in data 26-12-2002 18:01
10-11-2013 22:40 - modificato 10-11-2013 22:45
Rob de matt!
in data 11-11-2013 16:36
Salve a tutti,
ho letto con interesse una buona parte del 3d, non trovando un caso analogo al mio (magari è stato postato ma non sono riuscito a trovarlo) ho deciso di porvi il mio caso.
Un carissimo amico americano mi invia un cellulare usato di 3 anni tramite USPS Priority Mail International.
Nella bolla doganale indica che si tratta di un cellulare personale usato (oltre a cavo alimentazione e custodia, sempre dichiarati usati), non indica il corrispettivo valore ne tantomeno quello totale. Spunta la casella "gift" visto che per l'oggetto in questione non è stato corrisposto denaro.
Assicura il pacco per US$ 150 in caso di smarrimento ad un costo extra pari a US$ 4.75. Spese totali di spedizione US$ 45.30.
Quando il pacco viene recapitato, mi vengono chiesti di pagare gli oneri doganali per un importo totale pari ad euro 29,50 (24 + 5,50).
Possibile che il valore assicurato venga conteggiato ai fini di determinare il valore dell'oggetto spedito anche se quest'ultimo non è stato dichiarato?
L'assicurazione è stata fatta più come "deterrente" visto il gran numero di pacchi misteriosamente "smarriti" ogni anno.
Grazie in anticipo per l'aiuto/assistenza che vorrete dedicarmi.
in data 11-11-2013 17:03
@patpat338 ha scritto:
Possibile che il valore assicurato venga conteggiato ai fini di determinare il valore dell'oggetto spedito anche se quest'ultimo non è stato dichiarato?
L'assicurazione è stata fatta più come "deterrente" visto il gran numero di pacchi misteriosamente "smarriti" ogni anno.
Grazie in anticipo per l'aiuto/assistenza che vorrete dedicarmi.
Certo!
Se quello è il valore (anche se dichiarato per eccesso e per prudenza) le tasse vengono calcolate su quello.
Anche i regali, se di valore superiore a 45 euro, vengono tassati; nel tuo caso l'assicurazione ha fornito un utile riferimento.
Se hai letto il 3D avrai notato il mio esempio della Porsche regalata, è chiaro che si tratta di una iperbole ma si può applicare a tutti i regali di valore.
Nemmeno il fatto che sia usato lo rende esente.
Ciao
in data 15-11-2013 01:31
Grazie mille per il tuo feedback!!
Mi dovrei ritenere "fortunato" allora che non ho pagato alcun dazio visto che il tot. (valore assicurato + ss) era di poco inferiore ai 150 euro.
La prox. volta che devo ricevere un regalo mi regolerò di conseguenza!
Grazie ancora!
in data 15-11-2013 09:57
@patpat338 ha scritto:Grazie mille per il tuo feedback!!
Mi dovrei ritenere "fortunato" allora che non ho pagato alcun dazio visto che il tot. (valore assicurato + ss) era di poco inferiore ai 150 euro.
La prox. volta che devo ricevere un regalo mi regolerò di conseguenza!
Grazie ancora!
Non è un buon motivo per non assicurare la merce, perchè vabbé che si tratta di un regalo ma se andasse perso o danneggiato sarebbe comunque un danno.
E poi la dogana ha il dovere di attribuire un valore all'oggetto, se non lo fa con il valore dichiarato può farlo attraverso delle tabelle e questo non sempre rappresenta un vantaggio.
Ciao
in data 16-11-2013 22:13
Condivido in parte..."se andasse perso o danneggiato", giustissimo!! Ormai però la tendenza è quella di compensare i noti "disservizi" di spedizione, che nella maggior parte delle volte sono riconducibili alla noncuranza/mala gestione dell'operatore, con l'assicurazione della merce! E questo non va bene!!!
Nel caso specifico, come in molti altri, non condivido il fatto che un oggetto usato, sul quale sono già state pagate le tasse nel paese di origine, venga tassato nuovamente nonostante non sia destinato alla vendita.
Perchè pagare l'IVA al 22% su un regalo destinato ad uso personale? Perchè la discriminante sul valore?
Se ci pensi, in linea di principio non ha alcun senso!
Semplicemente perchè l'oggetto potrebbe essere destinato ad una vendita successiva, o potrebbe essere una vendita camuffata da regalo, e lo Stato non vuole perdere l'opportunità di guadagnarci la sua parte!
Ciao
17-11-2013 17:14 - modificato 17-11-2013 17:15
@patpat338 ha scritto:Condivido in parte..."se andasse perso o danneggiato", giustissimo!! Ormai però la tendenza è quella di compensare i noti "disservizi" di spedizione, che nella maggior parte delle volte sono riconducibili alla noncuranza/mala gestione dell'operatore, con l'assicurazione della merce! E questo non va bene!!!
