in data 10-05-2013 22:00
penso io...
la materialità, è distrazione alla profondità dell'oltre. Taluni, smarriti, non troveranno più la via per far ogni tanto, rientro alla propria dimora
gli uomini, le genti della terra, sono zombie al contrario:
vivi morti, che camminano.
perchè privi a possibilità contraria al destino universale, già prestabilito.
Questa, è epoca dove qualsiasi possibile frangente interiore, che non attiene al tangibile, è oramai sentimento blando. E' tempo, di sciagurati Tommasi alchimisti. l'immagine del cielo, un tempo depositario e custode, a cui si affidavano desideri,l e ambizioni alla comprensione e luogo in cui vivere realmente da vivi: oggi, misero ammasso di materia plumbea senza pensiero, sulle teste di zombie. E' epoca di ricchezza di sentimenti...Anche l'amore! si può smontarlo, sostituirlo come si fa con pezzi di ricambio, abbondante da reperire. Pare nasca sugli alberi in invitanti frutti succosi, non occorre preservarlo. Si potrebbe coltivarlo nell'orto, un'agrumeto d'amore, una piantagione intera, così, all'occorrenza...
si può farne anche vere scorpacciate, tanto poi, si digerisce ed evacua dallo sfintere, in appositi raccoglitori di scorie d'amore da sotterrare nelle profondità della martoriata madre terra, irreversibilmente innamorata della sua prole.... dopo, meglio mettersi a dieta per un poco di tempo, fino al prossimo frutto d'amore.
Il pensiero, quello senza mezzo di propulsione comprensibile, tanto, pare dietro il cervello vi sia un'altra componente a sè stante e profonda, eterea, fuori dal cranio; esso, è assolutamente immortale.
E' l'anomalia spirituale alle matematiche, retoriche, religioni, geometrie.....di chi ama una volta sola, o forse mai, nell'intera sua vita, tanto l'amore è raro. di chi è amico per sempre, sopra qualsiasi evento anche negativo...
ohh cristo! Quanta scempiaggine, ignoranza meccanizzata, nemmeno degna come quella genuina di genti vive. Tempi d'abbondanza e di orge dell'anime in sagome di materia, anime di cartone ritagliato a misura, da gretti sarti.
Chi alla mattina, al risveglio di un bellissimo sogno capisce essere vivo, piange! perchè era solo uno stupendo sogno...
Egli,vivrà allora nel cielo per sempre
penso io.....
Ciao
in data 11-05-2013 22:47
SONORUSLANDIA ( di versussonorus)
Sonoruslandia
all'ombra dei portici di pietra lavica della via del centro:battenti di legno di noce
sfilati dai cardini, in fila ai lati le entrate delle botteghe dei mastri artigiani.
L'osteria, il forno, il sarto, l'orologiaio, il ciabattino, la drogheria..........
la selvaggina appesa davanti la macelleria.
attraverso le vie respiratorie, passando per il naso e le labbra socchiuse, antiche spezie irrorano i polmoni.
Alchimie, mescolanza di fragranze: miele, bergamotto, cannella, eucalipto, noce moscata, zafferano, finocchietto, rosa canina, aglio selvatico e peperoncino imbevono l'aria.
Occhi sorpresi di bimbi in calzoncini corti cuciti dalle loro mamme, fermi ad osservar faville staccarsi dalla mola a pedali del carretto dell'arrotino. l'aggiustaombrelli, decoratori, crete argille e torni, polvere d'ocra e terra di siena bruciata, fiori, erbe........
E' l'ora di punta:
la gente non crea un via vai è non vi sono molte direzioni da scegliere.
Le persone camminano con tutta calma assaporando il palpitare vitale dell'intero paese di cui sono parte integrante.
Ciò che è essenziale o solo letizia, pare stia tutto inglobato nel ridotto spazio dei portici, la via centrale e la piazza.
Si soffermano a gruppetti; chi narra, chi parla del tempo che farà al domani, chi mani in tasca fischietta, chi canticchia motivetti, chi saggia la consistenza della frutta e verdura tastandola con le mani.
In questo paese custodito dallo sguardo disattento di iddio, non esiste il danaro.
Nessuno fa niente per sè, è' una logica sconosciuta, o tendenza istintiva debellata.
Fuori dai portici, alla fine della via dove il selciato di ciotoli termina e comincia la salita a gradini di mattoni: il giovane violinista dai capelli lunghi scarmigliati e scalzo. Pantaloni marroni a mezzo polpaccio, camicia a motivi floreali; saltella ad ogni apice delle sue evoluzioni di biscrome che si staccano dalle corde martoriate, violentate dal su e giu frenetico dell'archetto, per placarsi a tratti in amene romanze e dopo inalzarsi nuovamente in virtuosismi. Attraverso gli occhi socchiusi, lo sguardo poco prima rapito da calme dimensioni di placidi laghi, fonti d'acqua della serenità: si riaccende nuovamente di luce irriverente, velenosa come frangenti che sferzano alte scogliere, tuoni di mare a sgretolare la terra che vorrebbe contenerlo.
a metà della salita che porta alla piazza, ai due lati: i suonatori di liuto: Unisoni e contrappunti come versi sonori d'amore di corde animali pizzicate da agili dita.
Sopra la salita, Sullo sterrato della piazza a ridosso della biblioteca; i tarantellari.
danze in cerchio e femminielli, castagnole e tamburelli, chitarre battenti e canti.
al centro della piazza: i saltimbanco, il teatrino.
Dolci, caldarroste, focacce, spiedi e mescita di vino.
