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Intendevi dire: 

LIMITE DI VENDITA

Salve. 

 

Sono nuovo sia qui sul forum che come venditore.

 

vendo solo in una categoria di oggetti.

 

Ho dei problemi con delle vendite da diversi mesi ormai. 

Ho iniziato a vendere ad ottobre 2016, qui i primi problemi legati ai limiti di vendita, i famosi 90 giorni di attesa dalla prima vendita.

 

questi 90 giorni mi limitano nella vendita mensile, in quanto non posso inserire più di un tot. Di oggetti, superato il tot di oggetti ho il blocco, per rimuoverlo devo attendere 30 giorni.

 

allora mi armo di pazienza, pensando che questi 90 giorni (3 mesi) finiscano a gennaio.

 

nel frattempo ogni 30 giorni inserisco in piccole quantità i miei oggetti, quindi ho delle vendite nei mesi di ottobre- dicembre- febbraio.

 

passati questi mesi ero convinto che il famoso limite dei 90 giorni fosse finito, invece eccolo che si ripresenta come al solito.

scrivo ad ebay per avere più informazioni, mi citano le loro regole (che avevo già letto più volte) dopo vari solleciti e contatti con il centro asseistenza, vengo sbloccato a febbraio.

a marzo riprovo ad inserire degli oggetti visto che dopo i 90 giorni le inserzioni erano finite, ma ecco che si ripresenta il blocco, contatto il centro assistenza, levano il blocco e va avanti così ogni mese fino ad oggi.

 

quindi da febbraio a giugno, ho venduto degli oggetti.

 

10 giorni fa provo ad inserire nuove quantità, ma vengo bloccato e devo attendere 30 giorni.

finita l'inserzione provo a mettere in vendita nuovamente l'oggetto ma niente, devo attendere.

 

allora scrivo nuovamente al centro assistenza spiegando il tutto, questa volta in risposta ricevo una telefonata, ben 58 minuti di conversazione in cui non riesco a capire come è possibile che ho ancora questo limite di 90 giorni, in quanto negli ultimi 5 mesi ho sempre venduto. 

 

Volevo sapere se qualcuno riesce a fare più chiarezza su questa cosa, o se magari vi è capitato anche a voi.

 

Mi scuso per eventuali errori o per la lunghezza del testo, ma spero di esser stato chiaro.

 

saluti e grazie a chi mi risponderà

 

 

Messaggio 1 di 36
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35 RISPOSTE 35

LIMITE DI VENDITA

Le registrazioni dei marchi a livello internazionale non si fanno all'ufficio brevetti ma presso un'organismo internazionale che ha sede proprio a Ginevra. Solo per le registrazioni italiane si va alla camera di commercio e valgono solo per l'Italia anche se la formula di tutela è analoga. Possono fartela anche a livello internazionale, ma in quel caso stanno agendo per conto dell'agenzia internazionale.

 

Non è necessario fare una registrazione in ogni stato del mondo perché ne basta una sola e si chiama "registrazione internazionale". Non costa affatto un occhio della testa ma una banale tassa che una società che faccia una registrazione internazionale ed abbia interessi nel mondo, può tranquillamente valutare come quasi trascurabile perché è molto lontana dai mille euro e le categorie aggiuntive costano poco più di 300 euro.

 

I marchi vengono registrati, anche in Italia, per classe di utilizzo commerciale il ché significa che vengono registrati in base all'uso che ne viene fatto, e quindi, se viene registrato un merchio per chi vende cellulari ed accessori per cellulari, tu in quel contesto non  puoi usare né logo, né parola, nè disegni, né citazioni, perché in quel contesto è tutelato.

L'ammissibilità del marchio viene valutata dall'organo registrante e se passa e viene accettata il marchio è registrato ed il titolare è colui che registra.

 

Per cui, se la Apple, che in Italia non significa proprio un bel niente e non ha alcun uso comune se non quello della fama stessa del marchio, registra il suo marchio (che non è un logo banale ma un "brand", giusto per dire in termine tecnico di cosa si parla) con una registrazione internazionale che comprenda la categoria della vendita di cellulari ed accessori, tu né parola né logo e nemmeno citazione di questo marchio puoi utilizzare per vendere cellulari od accessori che la comprendano se non sei autorizzato da loro.

 

Quindi è inutile cercare il bizantinismo della "parola comune" o di altre sciocchezze simili come la responsabilità del "controllo" del detentore del marchio. Chi usa questo brand illecitamente compie un reato, viola il copyright internazionale ed è passibile di multa e di altre conseguenze ed a questo serve la registrazione.

 

Poi non parliamo della proprietà intellettuale e del suo sfruttamento commerciale che esula del tutto dalle registrazioni, che sono semplici formule di tutela ma che non significano affatto che tu non ne sia padrone o dententore della proprietà intellettuale se non sei registrato, che è un altro campo particolare ma che pare proprio che a te sia del tutto oscuro.

