in data 24-06-2014 22:58
Buonasera a tutti, qualcuno di voi conosce il luogo rappresentato nella gouache e saprebbe dirmi il secolo di realizzazione ? Grazie
in data 26-06-2014 17:21
Bentornato Daniele, mi chiedevo dove eri andato a finire.Grazie per gli auguri. Non sei arrivato in ritardo. Sono io che mi sono fatto il regalo in anticipo.Festeggerò 50 anni il 18 luglio.Se la veduto è reale o di fantasia? Come per la guache del porto, anche per questa sono in " paranoia ".Non saprei dirti.Per giorni ho setacciato su google tutti i luoghi con laghi, del lLazio e della Campania, senza trovare nulla.Ora, alla luce di quanto detto da Von, sono ripartito da capo.Insomma, un bel rompicapa.
in data 26-06-2014 17:55
Tornando al tema del thread, vi è una caratteristica inconfondibile delle campagne europee. Ne sapevano
qualcosa i carristi tedeschi che nel dopoguerra raccontavano le loro vicissitudini ad amici o conoscenti.
Mentre la campagna francese ma anche quella tedesca, sono distese quasi lineari con macchie circoscritte,
laghetti, e colture piane di cereali, e lavanda dove l'occhio si perde letteralmente, la campagna italica è tutto
il contrario. Gobbe sul terreno, dossi, corsi d'acqua, colture alternate, colline, collinette, macchie con costruzioni,
muretti, deviazioni, ponticelli, fossi, cascinali, salite, discese per brevi tratti, casupole, altri dossi, recinti, recinzioni più
ampie, in un susseguirsi di elementi che ben poco lasciano respirare lo sguardo. Ecco perchè è relativamente
facile individuare un esterno nostrano o no. Nel sud le cose cambiano un pò, ma il nostro poi, è un paese superaffollato
con una forma nevrotica per l'urbanizzazione. Ed è anche questa la ragione per cui il guazzo del foresto sembra una
veduta da sogno nonostante sia confinato in un'epoca precisa.
in data 26-06-2014 23:24
Von, ti farò una confidenza anzi, un complimento. Hai un grande dono, quello della scrittura. Grazie
in data 27-06-2014 08:18
Grazie a te foresto, ma penso che un conto sia scrivere correttamente in un breve spazio come quello di
un post e un conto sia farlo altrettanto bene in un contesto più lungo e impegnativo. E devo aggiungere
che ricordo compagni di studio che parlavano poco, ma che erano dei veri campioni nello svolgimento.
E adesso, aspettiamo il veliero a vele spiegate del Daniele..
in data 27-06-2014 17:35
Eccolo Von, è un'immagine che ho già postato casualmente su un'altro post e quando
l'hai vista ricordo che dicesti che sarebbe stata bene nel tuo studio, ora capisco.
E' un quadretto 36 x 28, penso sia una litografia e raffigura se non sbaglio un brigantino nel mare in tempesta.
Ho, con qualche difficolta, letto la scritta in basso a destra che riporta penso il nome e l'indirizzo
di un negozio di Parigi : lith becquet freres r. des noyers 37 paris.
Condizioni non proprio delle migliori della carta , un poco rovinata nei bordi esterni, qualche macchia e un paio di forellini. Cornice con tarlo incorporato ancora attivo.
Dovrò decidermi a farle il trattamento.
Qualche immagine migliore di quella di allora.
in data 27-06-2014 17:38
in data 27-06-2014 17:38
in data 28-06-2014 11:50
E' senza dubbio un'immagine intensa, che se fosse dipinta su legno acquisterebbe una connotazione ancor più
particolare. Il veliero sembra proprio un Brigantino. I Brigantini avevano due alberi, di cui uno quello prodiero,
sempre armato con vele quadre. Se vi era un terzo albero, come è visibile nella tua lito, esso era armato con una
vela trapezoidale e in tal caso prendeva il nome di Brigantino a palo. Hai altri quadretti, quadri, stampe, che hanno
come soggetti vecchi bastimenti o navi da guerra ?
in data
30-06-2014
09:16
- data ultima modifica
30-06-2014
12:42
autore
kh-laura
Non sarà quello che cerchi ma a me sembra un " bel pezzo "
in data 30-06-2014 14:31
Purtroppo non ho nulla sull'argomento oltre questa litografia.