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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

approdare qua è stato come raggiungere heimat , la terra natia. dopo la traversata di un deserto dove i compagni di viaggio svanivano inghiottiti dal ghibli, un oasi. un locale. lo gestisce una eterea creatura dal susohiki con connessione a banda larga. in un angolo della veranda seduto davanti a una spremuta di carote il mio amico. dopo aver comunicato solo per lettera, ho l'occasione di parlargli ancora. mi siedo. sono giunto.
ed ho una certezza: i compagni che ho lasciato non si sono persi tra la sabbia, stanno percorrendo altre strade e un giorno ci ritroveremo.... al bar sport al roxy bar o al tibetan blue.

^^^^^^^
queste il vissuto dell'altro giorno.
poi leggo un post di 7ghiri che parla di bar e ordina da bere.
è stato un lampo.
^^^^^^^

a volte per andare al bar passo davanti ad un locale in disarmo il Cuckoo's Nest, ritrovo un tempo alla moda, rovinato dalla mancanza di garbo del personale e dalla superbia e l'esosità dell'imprenditore. La tenutaria, anna karenina passa le giornate confabulando con se stessa e sporadicamente accoglie la fugace presenza di avventori in cerca delle vecchie glorie che animavano il luogo. a volte sono tentato di entrare a pavoneggiarmi un poco, ma la vita è breve e il tempo poco. ____




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Messaggio 1 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

ale_intonso
Utente della Community
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aspetta e spera
BRUTTO GHIRO
:^O
torna su FESSBOCK
li li trovi tutti
i tuoi compari
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bannare i tonsi porta jella ... meditate e se siete ancora vivi PENTITEVI
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Messaggio 8991 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

xcollezrrn
Utente della Community
A Turate aperto lo sportello per spie anti «clandestini»
Il sindaco di un piccolo paese del comasco invita i cittadini a denunciare gli stranieri sospetti
Le spie disorientate di mezza Lombardia da oggi hanno il loro sportello di riferimento, apre solo il giovedì pomeriggio, dalle 12,30 alle 15,30. Basta andare a Turate, 9 mila anime perse in provincia di Como, e mettersi in fila davanti all'ufficio delazioni appositamente allestito dal sindaco leghista Leonardo Ambrogio Carioni, che prende lo stipendio anche da presidente della Provincia di Como.

Problemi con gli stranieri? No, dice il sindaco, anzi, «circa il 10% dei nostri abitanti, 800 persone almeno, sono stranieri regolari». Ma siccome a Turate ci sono solo tre vigili urbani, Carioni ha pensato di farsi aiutare dalla popolazione per scovare i «clandestini». Si accettano segnalazioni firmate, o «in forma riservata» (si sa che ci sono spie un po' vigliacchette...). Di razzismo il sindaco leghista non vuol sentir parlare, lui ha due dipendenti stranieri nella sua fabbrichetta!
Il nuovo sportello «ideato» dalla blindatissima giunta di Palazzo Pollini - un blocco granitico della Lega nord e solo due colleghi del centro destra - servirebbe per «invitare, senza razzismi, i cittadini ad autotutelarsi».

Ammettiamolo, siamo un passo avanti - o molto indietro - rispetto alle ruspanti ronde padane che di tanto in tanto vengono fatte passeggiare nei paesini per guadagnarsi gli «onori» delle cronache. Una volta, una settantina di anni fa, le spie che spiavano erano a libro paga del regime fascista, ma forse non è il caso di scomodare la storia per raccontare questa ennesima boutade razzista di stampo leghista. Sono disarmanti le dichiarazioni che il sindaco ha rilasciato a la Repubblica, un misto di inconsapevolezza e bonarietà che, se possibile, fanno ancora più impressione.

Lui si dipinge non come una razzista, ma come una brava persona. Il problema è che, forse, ci crede davvero. «Serve anche - spiega - per impedire il fenomeno degli affitti in nero, con proprietari che chiedono canoni altissimi e gli irregolari che per pagare dormono in dieci in due stanze. In qualche modo serve anche alle persone non in regola, per far capire loro la necessità di entrare in un percorso di legalità». Capito il ragionamento? Leonardo Ambrogio Carioni invita i suoi cittadini a denunciare gli stranieri senza permesso di soggiorno per combattere la piaga degli affitti in nero, e per invitarli a diventare regolari, magari non prima di aver trascorso due mesi a meditare in un centro di detenzione.

Uno potrebbe pensare che Turate sia un pericoloso centro urbano dove domina il crimine, invece no. Lo ammette il sindaco stesso, «ci sono anche qui dei furti, non voglio dire che siano i clandestini...». Non lo sfiora nemmeno il dubbio che la sua iniziativa potrebbe scatenare reazioni poco piacevoli, perché lui sa che i suoi cittadini sono buoni: «Ho fiducia in loro». Saranno spie con i guanti di velluto.

