in data 24-09-2009 13:19
in data 13-10-2010 14:44
arriciao Dany
tutto ok.....
.
..
w la famiglia....
..
.
chegab....nonno del piscione...
in data 13-10-2010 18:41
come non quotare
:^O:^O:^O
:^O:^O:^O
in data 13-10-2010 23:15
A quanto pare la mia ricetta delle "strascinate cu l' cim d'rap" è piaciuta, tanto che hanno addirittura "prelevato" il post a tempo di record....
Voi e l'umorismo non vi siete visti manco di striscio.
in data 13-10-2010 23:17
Fiaba,a cosa ti riferisci?
in data 13-10-2010 23:21
Fiaba,a cosa ti riferisci?
lady, ho postato una ricetta umoristica chiamata cosi come leggi sotto.
Il tempo di guardare un servizio delle iene (toh... 3 minuti + 2 di varie ed eventuali?) e il post non c'è più.
in data 13-10-2010 23:26
Fiaba,io ero qui sul forum e non mi sono accorta di niente!
Immagino sia stata una ricetta molto interessante anche se ho capito solo " cime di rapa"....quasi mai l'umorismo paga! Never mind....e,comunque...vestiti come ti senti più a tuo agio!;-)
in data 14-10-2010 00:37
Fiaba,io ero qui sul forum e non mi sono accorta di niente!
Immagino sia stata una ricetta molto interessante anche se ho capito solo " cime di rapa"....quasi mai l'umorismo paga! .............. ecc.
.
Qui mi tocca intervenire d'autorità. Ciao Lady
.
"Strasc'net
'nche le cime de rep"
.
Trattasi di piatto tipico pugliese, con levi varianti territoriali da paese a paese, trulli compresi.
.
volgarmente: orecchiette ripassate in padella con cime di rapa.
praticamente:
orecchiette o gnocchetti pugliesi strafogati in aglio e peperoncino annegati in olio d'oliva bollente, con cime di rapa.
.
Ci vorrebbe innanzitutto una nonna col pollice irrobustito da lunghi anni di pratica.
L'impasto di farina do grano duro acqua e sale richiede di essere ridotto in rotoli tipo stucco da vetraio del diametro di 1,7/ 2,2 cm. circa. Tagliato in dischetti spessi non più di 3,5 mm. questi devono essere passati su un asse di legno imprimendovi con esperto tocco la forma del pollice.
Si buttano le cime di rapa in abbondante acqua bollente e salata, scegliendo quelle più "grasse" e ricche della caratteristica infiorescenza. Conviene scartare le foglie più dure. Dopo circa tre-quattro minuti si estraggono le cime di rapa con l'aiuto di una schiumarola e si buttano in una larga padella dove sarà in precedenza stato messo a colorire nell'olio abbondante aglio e si saranno fritti un paio di peperoncini piccanti in.
Contemporaneamente si buttano le orecchiette nella stessa acqua dove era stata cotta la verdura, intanto si mescolano le cime di rapa con un cucchiaio di legno a fiamma vivace e a cottura della pasta ultimata,la si scola e la si aggiunge alla padella o teglia, detta localmente tjella. Si mescolano o si trascinano le orecchiette ancora per un paio di minuti o tre e si serve rovente.
Se non si hanno i peperoncini freschi, basta aspergere l'insieme con peperoncino tritato.
Formaggio pecorino e vino di manduria ci stanno a fagiolo.
.
La cottura delle teste di rapa invece.........
.............è come dar le rape agli arrapati.
B-)
in data 14-10-2010 13:19
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Qui mi tocca intervenire d'autorità. Ciao Lady
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"Strasc'net
'nche le cime de rep"
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Trattasi di piatto tipico pugliese, con levi varianti territoriali da paese a paese, trulli compresi.
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volgarmente: orecchiette ripassate in padella con cime di rapa.
praticamente:
orecchiette o gnocchetti pugliesi strafogati in aglio e peperoncino annegati in olio d'oliva bollente, con cime di rapa.
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Ci vorrebbe innanzitutto una nonna col pollice irrobustito da lunghi anni di pratica.
L'impasto di farina do grano duro acqua e sale richiede di essere ridotto in rotoli tipo stucco da vetraio del diametro di 1,7/ 2,2 cm. circa. Tagliato in dischetti spessi non più di 3,5 mm. questi devono essere passati su un asse di legno imprimendovi con esperto tocco la forma del pollice.
Si buttano le cime di rapa in abbondante acqua bollente e salata, scegliendo quelle più "grasse" e ricche della caratteristica infiorescenza. Conviene scartare le foglie più dure. Dopo circa tre-quattro minuti si estraggono le cime di rapa con l'aiuto di una schiumarola e si buttano in una larga padella dove sarà in precedenza stato messo a colorire nell'olio abbondante aglio e si saranno fritti un paio di peperoncini piccanti in.
Contemporaneamente si buttano le orecchiette nella stessa acqua dove era stata cotta la verdura, intanto si mescolano le cime di rapa con un cucchiaio di legno a fiamma vivace e a cottura della pasta ultimata,la si scola e la si aggiunge alla padella o teglia, detta localmente tjella. Si mescolano o si trascinano le orecchiette ancora per un paio di minuti o tre e si serve rovente.
Se non si hanno i peperoncini freschi, basta aspergere l'insieme con peperoncino tritato.
Formaggio pecorino e vino di manduria ci stanno a fagiolo.
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La cottura delle teste di rapa invece.........
.............è come dar le rape agli arrapati.
B-)
bella la ricetta ille 😛 ma che variante aveva quella di fiaba ??? :-x
ciao ladyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy 😄
che cucini oggi ??? 😉
in data 14-10-2010 19:30
Oggi non si è cucinato.Si è pranzato fuori,in un ristorantino nei vicoli che io adoro!
in data 14-10-2010 22:18
dove se mi posso permettere ??? 😛
veniamo spesso a Genova... ma sempre in pizzeria 😞