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Intendevi dire: 

Probabile denuncia per commento negativo

Salve a tutti qualche giorno fa ho acquistato una cover post per Samsung, trovo un venditore dove nella foto c'è la cover come serve a me completa di vetrino fotocamera e il titolo era chiaro, non diceva senza vetrino fotocamera e quindi l'ho comprata subito.
Dopo circa 4 giorni mi arriva e noto che manca il famoso vetro fotocamera e mando un mex al venditore chiedendo spiegazioni, mi risponde dicendo che nella descrizione era scritto ma non ero sceso a leggere, era già chiara la foto e il titolo stop.
Io rispondo dicendo che cmq avevo acquistato tranquillamente per la foto e titolo, ma lui dice che il mioo ragionamento e sbagliato punto.
Perfetto allora visto che lui non si è minimamente interessato a risolvere il piccolo problema, nel pomeriggio ho rilasciato un commento che diceva ogetti arrivato ma differente dalla foto. Ovviamente negativo ma solo per il prodotto no per spedizione ecc.
La sera mi arriva una mail con scritto che sono un coglione e tante altre belle parole e che cmq avrebbero eliminati il negativo tramite ebay e così e successo, ora lui minaccia di denunciarmi per estorsione e danneggiamento!
Una cosa assurda.
Se qualcuno può consigliarmi mi fa un piacere, se mi viene lasciata una mail mando anche le mail scambiare per farvi rendere conto di ciò che è stato detto!
Grazie mille.
Messaggio 1 di 26
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25 RISPOSTE 25

Probabile denuncia per commento negativo

 

d'accordo pienamente

 

ma allora chiudessero bottega 

Messaggio 21 di 26
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Probabile denuncia per commento negativo

Certo che non ci si trova davanti a due atti reciproci esattamente esemplari. Spero che non si abbiano conseguenze da tribunale in nessun caso, ma nei fatti, da quel punto di vista, io vedrei molto più in vantaggio il venditore rispetto all'acquirente.

 

Vero che il reato di ingiuria non ha più conseguenza penale, ma permane, se non addirittura innasprita, quella civile. Ma temo che il venditore potrebbe invocare, e non senza argomenti in realtà, l'art. 599 del codice, ovvero quello che riguarda la provocazione subiìta. Ma spero che tutto si risolva nel niente, alla fine e per come poi si è evoluta la situazione.

 

E naturalmente potrebbe anche invocare, e quello permane un reato penale, la diffamazione subìta con l'atto del negativo ricevuto. Forse sarebbe meglio non vedere conseguenze a tutto quanto successo, o almeno io lo spererei un pochino per entrambi.

 

Detto questo, giusto per discutere, io analizzerei la cosa, al di là del regolamento di Ebay il quale mi pare di ricordare indichi che le fotografie pubblicate debbano essere effettivamente quelle dell'oggetto in vendita.

 

Nelle offerte di vendita pubbliche come queste, non conta né la foto né l'introduzione né il titolo che sia generico o meno. Conta la promessa contrattuale che, scritta e di fatto, è esattamente il testo dell'inserzione.

 

Dal punto di vista giurisprundeziale interviene un elemento moderante a favore dell'acquirente, solo se egli sia "indotto" all'errore da parte del venditore che faccia un'offerta volutamente ingannatoria nei suoi confronti. Ma si noti che l'inganno deve essere del tutto indotto e volontario da parte di chi lo abbia architettato.

 

Un titolo od una fotografia, non sono probanti a tale punto da costituire contratto proprio perché possono essere generici o non specifici, ma il testo dell'offerta che sia espresso chiaramente, quello sì, è probante e costituisce base del contratto.

 

Quindi le inserzioni, ovviamente, SI LEGGONO e lo si deve fare perché sono il vero ed unico elemento reale dell'offerta e solo su quelle ci sì può basare per contestare fatti eventuali.

 

Una fotografia sfuocata, oppure che non faccia vedere i particolari ad uno ad uno od ancora un titolo del tutto generico e poco o  per nulla descrittivo non possono inficiare i termini di un'offerta scritta che sia specifica e ben descritta. Se nell'inserzione il vetrino non è previsto, il fatto che nel titolo (che ricordo essere uno spazio limitatissimo di poche lettere proprio per volontà di Ebay) la cosa non sia citata, o che nella foto sembri esserci, non significa assolutamente nulla.

 

I termini del contratto si leggono e non se ne può fare a meno come ha fatto il postante. Rilevato questo fatto, egli doveva semplicemente rendersi conto della cosa e non tentare di fare prevalere fatti che non possono prevalere solo perché al momento dell'acquisto la sua personale convinzione gli abbia fatto credere una cosa per un'altra.

