annulla
Visualizzazione dei risultati per 
Cerca invece 
Intendevi dire: 

Oggetto: CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

http://www.youtube.com/watch?v=lcw6tDjvV4s&NR


 


http://www.youtube.com/watch?v=GxtwzU0-wPM


 


http://www.youtube.com/watch?v=55yCQOioTyY


 


http://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0


 


http://www.youtube.com/watch?v=G8ioOG-PaxQ


 


chi vivra' vedra' B-)


 


 


 


 

Messaggio 11432 di 11.550
Ultima risposta
11.549 RISPOSTE 11.549

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Il bello della filodiffusione sono i concerti di musica sinfonica, non le porcate di sanremo.
KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

Messaggio 7290 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

"La curiera" Davide Van De Sfroos




Non credere che chi sorride sia sempre felice.Ci sono lacrime che dal cuore non arrivano agli occhi.
Member A.C.F.E nr.0 Swiss
sogna
A me! O Gladiatori!!





A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso.
Messaggio 7291 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Davide Van de Sfroos "Nona Lucia"




Non credere che chi sorride sia sempre felice.Ci sono lacrime che dal cuore non arrivano agli occhi.
Member A.C.F.E nr.0 Swiss
sogna
A me! O Gladiatori!!





A provocare un sorriso è quasi sempre un altro sorriso.
Messaggio 7292 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Ciao Michela, buon UICHEND !! 🙂

Beethoven - Coriolano op. 62; Ouverture in Do minore ( Berliner ).
Io sono UK, munifico Signor della contrada,
tutto d’un pezzo fin dalla testa ai piedi,
seduco le Dame con mia possente " spada ",
portami tua sorella se proprio non ci credi!!
🙂
UundK

Tutti furono dalla sua parte, non perchè era sulla strada giusta, non perchè era ragionevole,
non perchè era amabile, ma perchè era il primo visir. Voltaire-1694/1778


In un paese ben governato la povertà è qualcosa di cui ci si deve vergognare.
In un paese ben governato, è vergognosa la ricchezza. Confucio-551 a.C./479 a.C.
Messaggio 7293 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Sufjan Stevens - Chicago ______________________________________
At night a candle's brighter than the sun...
At night a candle's brighter than the sun...
Messaggio 7294 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Schizzechea with love.


And wrath, aggiungerei.
KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

Messaggio 7295 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Cat Stevens - Lady d'Arbanville __________________________________________________


Il sorriso piu bello è quello che facciamo quando pensiamo ad una persona che amiamo.
Messaggio 7296 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Nico - Frozen Warnings. .

.

Photobucket
Messaggio 7297 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

2112
Rush
2112



2112
Rush
1976, Mercury
Prog Rock



I grandi dischi sono quelli per cui la critica non scende a compromessi: c'è chi li ama e chi li odia incondizionatamente. Non ci sono vie di mezzo, e 2112 non fa eccezione a questa regola. Per i fan dei Rush e del loro genere esso rappresenta lo zenith, anche se molti si riferiscono solo alla titletrack. Sta di fatto che anche per gli addetti ai lavori, nonché per gli ascoltatori più freddi, 2112 è un caposaldo del prog rock, con l'epicità spesso pomposa della struttura dei suoi pezzi e i temi fantascientifici narrati.
Il punto debole della stragrande maggioranza delle progressive rock/metal band è quello di non riuscire ad emozionare l'ascoltatore, esasperando la tecnica a discapito del feeling. Nel caso dei nostri, questo vale un altro motivo di vanto, essendo Neil Peart un songwriter ispiratissimo e attento soprattutto al lato intimista delle sue composizioni.
Da bravo appassionato di letteratura fantasy e sci-fi, Peart si lascia travolgere dalla filosofia dell'individualismo di Ayn Rand, dopo averne letto la novella "Anthem", e a soli 23 anni concepisce il soggetto e il testo della titletrack. Per 20 minuti ci delizia con la storia di un individuo che si sveglia in una società completamente controllata dai computer, che l'hanno conformata in base ai principi del meccanicismo di massa. L'argomento, battutissimo sia in letteratura (1984 di Orwell) che in cinematografia (Metropolis di Lang e Matrix dei fratelli Wachowski) viene presentato in uno stile musicale che rasenta il naif, nella sua entusiastica spontaneità, si narra dei sacerdoti del tempio di Syrinx. Essi hanno creato un mondo in cui tutti sono compiacenti, felici e, soprattutto, uguali, riuscendo a controllare i mezzi di comunicazioni e di divertimento di massa. Un bel giorno un giovane si imbatte in una vecchia chitarra (straordinarie le lyrics di questo passaggio), e capisce che potrebbe rivoluzionare l'industria del divertimento.
KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

