Molto interessante sattie il saggio del professore. Me lo leggerò con calma più tardi, darò poi un' occhiata al modello matematico del filosofo vedrò se riesco a cavarne qualcosa. Abbiamo a che fare con un filosofo matto, come dici te nulla di nuovo, la fantascienza ha già prodotto simili realtà, ciascuna delle quali ha una probabilità di avverarsi del 20% o del 23% direi. Quello delle percentuali è un 'esercizio spirituale.
Tornerei ai mercati e alla crisi attuale.
Vorrei se possibile fare il punto ma ho bisogno di alcuni dati che attualmente non dispongo. Faccio una fatica terribile a leggere quelle pagine, per la nausea. Devo far ricorso poi a conoscenze di una mia vita... passata a miglior vita. Da allora più nulla o qualche articolo letto qua e la, molto poco quindi in tutti questi anni e sono tantissimi. Altre crisi hanno poi scosso l'economia ma me ne sono sempre disinteressato, totalmente direi.
Per cui sono arrugginito come non mai, i meccanismi sono inceppati ma ci provo e per non incorrere in magre figure metto le mani avanti: la mia è fanta economia o coca economia.
Detto questo intuitivamente quello che bolle in pentola potrebbe essere qualcosa di spaventoso. Lascerei perdere le dichiarazioni che o si smentiscono l'una con l'altra o, quelle ufficiali, molto convenzionali, per cui poco o nulla dalle une e dalle altre si ricava.
Vediamo se riesco andare oltre alle squinternate mie chiacchiere da bar alquanto penose per ora direi.
Il primo dato che vorrei poter disporre riguarda gli hedge fund, quanto movimentano, la loro massa muscolare insomma e di che cosa è fatta. Domanda: quanto pesano oggi gli hedge fund? Di che cosa sono fatti?
Poi mi piacerebbe sapere se, come per il mercato del mattone, esistono altri settori ai quali il credito è stato facilmente concesso. Ma più che altro sarebbe bello sapere se,come per i mutui sul mattone, anche per questi pretiti sono stati creati diabolici strumenti di loro propagazione che ignari risparmiatori si ritrovano poi nei loro fondi, ma non ne ho idea. Sarebbe interessante saperlo. Di sicuro esiste qualche diavoleria.
Poi anche un dato sul credito al consumo. Si compra a credito un pò tutto, dalla macchina al frigorifero e anche le vacanze. Si concede credito poi per ristrutturare la casa o per pagare l'università al figlio e così via. In america come nel resto del mondo. Ecco mi piacerebbe conoscere questo dato. In america insomma le famiglie per quanto si sono indebitate per far fronte ai consumi giornalieri?
Un altro dato anche che vorrei è quello delle costruzioni. L'edilizia e le infrastrutture che gli girano intorno, strade fognature... Gli indici dei settori. Come vanno?
Il settore delle nuove costruzioni è molto vasto, dal calcestruzzo ai vetri dai tubi agli impianti elettrici.Un indotto enorme del quale per il momento nessuno parla, non ho letto niente al riguardo, vuol dire che tutto procede bene, che le prospettive sono buone. Francamente mi sembra strano che nessuno sia andato a spulciare certi indici.
In francese c'è un detto o almeno un modo di dire che dice: quand le batiment va tout va. Tradotto quando tira il mattone tira tutto, è una visione un po' arcaica però ..
Io penso che sia molto probabile che le imprese che operano nel settore edilizio abbiano iniziato a risentire della crisi ancor prima del suo manifestarsi in borsa. Intuitivamente penso che il settore delle nuove costruzioni destinate alle famiglie e il suo indotto non se la stia passando bene, ma lo dico a naso.
D'altra parte chi ha comprato casa o ha comprato case già esistenti o ha comprato case nuove. Io penso che sia tutto fermo, siano tutti fermi. Quindi niente o pochi ordinativi, l'occupazione li potrebbe essere a rischio ma anche i conti di quelle imprese dell'indotto potrebbero andar sotto, molte le committenze annullate se nuove case non si costruiscono. Potrebbero esserci anche li dei piccoli o grandi crack.
Le insolvenze di settori dell'economia poi sul mercato borsistico vogliono dire:vendere. Di conseguenza sulle borse si scaricano gli uragani che altrove si generano. L'uragano spazza via le società più coinvolte ma una bella spazzata a tutto il sistema gliela da anche, per la legge di Archimede. A vendere sono quelli colti dal panico, quelli che hanno bisogno di liquidità, quelli che vogliono realizzare i loro guadagni anche per coprire perdite vendendo anche la qualità, quelli che in tutta fretta si sbarazzano della carta prima che diventi straccia, e a qualsiasi prezzo.
I riflessi poi sul mercato sono sempre i soliti: meno consumi, meno credito, tutto meno....
Se dovessero esserci riflessi sull' occupazione a causa dei fallimenti, gli effetti della crisi sarebbero ancora più gravi, non solo per i minori consumi.
Chi perde il lavoro non solo non può più pagarsi la casa ma nemmeno tutto quello che ci sta dentro, se l'ha comprato a credito. Quindi altre insolvenze. Macchine , frigoriferi....qualcun deve pur pagare magari rimettendoci tutto.
Questo è il peggior scenario possibile. Una catena di insolvenza senza fine scatenate da un settore che alimenta un sogno e che finisce in un disastro.
Per non pensare poi ai fallimenti che potrebbero toccare i fondi pensione, per cui non solo azzerati i redditi attuali di quelli che perdono tutto o quasi tutto, ma anche redditi futuri. Qua siamo alla apocalisse forse non per tutti ma per molti si.
Ahahah queste sere negli uffici c'è chi fa gli straodinari, studia strategie e suda sangue freddo. Molti stasera e fino a lunedi non dormono, non possono dormire, hanno gli incubi. Io penso al mio oro in cassaforte, ora vado a dormire.
(segue)
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