1)
Non pensavo che il signoraggio(2) fosse arrivato sino a noi, c'è chi sostiene di sì, pensa addirittura che sia il male di tutti i mali perchè riduce l'uomo alla schiavitù.
Anch'io credo che esista anche se non credo affatto che sia il male di tutti i mali, mi sbaglierò forse, ma secondo me non è una questione di punti di vista è solo una questione di regole.
Che sia un privato fabbricatore o pubblico a stampare moneta in realtà non cambia, sia il pubblico che il privato possono farne un uso sconsiderato. Si dice poi che il signoraggio è inevitabile allorquando il valore nominale della moneta è maggiore del suo valore intrinseco; una banconota costa pochissimo, di per se non vale nulla, ma il valore facciale che il fabbricatore gli attribuisce è di cento, mille, diecimila volte superiore. Ancora una volta seconda me è una questione di regole.
Certo è che alcune volte quando il fabbricatore stampa moneta ci si chiede, e giustamente, soprattutto quando il mercato è totalmente privo di regole , se sia giusto che a beneficiarne siano i soliti noti ed ignoti allorquando dovendo il fabbricatore scegliere tra capra e cavoli inevitabilmente delizia la capra lasciando marcire i cavoli e allorquando, sempre che avvenga, distribuisce ai suoi azionisti, già ricchissimi, del denaro.
D'altra parte è inevitabile che in certe circostanze, particolarmente misteriose ai non addetti, il fabbricatore debba intervenire sul mercato diciamo così aiutando chi è in difficoltà, ma non credo che sia giusto che a pagare il conto siano poi tutti i cittadini.
Non essendo un economista e tanto meno non lavorando nell'ambiente dell'alta finanza io come cittadino solo lettore di giornali non ho informazioni precise su quello che accade dietro le quinte, posso solo trarre le conseguenze dopo aver fatto due più due.
Cosicchè quando leggo che la Federal Reserve, sempre nell'ambito delle operazioni consentite di sportello, immette moneta (spesso si legge a costo zero, sarà forse perchè non costa nulla fabbricarne?) ovviamente mi chiedo, in particolare modo di questi tempi, chi siano i beneficiari dell' immissione di nuova moneta. Perchè se è vero che dovranno pure restituirla nei tempi previsti è altrettanto vero che di quella moneta nel frattempo poi si perdono le tracce. Quindi è giusto chiedersi che fine fa, quale utilizzo ne viene fatto: se ho da svalutare dei crediti (cartolarizzati) cercherò forse di fare in modo con quella moneta di compensare, speculando per esempio al rialzo sul mercato delle materi prime e generi alimentari. Passare poi all'incasso e alla scadenza restituire il denaro al fabbricatore. Nel frattempo però ci ho guadagnato, ho spinto su i prezzi e pagarne siamo tutti. Se questo avviene è ovvio che qualche dubbio su questi interventi benefici della FED o BCE mi sorgono. Forse sarebbe il caso che a pagare il conto sia chi ha necessità di ricorrere al denaro del fabbricatore per far fronte alle sue operazioni sconsiderate (cartolarizzazioni mutui) e non tutti attraverso un amento generalizzato dei prezzi. Ovviamente se la capra da salvare è enorme è il suo fallimento catastrofico per il sistema allora si preferisce far marcire i cavoli e salvare la capra.
Ciò detto sono necessarie alcune precisazioni riguardo al modellino economico(3) che ho costruito.
Il mio primo problema è stato risolvere un quesito che mi sono posto.
Come hanno fatto i cittadini a comprare i buoni? Con quali denari? Chi gliela dati?
Ho immaginato che quella moneta sia stata data loro dal tesoriere per rendere più fluidi gli scambi, per regolare debiti e concludere contratti. Un giorno un privato fabbricatore si è sostituito al tesoriere nel fabbricare la moneta, convertendo prima con la sua la moneta del tesoriere, stabilendo poi che d'ora in avanti spetterà solo a lui a fabbricarne ed immetterne della nuova. Eventualmente in cambio di un buono del tesoriere. Ecco come i cittadini hanno comprato i buoni.
Accade anche che, in seguito a quell'operazione, denari conto buoni, questi (i buoni) siano tutti finiti in mano ai cittadini e i denari presso la banca privata (l'unica) che però non crea al momento moneta.
La collettività quindi ha un debito nei confronti del tesoriere, tutti o alcuni cittadini ora però sono anche creditori nei confronti del tesoriere. Il tesoriere è poi debitore nei confronti di chi possiede i buoni.
Vi può rientrare (dal debito) o diminuendo le spese o aumentando le entrate oppure i cittadini devono disporre di maggior reddito (disponendone di più aumentano anche successivamente le entrate del tesoriere) cioè produrre di più.
