Brava Blau a scovare il Chapati e il Dal.
La Cucina Indiana è tra le più grandi del
Mondo, direi con la Cinese e l'Italiana
(i Francesi ci hanno copiati). Dunque, come
tutte le cucine, anzi, come tutte le cose,
ha alti e bassi ed è anche volgarizzata
quando viene data alle masse.
La tradizione millenaria (sopratutto al Nord)
è il pasto che consiste nel Chapati o Roti
(pane non lievitato), i Subji (verdure) e il
Dal (lenticchie). Le lenticchie sono date
assieme al pane gratuitamente. Lo si faceva
fino a poco tempo fa, non so se questa nobile
tradizione resisterà all'avvento della cultura
occidentale.
Questo veniva ritenuto (senza l'apporto della
ricerca scientifica) un pasto equilibrato, con
tutti gli ingredienti fondamentali. In effetti,
è così, anche sulla base della moderna dietetica.
Le proteine, che alcuni ritengono deficitarie
nell'alimentazione vegetariana, sono contenute
nei cereali e nei legumi. C'è una diatriba tra chi
ritiene la proteine della carne (cadaveriche) le più
nobili e chi ritiene di qualità maggiore quelle dei
legumi. Anche se io, personalmente, ritengo che
l'organismo umano possieda capacità di trasformazione
in grado di suppplire ad eventuali mancanze.
Soprattutto qualora queste capacità naturali non
siano assassinate dall'enorme quantità di cibo
che viene ingurgitata in Occidente.
Come ho detto più sopra, il pasto migliore che abbia
mai mangiato in India è stato quello che il domestico
della Maharani di Bikaner ci portò, nel piccolo
ashram dove abitavo con Shanti Devi. Non ci sono
parole per descriverne il delizioso sapore. Me lo
ricordo con un po' di vergogna, perché chiudemmo
fuori dalla porta la nostra cara amica, la cagna
randagia che avevamo chiamato Shiva (anche se è un
nome maschile).
A me, i ristoranti non piacciono. Ci vado il meno
possibile. A me piaceva mangiare in quei posti
lungo le strade, dove si fermavano i lorry.
Non si possono neppure chiamare ristoranti.
Ero per lo più invitato dalla gente, sopratutto
i poveri. Uno dei luoghi dove più ho gradito
mangiare era il Tempio Sick a Old Delhi. Mi
sedevo in fila con i poveri, ci veniva dato
un "vassoio" di foglie intrecciate, poi
passava un omome con barba e turbante a
darci un Chapati con il Dal.
Io penso che i veri sapori siano quelli più
semplici. Il riso integrale con un filo di
Olio di Sesamo è una vera delizia per il
palato.
Immagino le reazioni. Sarebbe un lungo discorso,
ma chi se ne frega.
°
)(
Danza con le Farfalle
Danza con le Farfalle
)(