Cliente compra, poi dice che non vuole più il prodotto perchè non gli piace

[saurafumi]

Buonasera, vi scrivo quello che mi sta succedendo perchè ha veramente del comico.

Mi sono messa ad aiutare mia sorella nel vendere i costumi da bagno del suo negozio perchè lei non è molto pratica di computer.

Dopo due o tre acquisti andati bene, da una settimana c'è una cliente americana che mi sta tartassando con domande di ogni tipo sui costumi che vendo. Ha fatto due offerte su due costumi, poi ha contestato le spese di spedizione negli States (lei è di New York) dicendo che sono troppo alte, allora mia sorella si è andata ad informare sulla spesa minima per mandarle i costumi.

Dopo aver trovato la giusta spedizione alla spesa minima, adesso, dopo che le due aste sono scadute, io le ho mandato la fattura unica con le spese aggiornate, ma lei non mi vuole pagare un costume perchè dice che ha visto il retro del bikini su un sito e che non le piace, quindi non lo vuole pagare.

Ma dico io, poteva aspettare prima di fare l'offerta, o no? Prima fa l'offerta, e poi non vuole pagare perchè dice che non le piace. ma vi sembra giusto? Io le ho detto che se non mi paga rimetto tutto in vendita e apro una contestazione a suo carico con ebay.

Posso farlo?

Grazie a chi risponderà.

Saura

[moriadellevacche]

Posso farlo?

Aprire una controversia?  Certo che puoi, ma forse un approccio più accondiscendente non guasterebbe, concordate un annullamento e tutti vissero felici e contenti.

Vendere per conto di tua sorella la merce del SUO negozio? Certamente NO, non solo perchè dall'approccio che usi si evince che il commercio non fa per te, ma più che altro perchè commerciare è una attività soggetta a norme e regole, come privato non puoi vendere qui esattamente come non potresti aprire un negozio su strada o gestire una bancarella al mercato della tua città.

Tua sorella avrà certamente un commercialista pagato per assisterla, saprà spiegarvi lui meglio di me perchè ciò che state facendo è profondamente irregolare e rischioso in termini di possibili multe da pagare.

Se proprio vuoi aiutarla dille di farsi un SUO account professionale, di adempiere a tutti gli obblighi di legge necessari, solo dopo potrai aiutarla (pro bono o con regolare contratto di collaborazione questa è una cosa che dovrete valutare voi) a gestirlo.

Ciao

[saurafumi]

Io non sarò tagliata per il commercio, ma la signora in questione mi ha mandato la bellezza di quindici (15) messaggi. Prima non le andavano bene le spese di spedizione (6 euro). Da notare che è una signora che vive a New York, quindi non decisamente dietro l'angolo. Sono dovuta andare due volte in posta e fare varie ricerche su internet per trovare la spedizione che costasse meno, e l'ho trovata, 4 euro, ovviamente tutto a suo rischio e pericolo.

Oltretutto, in questi 15 messaggi mi ha fatto un sacco di domande che, se avesse letto l'asta prima di fare l'offerta, avrebbe potuto evitare di fare, tipo se il costume è nuovo, se ha il cartellino, ecc. E soprattutto, tutti questi messaggi sono arrivati DOPO che lei ha fatto l'offerta.

Ora, io, quando cerco qualcosa, prima mi informo, poi se tutto va bene, faccio l'offerta. La signora in questione non può fare un'offerta, oltretutto da oltreoceano, e poi cominciare a tartassarmi perchè o non vanno bene le spese di spedizione, o non va bene la taglia, o non va bene il costume, o non va bene qualcos'altro. Il buon senso mi dice che tutte queste cose andrebbero chieste PRIMA di schiacciare il tastino magico dell'offerta, o no?

[ok.business]

Ciao, innanzitutto vorrei ribattere all'affermazione che piu' mi ha colpito:

"il tutto a suo rischio e pericolo", mi spiace ma se si perde il rischio e pericolo e' il tuo in quanto se paga con paypal e non puoi fornire un numero di tracking, se l'acquirente contesta l'oggetto non ricevuto tu perdi di sicuro la controversia, non ci sono santi che tengono (anche se ipoteticamente la riceve e apre controverisa lo stesso).

