Dalla politica pura mi aspetto ben poco, non soltanto
in Italia. Ma mi aspetto poco anche dall'umanità in
generale, che ha di fronte un pianeta devastato
dall'inquinamento, depredato delle risorse, con un
divario insopportabile tra ricchi (che mangiano tutti
i giorni senza problemi) e la maggioranza di poveri, con l'insorgere di vecchi fantasmi di violenza e di
follia, solo per citare le prime tre disgrazie di una
possibile apocalisse.
La politica è troppo schiava di molti condizionamenti,
tra cui, forse principale, quello di ottenere consensi.
Ma il problema non è solo nella casta, è in coloro che
votano.
Penso tuttavia che, in questo mondo, ci siano molte
espressioni di intelligenza, di bellezza e di senso,
che lo rendono ancora un posto meraviglioso in cui
vivere. E' nei singoli, o nelle singole imprese, in
cui ripongo più fiducia.
Quanto al PD e a Veltroni, non so. Non rimane che
aspettare e vedere quello che succede. Anche qui,
il problema è assai meno nella classe politica che
governerà, quanto degli Italiani. Finchè la metà
vota per Berlusconi o per Bossi, c'è poco da sperare.
In altri paesi, Berlusconi sarebbe visto come la tragica
macchietta che è, oltre che uno con una lunga lista
di crimini sulla groppa.
Quanto a quello che dice Vasquez sulla linea politica
dettata dalla CEI: puttanate della politica, esigenze
elettorali, buonismo di Veltroni, soggezione ad un
presunto potere spirituale. Ma, alla fine, è un potere
vuoto. Sui gay, sul sesso, possono far andare la lingua
quanto vogliono, la gente fa come gli pare.
Se i gay non riescono a conquistare i diritti civili,
vadano a masturbarsi in Piazza San Pietro. Un gay, da
Augias, l'altro giorno, ha detto che il miglior posto
per cuccare per un gay è Piazza San Pietro.
Non so se vado a votare, comunque. Ho molta voglia
di non leggere nepppurer più di politica. Anzi, di
non leggere più i giornali tout court.
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Danza con le Farfalle
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Danza con le Farfalle
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