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Messaggio 8992 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

ludo7575
Utente della Community
A tutte le persone che combattono per le loro idee,
che non smettono mai di smascherare il falso.
Che non accettano:
l'intolleranza, il razzismo, l'ingiustizia,la superficialità, l'ipocrisia, la prevaricazione,
i ricatti.
Che soffrono sulla propria pelle:
l'emarginazione,la solitudine, l'incomprensione, le torture psicologiche, la persecuzione, l'inganno e la derisione collettiva.
Che si smarriscono in questo labirinto di confusione mediatica e manipolazione tecnologica ma che continuano nonostante tutto a percorrere la propria strada dovunque porti comunque vada.

Per tutti loro io continuerò a cantare le mie canzoni
anche quando sarò portato da eretico sul rogo. - - -
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SE io do un Euro a te e tu dai un Euro a me, nessuno di noi ha guadagnato.
Se tu dai un’idea a me e io do un’idea a te, entrambi guadagnamo qualcosa.
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SE io do un Euro a te e tu dai un Euro a me, nessuno di noi ha guadagnato.
Se tu dai un’idea a me e io do un’idea a te, entrambi guadagnamo qualcosa.
Messaggio 8993 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

sm81bis
Utente della Community
Se abitassi a Turate rivoterei per il suo sindaco.
La clandestinità è un reato e il cittadino consapevole è tenuto, a norma di legge, a segnalare alle autorità competenti ogni reato di cui venisse a conoscenza.
Chiamala pure spiata, se vuoi, ma se non la fai sei complice.





Messaggio 8994 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

muggineblu
Utente della Community
forse anche chi all'epoca denunciava gli ebrei si giustificava così... .
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"essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare" (P.Neruda)
Messaggio 8995 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

sm81bis
Utente della Community
All'epoca non c'ero e quindi non lo so.
Forse mi sarebbe stato difficile denunciare mia moglie che è ebrea, ma un pensierino sulla suocera...





Messaggio 8996 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

xcollezrrn
Utente della Community
Beh, nessuno di noi c'era...stai a vedere che ha ragione Williamson?
Comunque, per tornare al tema attuale, ritengo che non sia vero che non cambia nulla:

I medici e i clandestini

Dunque, i medici «potranno» o «dovranno» denunciare i clandestini che avranno bisogno delle loro cure? Non c' è dubbio che, se si legge soltanto la norma che cancella il divieto per i medici di segnalare la presenza di irregolari, la denuncia non è un obbligo. E' soltanto una possibilità: il medico potrà comportarsi secondo coscienza. Ma conviene ascoltare, con molta attenzione, i senatori della Lega che questa barbarica legge hanno pensato, scritto e imposto. Gli uomini del Carroccio non nascondono le loro intenzioni. Se sollecitati, le svelano in pubblico (come è accaduto a Otto e mezzo condotto da Gruber e Guiglia). Che cosa dicono? Spiegano che la norma per i medici va letta ricordando che «l' ingresso e il soggiorno illegale nel territorio dello Stato» è diventato un reato procedibile d' ufficio (art. 19 delle nuove leggi sulla sicurezza). E dunque impone dei precisi comportamenti al pubblico ufficiale, come deve essere considerato un medico che assolve a un pubblico servizio. E' un comportamento previsto dal codice penale: un incaricato di pubblico servizio che, «nell' esercizio o a causa del servizio» ha notizia di un reato deve denunciarlo «all' Autorità giudiziaria o a un' altra Autorità che a quella abbia l' obbligo di riferire». Se «omette o ritarda la denuncia» sarà punito (art. 362, codice penale). Ieri, era fatto divieto esplicito di denuncia ai medici. Oggi, caduta furbescamente questa norma, bisogna chiudere gli occhi per non vedere che cosa accadrà se la legge xenofoba dovesse essere approvata anche alla Camera. E' vero, in Puglia come in larga parte del Paese non si muoverà una paglia. I medici non denunceranno gli irregolari malati, nessuna autorità lo pretenderà. Alla Lega non importa un fico secco di quel che accadrà «in Italia». Alla Lega interessa soltanto quel che accade nel territorio che il Carroccio si ostina a definire «la Padania». Interessa soltanto la potenzialità di una legge che, opportunamente interpretata, consentirà in quelle regioni un controllo dell' immigrazione prossimo all' arbitrio. Il combinato disposto del reato di immigrazione e la fine del divieto di denuncia, infatti consente di trascinare davanti al giudice i medici che non indicheranno alle polizie i "senza visto". Gli uomini della Lega non tacciono che chiederanno ai direttori generali, ai direttori sanitari e amministrativi delle Asl (tutte nomine politiche) di pretendere la segnalazione dei medici: sono l' autorità che, con la polizia e la magistratura, può esigere di essere informata del reato. Anche volendo sottovalutare le sanzioni penali che dovranno affrontare, i camici bianchi che non si adegueranno (facile profezia) non avranno una vita comoda in quelle aziende sanitarie e in comunità fortemente condizionate dalla Lega. E allora i medici «potranno» o «dovranno» denunciare gli irregolari? La risposta più adeguata deve tener conto di un' Italia già pericolosamente divisa e frammentata. In larga parte del Paese "potranno"; nelle regioni padane "dovranno", e i medici saranno costretti non all' obiezione di coscienza, ma alla disobbedienza civile.

