in data 21-02-2014 13:11
in data 22-02-2014 14:12
in data 24-02-2014 11:45
Lascia stare questa storia del negativo. Chi li predica è come un disco rotto, e come si dice "Chi nasce tondo non muore quadrato".
Il tuo caso invece è un'altro. Questo tizio dice che l'oggetto era rotto perché il pacco era rotto. Dice che è andato a farselo riparare e che ha speso 20 euro che vorrebbe da te. Bene, in un qualunque tribunale, giusto per tornare in tema, un giudice chiederebbe la prova della rottura, chiederebbe la dimostrazione della spesa sostenuta per ripararlo e chiederebbe anche di dimostrare che la responsabilità della rottura è del venditore (e quindi tua). Di tutte queste cose lui non può provare una cipolla! Inoltre Paypal non da rimborsi parziali dopo una controversia, o rimborsa tutto o niente. Per questo motivo quindi Paypal è inutilizzabile per quelloo che vorrebbe lui. Quindi le chiacchiere sono molto poche. O lui ti dimostra in quale maniera tu saresti resposnabile del danno (e non lo può fare perché tu non sei responsabile dei danni ai pacchi fatti dal corriere e lui ha riparato senza nemmeno farti vedere dove sia il danno reale e quale sia) oppure se la prende in saccoccia come deve. Tanto un negativo te lo darebbe lo stesso per il semplice gusto come fa quella che ne parla sempre.
L'onestà, chiama l'onestà. Per essere in dovere di rendere qualche cosa, ti si dovrebbe dimostrare onestamente il perché. Se questo non succede tu non sei responsabile proprio di niente e quindi è giusto che lasci affogare l'acquirente nel suo brodo se non ti dimostra in che cosa tu saresti responsabile. Sarei d'accordo a rimborsare, quindi, solo quando lui si dimostrasse collaborativo ed onesto nella cosa. Ma siccome mi pare che questo non succeda....... le conseguenze sono ovvie.
in data 25-02-2014 08:01
in data 25-02-2014 19:10
"non tutti sanno che un semplice "prioritaria" si può monitorare"
Potresti parlarci della cosa? Penso che sarebbe interessante.
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Pace e bene a tutti.
in data 25-02-2014 21:03
in data 26-02-2014 09:12
Su questa procedura io avrei qualche dubbio. Innanzi tutto mi pare un pochino empirica, ed in secondo luogo credo che alle poste sia vietatissimo, per questioni di sicurezza e riservatezza, fare delle fotografie. Ma su questo andrebbe accertato perchè non ho informazione diretta. Io ricordo solo un fatto al quale avevo assistitio di un utente che aveva fatto una foto con un cellulare di alcuni fogli esposti nelle bacheche di un ufficio postale e che era stato fermato dai carabinieri per accertamenti. Parrebbe che ci sia un divieto a fare queste cose. Noi che assistevamo eravamo un pochino basiti dalla situazione. Quindi c'è una certa difficoltà a portare avanti tutta la procedura a mio parere. Inoltre le prioritarie sono espressamente definite non tracciabili perché la tracciabilità è una specie di certificazione legale della lavorazione della spedizione e quindi le poste la rifiutano per principio (credo che sia una questione di costi del servizio). Potrebbe essere un metodo piuttosto difficoltoso da utilizzare. Certo, se fosse lecito e facile utilizzare questa procedura si risolverebbero molti problemi, ma credo che negli uffici postali che permettono queste cose, gli operatori stiano rischiando molti richiami da parte della loro azienda.
in data 26-02-2014 10:26
in data 26-02-2014 10:44
E quindi è un metodo un pochino empirico e non prova molto. Inoltre credo che le poste non siano vincolate a darti informazioni di questo tipo anche se si presentasse il caso e quindi rintracciare qualche cosa se non "per conoscenza", non si può fare. Non mi sembra un metodo molto adatto per salvaguardarsi con questo tipo di spedizione. Inoltre, che io sappia, il postino non firma proprio nulla per quello che riguarda la consegna di lettere ordinarie. E mi pare anche ovvio, perché sono tantissime e registrarle tutte è impossibile. Infatti dici anche tu che la registrazione avviene con francobolli direttamente apposti dall'operatore, ma se la lettera è depositata direttamete nella buca delle lettere per la spedizione che si fa? Non registrano proprio nulla. Finisce nel sacco e basta. Queste spedizioni loro le chiamano "massive" ed è per questo motivo che costano meno, ma non offrono nessuna garanzia di controllo e nemmeno di certificazione di consegna. Credo che sia un metodo che non funziona e quindi, una volta di più, si è nelle mani di Dio quando si fanno questo genere di spedizioni. Anche pagare con la postepay non prova nulla perché in primo luogo si tratta di una carta che non è nominativa e poi il pagamento potrebbe essere fatto con la postepay di chiunque. Le poste non chiedono dati del pagatore di un servizio, ma solo quelli di uno che versa denaro. Badaci bene, quando ricarichi la postepay ti chiedono il codice fiscale, ma quando paghi con quella non ti chiedono proprio nulla. L'unica cosa è non usare queste spedizioni ordinarie, anche perché non sono adatte per spedire oggetti ma solo per spedire cartaccia e documenti senza nessun valore reale.
in data 27-02-2014 09:01