Nel caso specifico, come in molti altri, non condivido il fatto che un oggetto usato, sul quale sono già state pagate le tasse nel paese di origine, venga tassato nuovamente nonostante non sia destinato alla vendita.
Perchè pagare l'IVA al 22% su un regalo destinato ad uso personale? Perchè la discriminante sul valore?
Se ci pensi, in linea di principio non ha alcun senso!
Semplicemente perchè l'oggetto potrebbe essere destinato ad una vendita successiva, o potrebbe essere una vendita camuffata da regalo, e lo Stato non vuole perdere l'opportunità di guadagnarci la sua parte!
Fai due affermazioni non vere:
Nel caso specifico, come in molti altri, non condivido il fatto che un oggetto usato, sul quale sono già state pagate le tasse nel paese di origine
non necessariamente quel bene è stato tassato all'origine, perfino per cessioni all'interno degli USA molti venditori specificano che al prezzo dell'oggetto varrà applicata la tassa sul valore aggiunto in base allo stato di destinazione, perchè i tassi variano e perchè in alcuni stati nemmeno è prevista.
Quando parliamo genericamente di oggetti usati dobbiamo anche pensare che si potrebbe trattare anche di oggetti di valore grande, molto grande o addirittura immenso come opere d'arte o gioielli, la norma deve coprire tutte queste casistiche prevedndo agevolazioni sui valori bassi o insignificanti (franchigia iva fino a 45 euro, franchigia dazio fino a 150 euro).
Noi dimentichiamo che l'acuisto di prodotti di importazione è abitudine quotidiana, molte delle merci che acquistiamo nei negosi sono appunto importate da paesi extra UE, su quelle merci è già stata applicata la tassazione al loro ingresso nell'area della UE il fatto che non ci venga chiesto di pagarle extra ci fa illudere di non pagarle ma ovviamente le paghiamo incluse nel prezzo di acquisto.
Il fatto che sia o meno destinato ad una vendita non c'entra NULLA con l'imposizione delle tasse di importazione.
Quando acquistiamo merci fuori dal territorio della UE mettiamo sempre in conto di doverci pagare le tasse, non è affatto escluso che l'acquisto sia ugualemente conveniente rispetto allo stesso oggetto acquistato in Italia o in Europa........ma poi subentrano altri fattori come la garanzia che quasi nessuno valuta.
ciao
in data 17-11-2013 18:58
Fai due affermazioni non vere:
Nel caso specifico, come in molti altri, non condivido il fatto che un oggetto usato, sul quale sono già state pagate le tasse nel paese di origine
non necessariamente quel bene è stato tassato all'origine, perfino per cessioni all'interno degli USA molti venditori specificano che al prezzo dell'oggetto varrà applicata la tassa sul valore aggiunto in base allo stato di destinazione, perchè i tassi variano e perchè in alcuni stati nemmeno è prevista.
Forse dovresti essere un po' meno presuntuoso e leggere con più attenzione le affermazioni altrui!!!
Ho scritto "nel caso specifico"....nel mio caso l'oggetto in questione è già stato tassato nel paese d'origine!!
Se l'ho scritto significa che è un dato di fatto non un'ipotesi!
Cosa c'entra poi la differenza di tassazione tra stati...
Il fatto che sia o meno destinato ad una vendita non c'entra NULLA con l'imposizione delle tasse di importazione.
L'IVA NON è una tassa di importazione!!!! Bensì un'imposta sui consumi, il cui calcolo si basa soltanto sull'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico...sul valore aggiunto!!
Ancora una volta mi riferivo al mio caso specifico!!!!!
Sempre nel mio caso, come in tanti altri analoghi, sarebbe forse più appropriata una tassa di importazione!
Ciao
18-11-2013 08:58 - modificato 18-11-2013 08:58
Bella riconoscenza, ti informo su questioni che palesemente non conoscevi, altrimenti la tua domanda iniziale non si spiega, e mi becco anche del "presuntuoso"..............ci vorrebbe un bel v.............ma non mi abbasso.
Con questo potrai colmare le tue lacune sulla normativa:
Quesito – Regalo proveniente da Paese extra UE:
Un privato mi ha spedito da un Paese che non fa parte della Unione Europea, un oggetto in regalo ed ho avuto la sorpresa di dover pagare le spese doganali anche se sulla bolla di spedizione era stato espressamente indicato GIFT (regalo). Vorrei sapere come vengono calcolate in questo caso le spese doganali.