 

Il problema è che tu parli di cose che non sai, le dici pubblicamente come se fossero profonde verità e non ti preoccupi affatto né di verificare se quello che dici corrisponda al vero e nemmeno di vedere se diffondendo in forum di alta consultazione queste cose possano fare danno o meno.

 

E non ti sfiora nemmeno la mente che di queste cose ci possano essere persone che ne hanno fatto merstiere e che abbiano una esperienza un pochino, per non dire molto, più ampia di quella embrionale che puoi avere tu. Ed il sunto è proprio questo qui di tutte le affermazioni che hai fatto qui, ma anche in tanti altri messaggi del tutto strampalati.

Messaggio 31 di 36
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LIMITE DI VENDITA

E allora prova a registrare il il marchio  : 

 

pera, cielo , terra, fico, caco ,

 

il termine non puo' essere di uso comune,  non deve essere gia registrato ,

 

e DEVE ESSERE UNIVOCO .

 

Prova a registrare un termine comune e fammi vedere come si fa .

 

Altra cosa e' il logo .

 

A mio avviso il termine APPLE e' di pubblico dominio, e puo essere usato da tutti .

Messaggio 32 di 36
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LIMITE DI VENDITA

Persistere nella ciancia per arrampicarsi meglio nello specchio? Il concetto di "uso comune" non lo valuti TU ma un organo di registrazione dei brand! Se "APPLE" esiste come marchio registrato, e che esista è un semplice fatto, significa che l'uso comune nel suo settore commerciale non viene riconosciuto, che il contesto delle categorie commerciali è perfettamente individuabile e che la tutela e la registrazione si possono fare.

 

E giusto perché altri sappiano, perché il tuo insistere mi fa capire che con te c'è poca speranza, tu il marchio "caco" per vendere pantaloni lo puoi tranquillamente registrare e non esiste "uso comune" che tenga. 

 

Non è "l'uso comune" della parola che conta ma "l'uso commerciale" che ne fai. Il termine non può essere utlizzato in una categoria commerciale solo se l'uso è "comune" in quella categoria di utilizzo e non in assoluto. 

 

Non si può registrare una parola come "uovo" se poi il termine commerciale di vendita è proprio l'uovo, ma lo puoi utilizzare per altre categorie di vendita che con l'uovo non abbiano nulla a che fare. E' questo il concetto di "uso comune" ed ecco perché diventa registrabile. Altrimenti il ristorante vicino a casa mia che si chiama "il cielo", il suo marchio di uso comune secondo quello che pensi tu, non lo avrebbe mai potuto registrare.

 

Queste non sono cose che abbiano a che fare con le opinioni, ma con precise leggi e norme ed è per quello che le si deve conoscere bene. Per non fare errori o castronerie basate sul "si dice" o sul "si crede", che poi possano avere conseguenze gravi attivando, per esempio, vendite illegali su Ebay.

Messaggio 33 di 36
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LIMITE DI VENDITA

il ristorante il cielo, non e' un marchio REGISTRATO .

 

Questi sono esempi di marchi registrati :

 

pera® , caco® , fico® . 

 

Sei pregato di risopondere cin ESEMPI CONCRETI , E RISCONTRABILI,

 

SE CI TIENI A ESSERE CREDIBILE .

 

CHI SONO I PROPRIETARI DI QUESTI 3 MARCHI ?? CHI SONO L;E AZIENDE ???

 

Glu usa .... non sono l'europa ... nessuno puo usare e IMPADRONIRSI di termini COMUNI .

 

La legge non e' opinabile o/e discutibile !!!

Messaggio 34 di 36
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LIMITE DI VENDITA

Ma è ovvio che è un marchio registrato. L'esempio concreto lo stai masticando da giorni "Apple" è un esempio concreto e ce ne sono a tonnellate.

Ne vuoi un'altro? "La Perugina" che cosa è una fabbrica di dolciumi od una ridente abitante di Perugia? E la fabbrica "Sapori" di Siena che fa, gradevoli torroncini o monopolizza pericolosamente la parola di uso comune in modo che nessuno possa più citare il termine "sapori" da altre parti?

 

E lo stesso "Ferrari"? Chi arriva prima, quello che vende macchine o quello che vende liquori? E può quello che vende liquori mettersi a fabbricare macchine con lo stesso marchio e viceversa quello che vende macchine fare dei liquori e cosa possibile? E perchè esistono entrambi contemporaneamente?

Guarda un pochino quanti esempi concreti esistono e basta solo pensarci un pochino......

 

Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire. 

 

Messaggio 35 di 36
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LIMITE DI VENDITA

Sapori 1832 ,

 

La perugina. 

 

non registri SAPORI o PERUGIA

Messaggio 36 di 36
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