in data 16-10-2011 13:14
in data 07-08-2012 22:06
Cambio argomento.
Ultimamente su ebay mi sono accaduti due episodi che non mi sono piaciuti. Di uno ho la spiegazine, dell'altro no.
Primo caso:Vedo una inserzione di un libro all'incredibile prezzo di un euro, con spese di spedizione gratis, per di più con corriere espresso. Non sono un ingenuo, ma essendo il pagamento irrisorio e coperto da paypal, ci provo. Pochi minuti dopo la venditrice mi comunica che si è sbagliata, il libro costa 15 €, e mi chiede se sono interessato. le rispondo di no, perchè odio essere preso in giro e che si cerchi di forzarmi la mano. Allora mi chiede di annullare la transazione. Accetto, dopo che mi ha restituito il mio euro, per principio. A questo punto che fa la simpaticona? Mi scrive che, visto che la transazione è andata a buon fine, potremmo scambiarci i feedback!! Le rispondo male: non sono appena caduto dall'albero, e il suo è evidentemente un modo truffaldino per accumulare feedback positivi (ne ha meno di 20) senza in realtà vendere niente. Mi rispsonde tra l'offeso e il contrito, facendo finta di non capire. Il libro è ancora in vendita, adesso costa 20 € e altrettanti per a spedizione. Ma credono che siamo tutti fessi?
Questo invece è il caso che non mi so spiegare: tempo fa vidi una fotobusta anni 60 (un tipo di manifesto cinematografico) in asta con base di € 19,99. Di solito per quel film vengono sui 100, quindi decido di aspettare gli ultimi minuti dell'ultimo giorno per vedere a quanto sarebbe arrivata, perchè sono un collezionista, ma della categoria "poveri":^O. E' ovvio che un pezzo così, a quel prezzo avrebbe attirato praticamente tutti! per problemi di lavoro purtroppo il giorno di fine asta me ne dimentico completamente. La sera però per curiosità vado a vedere a che prezzo è arrivata l'asta. Sorpresa: l'asta è andata deserta, neanche una offerta. Vi assicuro che NON E' POSSIBILE, non a quel prezzo. Conclusione: il venditore la rimette in asta a partire da 79,99, e non so se l'abbia venduta. Voi che ne pensate?
in data 09-08-2012 22:39
:^O ... comunque quelli poveri sono i migliori collezionisti, passione vera..
Be' per la prima transazione direi che la tipa e' da segnalare.
Per la seconda invece, dovresti vedere qualche campanello d'allarme del tipo , venditore novello, feedback "strani" o pochi ecc. vemditore cinese :^O
Oppure, magari e' tutto in regola, ma essendo basso il costo non ci si fida :solo perche' non ci si puo' credere :^O
Una volta c'era una guida playstation a poco , ricordo che feci l'offerta e siccome fui l'unica, il venditore tolse l'asta perche' non voleva rimetterci visto che mancava poco e nessuno interveniva. Mi sono arrabbiata come una scimmia. Ma non ho potuto fare nulla.
in data 14-08-2012 02:18
Faaaaaaaaaaaa' tu mi dicesti che all'ospedale diedero a un paziente il metodo di Bella, e non funziono'. Ma se vogliono ingannare per non far credere che il metodo funzioni basta che danno medicina scaduta o apetra e riaperta e riaperta. o messa alla luce o altro che viene spiegato qui.
http://www.youtube.com/watch?v=bwbtJsZFosc&feature=related
in data 14-08-2012 02:21
FINE DELL'INQUISIZIONE PER IL METODO DI BELLA?
" L'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), diretto dal professor Umberto Veronesi, ha appena certificato che la cura Di Bella è efficace nella cura di tumori.." FONTE : http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/07/29/news/l-istituto-di-veronesi-promuove-di-bella-...
in data 14-08-2012 11:29
Fede, se viene fuori una cura nuova efficace per il cancro ne saremo tutti ben contenti. Nel caso citato nell'articolo il medico dice che la massa tumorale si è ridotta, pur non avendo una immagine precedente alla cura con cui confrontarla. Mi sembra un pò arbitrario dire che una cosa è diventata più piccola se non si può vedere com'era prima. Comunque staremo a vedere come procede questa nuova sperimentazione.
Riguardo al paziente a cui noi applicammo la cura Di Bella, e che non ne ebbe miglioramenti, ti assicuro che i farmaci erano integri!