Purtroppo (o per fortuna) il mondo e' bello perche' e' vario e cio' che e' logico per te non lo e' per qualcun altro... per avere a che fare con i clienti bisogna avere tanta tanta tanta pazienza.

ps.: se proprio vuoi continuare le vendite in questo modo ti consiglio di far emettere fattura a tua sorella per ogni costume venduto, facendo riferimento all'oggetto ebay in modo da parare un tantino l'irregolarità delle vendite a nome tuo.

[moriadellevacche]

Io non sarò tagliata per il commercio, ma la signora in questione mi ha mandato la bellezza di quindici (15) messaggi. Prima non le andavano bene le spese di spedizione (6 euro). Da notare che è una signora che vive a New York, quindi non decisamente dietro l'angolo. Sono dovuta andare due volte in posta e fare varie ricerche su internet per trovare la spedizione che costasse meno, e l'ho trovata, 4 euro, ovviamente tutto a suo rischio e pericolo.

Oltretutto, in questi 15 messaggi mi ha fatto un sacco di domande che, se avesse letto l'asta prima di fare l'offerta, avrebbe potuto evitare di fare, tipo se il costume è nuovo, se ha il cartellino, ecc. E soprattutto, tutti questi messaggi sono arrivati DOPO che lei ha fatto l'offerta.

Ora, io, quando cerco qualcosa, prima mi informo, poi se tutto va bene, faccio l'offerta. La signora in questione non può fare un'offerta, oltretutto da oltreoceano, e poi cominciare a tartassarmi perchè o non vanno bene le spese di spedizione, o non va bene la taglia, o non va bene il costume, o non va bene qualcos'altro. Il buon senso mi dice che tutte queste cose andrebbero chieste PRIMA di schiacciare il tastino magico dell'offerta, o no?

Tutta la tua risposta non fa che confermare il mio assunto iniziale ("perchè dall'approccio che usi si evince che il commercio non fa per te"), senza offesa ovviamente anche perchè io  ad esempio non posso fare l'astronauta, il veterinario, il carpentiere, il giocatore di curling, il pusher ed alcune altre migliaia di attività professionali o sportive, non tutti siamo fatti per tutto.

Ciao

[san-franco]

E' tagliata moria, è tagliata eccome! 

Anzi è più giuso dire che sono tagliate, lei e sua sorella. Molto tagliate.

Tutte belle vendite in nero, in completo regime di evasione fiscale

Più tagliate di così. 

[saurafumi]

Ma scusate, se è il cliente che vuole la spedizione minima per spendere meno soldi possibile, cosa ci posso fare io? La devo obbligare a pagare di più? E se lei non vuole? Fa l'offerta, e poi non vuole le spese di spedizione che sono segnate. Non poteva chiederlo prima?

Sempre il solito discorso.

[saurafumi]

san-franco, mia sorella mette lo scontrino della vendita. Chi dice che è nero? Chi dice che è evasione fiscale? Io le dò solo una mano perchè lei è negata col pc.

[saurafumi]

Ah, scusate, ho letto solo ora tutto.

[ok.business]

Se lei non vuole e non paga apri controversia per oggetto non pagato. Ma ti immagini se avessi centinaia di oggetti in vendita e ogni giorno dovessi avere questo tipo di richieste?

Tu pubblichi le tue inserzioni cercando di trovare il miglior rapporto qualità prezzo per effettuare le spedizioni (sempre tracciabili per vostra tutela, a paypal non importa nulla che tu voglia far risparmiare il compratore, se il cliente apre controversia per oggetto non ricevuto e non hai il numero di tracking perdi la contestazione e basta....).

Quando il cliente compra implicitamente accetta anche le spese di spedizione, punto. Se successivamente ha da ridire gentilemente gli fai capire che tu sei organizzata cosi e che altri metodi non ci sono, eventualmente gli proponi di annullare la transazione se a te sta bene.

Per quanto riguarda la questione fiscale puoi risolvere semplicemente aprendo un account a nome di tua sorella, poco importa se non la registri come venditore professionale, l'importante e' che esponi il numero di partita iva nelle inserzioni (che e' un dato obbligatorio nelle vendite online) dato che non apparirà nella casella apposita prevista da ebay appunto per i venditori professionali.

Buona domenica, Francesca