E quasi buio, tra non molto, tutti lasceranno la via e la piazza.
Rientreranno nelle loro dimore; solo alcuni, sceglieranno di recarsi all'osteria che resta aperta fino a notte fonda.
Attraverso i vetri, unico punto di luce gialla palpitante nel buio pesto sotto gli antichi portici.
Intanto, nelle case accenderanno le lampade ad olio, parleranno della giornata appena trascorsa, berranno liquore alla liquìrizia seduti a tavola mentre i bambini intingono fette di pane raffermo nel latte caldo.
Parleranno dei progetti per il domani, inventeranno fiabe nuove per i figli più piccoli.
I nonni, racconteranno di un mondo reale e lontano, molto diverso da questo, ai nipoti più grandi.
Quando tutti avranno preso sonno, i genitori soffieranno sulle fiammelle e nel buio, con le coperte tirate fino sopra la testa, si stringeranno come fosse la prima volta
Fine
in data 01-12-2013 11:36
il dicembre scorso, l'avete scampata....
in data 06-12-2013 19:58
in data
06-12-2013
21:10
- data ultima modifica
10-12-2013
11:29
autore
kh-laura
Che porcheria, ho scritto?....un'aborto!... a parte errori, di quelli non mi curo, e lettere a capocchia, per troppa frenesia sui tasti, che non essendo quelli della chitarra, generano anche cose involontarie.. ....fa schfo!...uno scritto balbuziente ed orrendo. Lo so da me...non serve mi si dica
vabè...succede..eppure avevo un'idea grandiosa...! si può cancellare?...fa pena.. mi disturba più del disturbo che spesso mi generano scritti altrui, ma che sono proprietà degli autori liberi di scrivere cosa vogliono...
.moderatori potreste cancellare sta schifezza?...grazie
Riccardo
in data 20-12-2013 22:31
Cipralex 25 gocce ogni mattina, la domenica 50.
Alprazolam 0,25 a necessità, ma senza superare le trentaquattro pastiglie al dì.
Alcolici proibiti se non per immersione.
Fissare per almeno tre quarti d'ora ogni giorno scene edificanti, trittici bizantini mechitaristi e panorami campestri.
Se non passa porsi sotto il campanone un secondo prima del mezzogiorno ed ascoltare attentamente i dodici rintocchi, questa volta però .......stando attenti al batacchio.
Auguri.
in data 21-12-2013 01:40
"Porsi sotto il campanone.."et omissis...ciao Okomis,sto ancora ridendo:cabarettista mechitarista!Rido di vero gusto per questa tua,o Terra Ballerina,tanto il mio dovere l'ho fatto:IMU salata,molto,Tares ecc E vabbè,complice anche un YRNM,bianco ottimo Siciliano.Se la SV si degnasse di buttare un occhio a Postiamo le foto...
in data 21-12-2013 17:54
Non avete rispetto dei defunti...
nickinallestimento...oh già, che sciagura, quale perdita incolmabile...
non avete rispetto..... non avete rispetto, non avete.. avete
Potrei io qui, scrivere al suo posto, come egli avrebbe potuto scrivere.
a preservazione della considerazione del sacro fuoco, tra profani da pressare a dimensione prona.
a questo, scaldar gli esangui palmi delle mani vostre e dita cianotiche di piedi d'alluci valvi.
Che cos'è un'atomica!? Nulla di prodigioso..nulla che gia non esisteva all'allalba del mondo!
che cosa è un'atomica, se non trilioni di rozze clave e mascelle d'asino compresse in un'involucro.
Come l'ignoranza atavica del povero defunto, apoteosi universale di trilioni di domande intrappolate
nelle molecole di una sottile asta d'acciaio, fin sulla punta di fioretto.
Pare un'arma sì, raffinata all'aspetto ma che racchiude la reale sostanza ignorante che la compone.
Con questa, inflilzarti come pollo allo spiedo, fellone! Mentre in difesa, fenderesti l'aria a vuoto, con la pesante zappa. Dall'aspetto si potente, ma senza endocarpo o qualsivoglia nocciolo, nucleo ardente.
Potrei io qui, sì, far ciò, a preservazione di chi accendeva effimeri zolfanelli...
idee!
Certo, assurdità incomprensibili.
quelle che si crede escludere, non dargli peso, alcun riconoscimento.
Ma che inconsapevolmente vengono stivate in un qualche meadro sconosciuto della mente, ove mai scandaglio alcuno raggiunse il fondo.
La mente che non è gestibile perchè la mente non sta al comando della mente se è gia essa la mente,
che paradosso!
Ed un bel giorno, senza un motivo apparente, come fiammiferi, si accendono in piccole fiammelle
che durano il tempo della lunghezza del bastoncino di uno zolfanello che arde.
senza sappiate dove li avete avuti.
Vi avrebbe rimpilzati di scatolette intere di fiammiferi.
"bastaaaaaaaaa... non ne possiamo più, non dobbiamo incendiare niente..non siamo piromani...bastaaaaaaa....fatelo fuori, dategli fuoco...al rogo al rogo"
Snif...snif...ingrati!...
Scatolette intere di zolfanelli, anche quelli antivento, forse, ma è stato ucciso!
non avete rispetto, non avete...avete... ahahahahah
Ciao simpaticoni e Buone feste!
Riccardo
in data 25-12-2013 13:00
AUGURI ANCHE A ME
in data 30-12-2013 19:22
mmm
scanso equivoci,,,,,non è una vignetta di quel nullafacente, di vauro...che mi fa ribrezzo!
ma opera di'artista; e non vi dico nemmeno il nome!