Non sono scettico di professione, ma non riesco a illudermi che un simpatico medico di base, senza neanche un laboratorio a sua disposizione, possa scoprire quello che grandi centri di studio, finanziati da industrie farmaceutiche che avrebbero tutto l'interesse a immettere nuovi prodotti,, non sono ancora riusciti a trovare. Non siamo più nel secolo scorso, quando Jenner, Pasteur o Sabin lavoravano n solitudine.
Naturalmente sarò ben felice di sbagliarmi: i farmaci di Di Bella sono molto meno tossici delle attuali chemioterapie, che mettono a rischio anche noi operatori!
in data 14-08-2012 11:34
Altra cosa che non mi piace: l'articolo vorrebbe insinuare che la faccenda sia una battaglia tra farmaci industriali e prodotti "biologici", come definisce quelli della cura Di Bella. Non so cosa voglia dire secondo loro "biologico", ma somatostatina e gli altri prodotti sono commercializzati e prodotti dalle stesse ditte che fabbricano gli altri chemioterapici.
in data 14-08-2012 12:18
Fabio qui non si e' ancora capito che i potenti, ma quelli veri stanno guadagnando sulle nostre vite. Da qui a pochissimi anni ti renderai conto di cio' che sto dicendo.
Erano integri?
Ma ne sei sicuro?? E su questa frase "gioco" alla Schierlock Holmes.
Hanno preso luce?
Sono stati correttamente mantenuti in condizioni perfette prima di arrivare da voi?
Se tu avessi visto per intero il video ( quello con lo sfondo giallo verde per intenderci, il primo che misi su Di Bella) che ti "rifiutasti " di vedere a priori,dove parla il figlio di Di Bella ti renderesti conto che le cartelle cliniche sono state manipolate!!! E vai un po' a vedere da chi?
Perche' il gruppo in questione che e' nell'articolo ,il team ...cambia nome di una cura che non e' stata trovata da loro e che e' gia' finita non in corso di studio????
http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/07/29/news/l-istituto-di-veronesi-promuove-di-bella-1.5473803
LEGGI LE ULTIME TRE RIGHE Cavolo mi ha colpito tremendamente questa cosa...dice " Non avrebbero mai ecc ecc
per ora guardate questo:
http://www.youtube.com/watch?v=MHCvUHcdjR8&feature=related
Dì'ora in avanti mettero' dei video ( non c'entrara' il dott. di Bella)...........nell'osservarli ragionate a 360 gradi... e qui dico tutto e non dico niente....Il primo che mettero' all'inizio vi sembrera' noioso e potrebbe sembrare il solito che io posso mettere, ma ascoltatelo se potete e se vorrete, ugualmente, perche' vi portera' alla seconda parte illuminante.... che terminera' con una frase che dovrebbe far pensare...
in data 14-08-2012 16:01
in data 14-08-2012 22:22
14 Agosto 1861, l’eccidio di Pontelandolfo e Casalduni
all’alba i bersaglieri appiccano il fuoco tra stupri e massacri
Il 14 agosto 1861, meno di un anno dopo l’ingresso di Garibaldi a Napoli, per vendicare una quarantina di soldati uccisi dai “briganti” e dal popolo che non accettavano l’invasione piemontese e che si erano ribellati ai soprusi, l’esercito di Vittorio Emanuele II massacrò migliaia di inermi e rase al suolo due paesi del Beneventano: Pontelandolfo e Casalduni.
«Di Pontelandolfo e Casalduni non rimanga pietra su pietra».
Così il vile generale Cialdini, Luogotenente del re, diede ordine ai suoi subalterni. Il colonnello Pier Eleonoro Negri e il maggiore Melegari, che comandavano due reparti diretti forti di 900 uomini rispettivamente a Pontelandolfo e a Casalduni, eseguirono l’ordine con grande diligenza e soddisfazione.
«Ieri all’alba giustizia fu fatta contro Pontelandolfo e Casalduni. Essi bruciano ancora».
Così Cialdini telegrafò il giorno dopo l’eccidio al ministro della guerra piemontese, orgoglioso del massacro avvenuto.