Non essendo i cittadini disposti ne a minori servizi (tagli alla spesa) ne ad un minor reddito (maggiori entrate) non resta loro che produrre di più ma non dispongono del denaro per farlo, il tesoriere non glielo fornisce, la banca privata è solo una banca di deposito ed il grande fabbricatore emette moneta solo contro buoni. Per cui prima o poi si renderà necessaria una nuova quantità di moneta per rendere più fluidi gli scambi ed in definitiva far crescere l'economia.
Ecco allora che il grande fabbricatore acconsente all'unica banca privata di creare moneta.
Non esiste ancora la banconota di carta per cui la l'unica banca privata può creare moneta senza dover far fronte ancora all'uscita fisica di denaro dalle sue casse. Tutto viene poi movimentato elettronicamente ed istantaneamente.
Ne consegue che ne può creare all'infinito(4), esiste però una giusta quantità, ovviamente.
C'è da chiedersi se ad esercitare il signoraggio non sia a questo punto la banca privata attraverso la creazione di moneta. La moneta creata dalla banca privata non costa nulla e viene venduta o ceduta ad un valore facciale maggiore. In realtà però i depositi appartengono ai cittadini così come gli impieghi sono a favore dei cittadini, la banca privata quindi è un semplice intermediario senza, per il momento, fini di lucro.
La collettività quindi ha prodotto di più, producendo di più sono aumentate le entrate del tesoriere che così rientra del suo debito e può, alla scadenza del buono, restituire il denaro ai suoi creditori, in questo caso i cittadini.
Il fabbricatore però decide, per motivi di connessione elettronica, di creare la banconota di carta che viene così per la prima volta introdotta ad agevolazione degli scambi.
La banca privata stessa viene poi suddivisa in tante banche per cui necessariamente ora le banche private dovranno attenersi a delle regole precise tanto più che esiste il prelievo in contante.(5)
La via in cui stanno costruendo l'edificio è via dell 'almanacco, non è un caso però. Molti anni fa esisteva un mercato speculativo, molto simile alla borsa, privo di regole e controlli, il cosiddetto Souk al-Mancak.(6)
THE END.
Ore di lavoro 3!!!!!!!! che, anche se di cacchiate ma mi son divertito, metto a carico del bar. Mi servo di tutto. Buon pranzo.
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(1)J.M. Keynes, A treatise on money, Vol.1,The pure theory of money, Macmillan and Co, Limited , St. Martin's Street, London, 1953,pag. 3 e 4 the money of-account is the description or title and the money is the thing wich answers to the description.
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(2)
//demauroparavia.it/108265
si|gno|ràg|gio
s.m.
1a OB signoria; dominio
1b TS stor., nel rapporto feudale, insieme dei doveri del signore nei riguardi del vassallo
2 TS numism., nel passato, differenza tra il valore legale e quello intrinseco di una moneta d’oro o d’argento a vantaggio del sovrano che l’aveva emessa.
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(3)Thread ebay.it Forum Libri e Riviste Titotlo del Thread Signoraggio, ovvero... di blauereiter50(109) Vedi le inserzioni del venditore 10-mar-07 18:25 CET post n.7
per iniziare occorre un modellino economico in scala molto ridotta.
ho bisogno di alcuni attori.
un fabbricatore di moneta.
dei cittadini.
un tesoriere dei cittadini.
una banca privata.
un'azienda a caso, di armi.
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(4)J.M. Keynes, A treatise on money, Vol.1,The pure theory of money,Macmillan and Co, Limited , St. Martin's Street, London, 1953,pag. 26 If we suppose a closed banking system, ( ), in a country where all payments are made by cheque and no cash is used, ( ) it is evident that there is no limit to the amount of bank-money which the banks can safely create provided that they move forward in step (pag. 26). ( ). A monetary system of this kind would possess an inherent instability; for any event which tended to influence the behaviour of the majority of the banks in the same direction whether backwards or forwards, would meet no resistance and would be capable of setting up a violent movement of the whole system.(pag. 27)
Se esiste però una sola banca che crea moneta e non esiste il cash è allora vero che teoricamente ne può creare all'infinito. Una giusta quantità è necessaria perchè altrimenti sono vere le conseguenze would meet no resistance and would be capable of setting up a violent movement of the whole system.
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(5)J.M. Keynes, A treatise on money, Vol.1,The pure theory of money, Macmillan and Co, Limited , St. Martin's Street, London, 1953,pag. 26 27.
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(6)
//stock-market-crash.net/souk.htm
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..........The thing...........
......Decorative arts......
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..........The thing...........
......Decorative arts......