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Messaggio 8997 di 9.753
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

muggineblu
Utente della Community
questo ad esempio servirà ad inficiare tutte le battaglie per spiegare alle donne che possono partorire senza fornire generalità... .
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BAR SPORT (il tempo, lo spazio e le affinità elettive)

xcollezrrn
Utente della Community
Beh, rispondo al pipistrello, nessuno di noi c'era...stai a vedere che ha ragione Williamson?

Comunque, per tornare al tema attuale, non sono convinto che non cambierà nulla:

I medici e i clandestini

Dunque, i medici «potranno» o «dovranno» denunciare i clandestini che avranno bisogno delle loro cure? Non c' è dubbio che, se si legge soltanto la norma che cancella il divieto per i medici di segnalare la presenza di irregolari, la denuncia non è un obbligo. E' soltanto una possibilità: il medico potrà comportarsi secondo coscienza. Ma conviene ascoltare, con molta attenzione, i senatori della Lega che questa barbarica legge hanno pensato, scritto e imposto. Gli uomini del Carroccio non nascondono le loro intenzioni. Se sollecitati, le svelano in pubblico (come è accaduto a Otto e mezzo condotto da Gruber e Guiglia). Che cosa dicono? Spiegano che la norma per i medici va letta ricordando che «l' ingresso e il soggiorno illegale nel territorio dello Stato» è diventato un reato procedibile d' ufficio (art. 19 delle nuove leggi sulla sicurezza). E dunque impone dei precisi comportamenti al pubblico ufficiale, come deve essere considerato un medico che assolve a un pubblico servizio. E' un comportamento previsto dal codice penale: un incaricato di pubblico servizio che, «nell' esercizio o a causa del servizio» ha notizia di un reato deve denunciarlo «all' Autorità giudiziaria o a un' altra Autorità che a quella abbia l' obbligo di riferire». Se «omette o ritarda la denuncia» sarà punito (art. 362, codice penale). Ieri, era fatto divieto esplicito di denuncia ai medici. Oggi, caduta furbescamente questa norma, bisogna chiudere gli occhi per non vedere che cosa accadrà se la legge xenofoba dovesse essere approvata anche alla Camera. E' vero, in Puglia come in larga parte del Paese non si muoverà una paglia. I medici non denunceranno gli irregolari malati, nessuna autorità lo pretenderà. Alla Lega non importa un fico secco di quel che accadrà «in Italia». Alla Lega interessa soltanto quel che accade nel territorio che il Carroccio si ostina a definire «la Padania». Interessa soltanto la potenzialità di una legge che, opportunamente interpretata, consentirà in quelle regioni un controllo dell' immigrazione prossimo all' arbitrio. Il combinato disposto del reato di immigrazione e la fine del divieto di denuncia, infatti consente di trascinare davanti al giudice i medici che non indicheranno alle polizie i "senza visto". Gli uomini della Lega non tacciono che chiederanno ai direttori generali, ai direttori sanitari e amministrativi delle Asl (tutte nomine politiche) di pretendere la segnalazione dei medici: sono l' autorità che, con la polizia e la magistratura, può esigere di essere informata del reato. Anche volendo sottovalutare le sanzioni penali che dovranno affrontare, i camici bianchi che non si adegueranno (facile profezia) non avranno una vita comoda in quelle aziende sanitarie e in comunità fortemente condizionate dalla Lega. E allora i medici «potranno» o «dovranno» denunciare gli irregolari? La risposta più adeguata deve tener conto di un' Italia già pericolosamente divisa e frammentata. In larga parte del Paese "potranno"; nelle regioni padane "dovranno", e i medici saranno costretti non all' obiezione di coscienza, ma alla disobbedienza civile.


PS
Ciao Blu

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muggineblu
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:-x
ciao gere. .
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del semplice fatto di respirare" (P.Neruda)
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