Questo fu il racconto scritto dal bersagliere Carlo Margolfo che partecipò all’eccidio di Pontelandolfo:
«Al mattino del giorno 14 riceviamo l’ordine superiore di entrare a Pontelandolfo, fucilare gli abitanti, meno le donne e gli infermi (ma molte donne perirono) ed incendiarlo. Entrammo nel paese, subito abbiamo incominciato a fucilare i preti e gli uomini, quanti capitava; indi il soldato saccheggiava, ed infine ne abbiamo dato l’incendio al paese. Non si poteva stare d’intorno per il gran calore, e quale rumore facevano quei poveri diavoli cui la sorte era di morire abbrustoliti o sotto le rovine delle case. Noi invece durante l’incendio avevamo di tutto: pollastri, pane, vino e capponi, niente mancava… Casalduni fu l’obiettivo del maggiore Melegari. I pochi che erano rimasti si chiusero in casa, ed i bersaglieri corsero per vie e vicoli, sfondarono le porte. Chi usciva di casa veniva colpito con le baionette, chi scappava veniva preso a fucilate. Furono tre ore di fuoco, dalle case venivano portate fuori le cose migliori, i bersaglieri ne riempivano gli zaini, il fuoco crepitava».
Migliaia di morti civili per vendicare quaranta invasori militari armati, in spregio alle norme internazionali, metodi da SS naziste. Quei protagonisti armati oggi sarebbero processati dai tribunali internazionali per crimini di guerra e invasione di uno Stato legittimo senza dichiarazione di guerra e invece godono di ogni onore nella toponomastica e nei monumenti d’Italia.
A Pontelandolfo c’è invece un monumento in bronzo in memoria delle vittime dell’eccidio del 14 Agosto e una piazza dedicata a Concetta Biondi, una ragazzina sedicenne brutalmente violentata dalla soldataglia piemontese davanti agli occhi del padre, tra vili risate che anticiparono il colpo letale di bajonetta. Nicola Biondi, contadino di sessant’anni, era legato ad un palo della stalla mentre dieci bersaglieri denudano la figlia violentandola a turno. Dopo un’ora la ragazza, sanguinante, svenne per la vergogna e per il dolore; fu freddata dal bersagliere che la stava violentando in quel momento, indispettito nel vedere quel corpo esanime proprio quando toccava a lui. Il padre della ragazza fu ucciso mentre, in preda all’ira, cercava di liberarsi dalla fune. Nella casa accanto, un tale Santopietro con il figlio in braccio scappava, fu bloccato, gli fu strappato il bambino dalle mani e fu ucciso. Anche la moglie fu violentata davanti agli occhi del piccolo e poi freddata. Quel bambino, sopravvissuto, non dimenticò mai e si arruolò volontariamente nell’esercito austriaco contro i piemontesi.
Era l’alba e la gente dormiva quando ai due paesi fu dato fuoco, tra urla, lamenti strazianti e pianti di donne e bambini. I bersaglieri avevano posto delle fascine di paglia agli ingressi delle stalle già piene di fieno e così ci volle poco perchè l’inferno divenisse realtà. Il colonnello Negri gridò:
“Li voglio tutti morti! Sono tutti contadini, briganti e nemici dei Savoia, nemici del Piemonte, dei bersaglieri e del mondo. Morte ai cafoni, morte a questi terroni figli di pu**ana, non voglio testimoni, diremo che sono stati i briganti”.
Si trattava di pulizia etnica.
Qualche mese prima era stata rasa al suolo la “fedelissima” Gaeta tanto cara ai Borbone e al Papa e altri furono i paesi del Sud che furono piegati con la forza. Fu così che il Piemonte portò il tricolore e le sue esigenze di cassa nel territorio meridionale. Fosse Ardeatine e Foibe meritano commemorazioni e pagine di libri di storia scolastici, il massacro di Pontelandolfo e Casalduni no. Il presidente del comitato per le celebrazioni di “Italia 150″ Giuliano Amato si è recato il 14 Agosto del 2011 a Pontelandolfo per porgere le scuse dell’Italia ai cittadini della “città martire”.
Troppo poco, troppo silenzioso; le scuse andavano chieste dal Presidente della Repubblica sulla ribalta nazionale e con una solenne commemorazione resa annuale come quella per gli eccidi nazisti e slavi che avrebbe dovuto rendere noti a tutti gli italiani tutti gli scheletri nell’armadio che si continuano a nascondere. Compito che tocca a chi sa, dal basso.
Angelo Forgione (Movimento V.A.N.T.O.)
in data 14-08-2012 22:33
Fra-te-elli... d'i-ta-lia... l'i-ta-lia... s'è d'e-esta...
etc... etc...
Onore ai VERI eroi che per difendersi dai PEZZENTI invasori diedero la propria vita...
Fiero di essere TERRONE PARTENOPEO...