02-04-2014 19:11 - modificato 02-04-2014 19:12
Apro un post quantomeno insolito per il contenuto e spero che a qualcuno possa piacere e interessare.
Da bravo collezionista di oggetti del passato anche io come foresto o come vonbalden, quando posso,
passo le mattinate dei giorni di festa a rovistare in mercatini di paese o in negozi di rigattieri che stanno tornando di gran moda
alla ricerca do oggetti di una vita che oramai non esiste più.
Ultimamente, però, oltre a frequentare questi posti, cerco anche i luoghi di questa vita che non esiste più.
In pratica con il figlio, a cui sto pian piano inoculando il virus del collezionista, cerco luoghi abbandonati
dalla vita e se cerchi bene ne trovi parecchi. In sostanza li collezioniamo con dei reportage fotografici.
Hanno un fascino tremendo e le sensazioni che provi in questi luoghi sono indescrivibili,
specialmente in certe ore della giornata.
Ve ne offro uno per cominciare, il primo che abbiamo messo in collezione.
in data 29-04-2014 14:16
Nossignore ! Ancora fra i vivi ! E bravo daniele che ha trovato qualche indizio grafico dell'essere rettiloide
che infestava il collettore del Po. L'esperienza è stata un pò deludente, ma non per quanto riguarda le testimonianze,
visto che gli ultimi avvistamenti risalgono all'anno 2000 e sono ancora relativamente freschi tra la popolazione dei
piccoli comuni del ferrarese, ma per altri motivi. Alcuni testimoni di prima mano si sono trasferiti altrove, molti erano fuori paese
per le vacanze pasquali, e infine, bisogna dire che la gente di provincia non ama la gente curiosa che viene da fuori
e fa delle gran domande. Si trincera tra un non so niente, aumentando il passo nella strada umida di pioggia, oppure
manco si ferma se pedala in bicicletta. Solo grazie a precisazioni del tipo: ...non sono un poliziotto in borghese, nè un testimone
di Geova che cerca di fare proseliti, e neppure un venditore di anelli di plastica per le tende della doccia, sono riuscito a raccogliere
in data 29-04-2014 18:40
Ho scorso una trentina di thread ma non sono riuscito a trovarla....impossibile.
Mi ricordo i suoi interventi ma non riesco a ricordare di cosa stavamo parlando.
in data 29-04-2014 19:24
Oh, santa Fusca ! Ma dov'è andato a finire il tuo thread ? Che tu eri compiaciuto e l'hai anche scritto, a sentire quella conversazione a base di archi lunghi inglesi, di truppe, di cariche di cavalleria e segni di vittoria con le dita. Posso ripeterlo ? Oh, santa Fusca !
in data 29-04-2014 20:12
L'argomento non era attinente agli archi lunghi, ma perchè è intervenuta parlandone ?
in data 29-04-2014 20:53
E' il TRIFARI.
E' lì che avete parlato di rievocazioni tu e bbas73.
Finalmente !!!!
in data 29-04-2014 20:54
Io devo aver detto qualcosa sugli equipaggiamenti militari, e lei è entrata con un suo commento. Da lì si è allargata a macchia d'olio
una disquisizione sugli arcieri e sul fatto che tirava con l'arco nelle manifestazioni di rievocazioni storiche..
in data 29-04-2014 21:00
Era il trifari di fralugiu ! Non era il tuo thread, ecco perchè era sparito. Avrei giurato che il thread in questione l'avessi aperto tu.
La memoria tradisce.
in data 06-05-2014 18:45
Biellese, Colma del Monbarone, aprile 2014.
Tutto tace. Mi stringo i lacci degli scarponcini, mi calo il frontalino del berretto, e mi inerpico sulle colline attraverso sentierucoli
battuti dalle mucche di una vicina fattoria. E' il primo pomeriggio, e la piccola mandria ritorna dai pascoli scendendo con
cautela tra le asperità del terreno. Tutte si fermeranno ad osservarmi come meravigliate, e solo una al piccolo trotto caricherà
nella mia direzione. Ma io rimango fermo. Poi arretro piano dicendo tra me : sono di passaggio, e qui è casa vostra. La mucca, una
canadese bianca, pezzata di bruno arancione, si ferma senza perdermi di vista mentre io proseguo. Il contadino da lontano
mi guarda solo distrattamente, e poi sparisce dalla visuale. Che vado cercando ? Una vecchia catapecchia della zona, che si dice
fosse la dimora di una vecchia strega, una masca del tempo andato. Ci sono solo ruderi, e la zona, tolta qualche villetta sparsa in
lontananza, è deserta. Inoltre il cielo si sta annuvolando e un temporalone è in avvicinamento. L'aria si sta rinfrescando, mentre
sto bene attento a non schiacciare l'erba dei pascoli uscendo dalla tracciatura del terreno. Sono leggermente curvo per accelerare il passo, e finalmente scorgo la casetta in lontananza. Secondo la tradizione ottocentesca, la casa della megera era immersa in una macchia boschiva e la strega aspettava che passasse qualche contadinello o ragazzino in cerca di funghi o altro. Quando il bimbetto trovava incuriosito la casetta di pietre, ci entrava e chiedeva chi vi abitasse. La strega lo sorprendeva, poi lo legava stretto in uno stanzino in attesa della sera, dove veniva spinto in un angolo della stanza con il viso al muro. La strega lo uccideva e poi.. se lo mangiava, come nelle fiabe di Andersen, dopo averlo fatto a pezzi !
Pare che i muri fossero grondi di sangue vecchio, anche se non ho potuto verificare dato che la costruzione è ormai pericolante.
In ogni caso, se la zona fosse ancora abitanta dalla strega, nemmeno il mio coltello da paracadutista servirebbe a molto...
06-05-2014 20:40 - modificato 06-05-2014 20:43
Non so se ciò che vi mostro ha alle spalle qualche storia particolare ma quando me la sono trovata davanti
nel fitto del bosco, complice anche una giornata autunnale non proprio luminosa, ho avuto una sensazione inquietante da "casa della strega" .
Come Hansel e Gretel mi sono avvicinato con fare circospetto, scattando qualche immagine.
Nessuna presenza nei dintorni, casetta completamente vuota.
in data 06-05-2014 20:56
Di divera natura quest'altra casa, in passato al centro, secondo numerose voci,
di episodi di poltergeist.
Ero ragazzo e le voci arrivavano di seconta...terza mano, per cui non ho mai potuto verificare
se fossero vere, anche perchè la casa era distante dalla mia diversi chilometri
e all' epoca non avevo neanche la bicicletta.