Messaggio 7298 di 11.550
Ultima risposta

CHE MUSICA STATE ASCOLTANDO AL MOMENTO?

Eccitato la porta ai sacerdoti, che distruggono la chitarra e "spengono" il protagonista proprio come un computer... Da qui la sequenza onirica allucinata in cui egli si confronta con un oracolo e scopre il passato, venendo a conoscenza dell'antica razza che creò la chitarra e lasciò il pianeta molti anni prima con la promessa di tornare a riscattare ciò che le apparteneva. La suite termina con una vittoria oppressiva, il ritorno degli antichi.
D'accordo, forse la storia è un po' stupida, ma è la musica che fa sì che essa non sia piatta e superficiale. Le parole si trasformano e il brillante drumming di Peart (quando la quantità significa qualità) riempie ogni spazio, e basterebbero i dialoghi tra la chitarra di Alex Lifeson e il basso di Geddy Lee a narrare la storia. Invece vi si aggiunge la voce alla Robert Plant di Geddy a tingere tutto dell'argento cromato tipico del cyber-spazio creato da Rand.
Qui si fa la storia del prog, amici miei: il pezzo si articola in sette parti che costituiscono un'ossatura dallo straordinario dinamismo: con la potenza estrema di "Overture" si entra in maniera bruciante in "The Temples of Syrinx", e da qui, attraversando parti cangianti e coloratissime, si giunge al tempestoso "Grand Finale". Molti, troppi sono i momenti che andrebbe la pena di sottolineare, e non credo di avere lo spazio necessario per farlo in questa sede: potrei citare su tutti
"The Discovery", in cui il contrasto tra il suono leggero di una cascata e il guitar work di Alex si combina con le linee vocali e rende alla perfezione quel feeling che si sente quando prendi in mano uno strumento e inizi a suonare...
Debbono trovare spazio in questa mia recensione anche le altre tracce dell'album, non certo all'altezza della titletrack, ma di sicuro degne di nota. La mediorentale "A Passage to Bangkok" è un viaggio metaforico nei piaceri della marijuana e dell'oppio; "The Twilight Zone" è la sintesi del surrealismo post-adolescenziale di Peart, mentre "Lessons", scritta da Lifeson, è una poesia frammentata da ritmiche hard rock e caratterizzata da pattern di chitarre acustiche e elettriche à la "Led Zeppelin". Troviamo pure la ballad di rito ("Tears"), in cui Geddy arriva ai limiti dello stucchevole, prima di chiudere con "Somet hing For Not hing", lontana anni luce dalla opener per via del suo rock&pop.

Dopo il flop commerciale di "Car ess Of Ste el", i Rush stavano per scomparire. Fortunatamente ciò non è accaduto, e questo capolavoro ha potuto vedere la luce. La scelta è stata ancora più coraggiosa se si considera che in "Caress" c'erano ben due suite multi-sezione, che non avevano però riscosso il successo di 2112. Ogni collezione hard rock non può essere considerata tale senza questo disco.

MAURO GELSOMINI
KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

KOЛЬЯ ПPЯПOBИЧ TPИФONOB

Messaggio 7299 di 11.550
Ultima risposta