Bene Dani, basta che poi non diciate che la linea se ne va a Patrasso!
Vabbè, abbasso l'anoressia !
Il fiadone,
antico e misterioso dolce, forse risale addirittura ai pentri o ai frentani.
La stranezza, rispetto ad altre ricette sta nella presenza del FORMAGGIO e per di più formaggio PECORINO, elemento quotidiano sulle rudi mense di quei popoli pastori, capaci di posare il bastone per afferrare il corto gladiio di bronzo prima legnare e respingere i romani e poi per marciare nelle loro legioni contro i fenici.
ingredienti per la pasta:
quattro uova, un bicchiere di olio extravergine di oliva, un bicchiere di latte, una bustina di lievito, 600 gr di farina
per il ripieno: circa 800 gr di formaggio pecorino grattugiato, otto uova, due bustine di lievito, pepe e, tarda concessione rinascimentale, una grattugiata di noce moscata.
http://www.unich.it/farmaco/tuma/link_file/guerriero_capestrano.jpg
esecuzione:
disporre la farina a fontana e nel centro tre uova, l'olio di oliva, il latte in cui deve essere diluito il lievito, un poco di sale e pepe e lavorare il tutto fino a ottenere un impasto omogeneo. foderare con l'impasto ottenuto un tegame facendo penzolare parte di esso all'esterno dei bordi del tegame. a parte grattugiare il formaggio, unire alle uova montate il lievito e mescolare il tutto con un cucchiaio di legno fino a ottenere un composto cremoso da depositare nel tegame. fatta questa operazione ricoprire all'interno l'impasto lasciato penzoloni. con la pasta in avanzo, formare tante striscioline, come se fossero fettuccine, e disporle, per guarnizione, sulla superficie del fiadone, anche guarnito con foglioline di olivo piantate sulla torta come chiodi. con un pennello da cucina pennellare la superficie a piacimento, utilizzando l'uovo rimasto che deve essere ben battuto. passare al forno a calore moderato, (160°) per circa tre quarti d'ora. quando il fiadone sarà ben dorato, sfornare e raffreddare.
Accompagnare con un bicchiere di vino (doverosamente)Pecorino.