Risposta: Sotto il profilo doganale,la normativa in vigore prevede la franchigia dai diritti all'importazione quando:
(Regolamento CE 1186/2009 che dal 1° gennaio 2010 sostituisce il Regolamento CEE n.918/83, Decreto Ministeriale 5 dicembre 1997 n. 489 articoli da 7 a 9).
Per avere ulteriori informazioni al riguardo si possono consultare le Circolari n. 2/D del 03/02/2010 e n.22/D del 05/05/2004 – reperibili sul sito web di questa Agenzia (www.agenziadogane.gov.it), nella sezione "Norme Doganali - Circolari - Anni 2010 e 2004".
Nel caso in cui la spedizione non rientri in tale ambito, si fa presente che, in linea generale, all'atto dell'introduzione in Italia di merce con origine extra UE, si dovrà provvedere al pagamento:
Si evidenzia, tuttavia, che è necessario stabilire con precisione la tipologia della merce, anche da un punto di vista merceologico, sia per l’applicazione dell’esatto trattamento daziario e fiscale, sia per accertare l’eventuale necessità di licenze o l’esistenza di limitazioni all'importazione.
Informazioni utili in proposito si possono acquisire consultando il sito web di questa Agenzia (www.agenziadogane.gov.it), alla pagina "Tariffa Doganale TARIC".
Si fa presente, comunque, che la classifica definitiva della merce viene determinata direttamente dai funzionari doganali solo all'atto della presentazione della stessa in dogana.
Eventuali rimostranze circa l'equità o la logicità di queste disposizioni ti esorto a presentarle nelle sedi competenti.
Auguri!
in data 19-11-2013 01:14
Continui a NON prestare attenzione alle affermazioni altrui e continui a sbagliare....
Scusa ma quanti anni hai?
"......ci vorrebbe un bel v.............ma non mi abbasso"..... impara a rispondere nel merito per favore che nessuno ti ha offeso!!
Ti consiglio di rileggerti la successione dei post anzichè perdere tempo parlando a sproposito!
1) La riconoscenza ti è stata dimostrata con un doppio ringraziamento...pertanto non c'entra nulla;
2) Ho chiesto l'opinione di utenti informati sulla normativa vigente dal momento che il mio caso specifico era un po' diverso, e tu hai provveduto a darmi una risposta eloquente;
3) Non mi sembra di averti contestato sulla normativa che peraltro avevo già provveduto a leggermi sul sito dell'Agenzia delle Dogane, pertanto non si comprende il motivo per il quale tu l'abbia postata...mah!?!
4) Non si tratta di lacune MA di interpretazione (ovviamente mi riferisco sempre al mio caso), ecco perchè ho chiesto il parere di altri utenti...soprattutto nella speranza di trovare qualcuno con analogo caso; ma anche qui non si capisce cosa c'entri la lacuna visto che sei stato debitamente ringraziato per il tuo aiuto....mah!?!
5) Visto che non leggi, te lo riscrivo...
"Nel caso specifico, come in molti altri, non condivido il fatto che un oggetto usato, sul quale sono già state pagate le tasse nel paese di origine, venga tassato nuovamente nonostante non sia destinato alla vendita.
Perchè pagare l'IVA al 22% su un regalo destinato ad uso personale? Perchè la discriminante sul valore?
Se ci pensi, in linea di principio non ha alcun senso!
Semplicemente perchè l'oggetto potrebbe essere destinato ad una vendita successiva, o potrebbe essere una vendita camuffata da regalo, e lo Stato non vuole perdere l'opportunità di guadagnarci la sua parte!"
Ho semplicemente espresso un'opinione personale, che tu puoi liberamente non condividere. Ma che comunque va rispettata come tale!!!
Scrivi che faccio 2 affermazioni non vere....benissimo e quali sarebbero?
1) "non necessariamente quel bene è stato tassato all'origine, perfino per cessioni all'interno degli USA molti venditori specificano che al prezzo dell'oggetto varrà applicata la tassa sul valore aggiunto in base allo stato di destinazione, perchè i tassi variano e perchè in alcuni stati nemmeno è prevista."
Risposta presuntuosa e fuori luogo!
2) "Il fatto che sia o meno destinato ad una vendita non c'entra NULLA con l'imposizione delle tasse di importazione."
Peccato che parlavo d'IVA....non leggi!!!!
Poi la chicca finale: "Eventuali rimostranze circa l'equità o la logicità di queste disposizioni ti esorto a presentarle nelle sedi competenti".
E da quando nel forum non si possono esprimere opinioni personali? Stai scherzando spero?
Se sei incapace di rispondere nel merito non prendertela con chi sta semplicemente condividendo un proprio pensiero!!!
Auguri a te!!!