 

Era necessario rendersene conto e quindi finirla lì. Il rilasciare un negativo è invece un atto, a quel punto volontario ed anche con l'intenzione di danneggiare la controparte con un atto diffamatorio, altrimenti non se ne capirebbe la ratio, dal momento che è stato rilasciato solo ed esclusivamente per non avere ottenuto soddisfazione del proprio errato ragionamento da parte del venditore.

 

Il rilasciare un negativo con questo animo, quindi, è un atto che ha al minimo la stessa forza e valenza, e per le leggi attuali anche più grave, di un atto ingiurioso come quello poi da lui subito dalla controparte.

 

Non perché non si sia utilizzato l'insulto in uno scritto negativo, questo poi sia atto meno violento nei confronti della controparte che poi reagisce prorompendo in altrettanto atto violento con l'insulto ingiurioso diretto.

 

E siccome colui che ha fatto il primo atto lesivo è proprio l'acquirente, l'altro può essersi sentito provocato da un atto ingiusto che colpiva lui e la sua attività di vendita in forma del tutto diretta, e quindi ha anche reagito nel modo inurbano conseguente (certo e comunque cosa censurabile del tutto).

 

A mio parere la ragione originale l'aveva a tutti gli effetti il venditore che non ha ingannato, ha fornito l'oggetto di vendita e lo ha anche descritto correttamente, e quindi non si doveva tributargli un negativo in quella maniera.

 

Poi certamente la reazione è stata squalificante, anche se in realtà aveva subìto un torto. Poteva semplicemente rivolgersi ad Ebay come ha fatto per farsi rimuovere il commento ingiusto ed esimersi dall'attaccare la persona in quella maniera.

 

Ma che questo caso, come il caso della scatola vuota, insegni una volta di più che le inserzioni vanno lette bene, perché non sono scritte per caso. E se uno scritto esiste si suppone che voglia comunicare qualche cosa che abbia un significato, e trascurarlo è sempre un errore madornale.

Messaggio 22 di 26
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Probabile denuncia per commento negativo


@misterious_shadow  ha scritto:

Certo che non ci si trova davanti a due atti reciproci esattamente esemplari. Spero che non si abbiano conseguenze da tribunale in nessun caso, ma nei fatti, da quel punto di vista, io vedrei molto più in vantaggio il venditore rispetto all'acquirente.

 

Vero che il reato di ingiuria non ha più conseguenza penale, ma permane, se non addirittura innasprita, quella civile. Ma temo che il venditore potrebbe invocare, e non senza argomenti in realtà, l'art. 599 del codice, ovvero quello che riguarda la provocazione subiìta. Ma spero che tutto si risolva nel niente, alla fine e per come poi si è evoluta la situazione.

 

E naturalmente potrebbe anche invocare, e quello permane un reato penale, la diffamazione subìta con l'atto del negativo ricevuto. Forse sarebbe meglio non vedere conseguenze a tutto quanto successo, o almeno io lo spererei un pochino per entrambi.

 

Detto questo, giusto per discutere, io analizzerei la cosa, al di là del regolamento di Ebay il quale mi pare di ricordare indichi che le fotografie pubblicate debbano essere effettivamente quelle dell'oggetto in vendita.

 

Nelle offerte di vendita pubbliche come queste, non conta né la foto né l'introduzione né il titolo che sia generico o meno. Conta la promessa contrattuale che, scritta e di fatto, è esattamente il testo dell'inserzione.

 

Dal punto di vista giurisprundeziale interviene un elemento moderante a favore dell'acquirente, solo se egli sia "indotto" all'errore da parte del venditore che faccia un'offerta volutamente ingannatoria nei suoi confronti. Ma si noti che l'inganno deve essere del tutto indotto e volontario da parte di chi lo abbia architettato.

 

Un titolo od una fotografia, non sono probanti a tale punto da costituire contratto proprio perché possono essere generici o non specifici, ma il testo dell'offerta che sia espresso chiaramente, quello sì, è probante e costituisce base del contratto.

 

Quindi le inserzioni, ovviamente, SI LEGGONO e lo si deve fare perché sono il vero ed unico elemento reale dell'offerta e solo su quelle ci sì può basare per contestare fatti eventuali.

 

Una fotografia sfuocata, oppure che non faccia vedere i particolari ad uno ad uno od ancora un titolo del tutto generico e poco o  per nulla descrittivo non possono inficiare i termini di un'offerta scritta che sia specifica e ben descritta. Se nell'inserzione il vetrino non è previsto, il fatto che nel titolo (che ricordo essere uno spazio limitatissimo di poche lettere proprio per volontà di Ebay) la cosa non sia citata, o che nella foto sembri esserci, non significa assolutamente nulla.

 

I termini del contratto si leggono e non se ne può fare a meno come ha fatto il postante. Rilevato questo fatto, egli doveva semplicemente rendersi conto della cosa e non tentare di fare prevalere fatti che non possono prevalere solo perché al momento dell'acquisto la sua personale convinzione gli abbia fatto credere una cosa per un'altra.

 

Era necessario rendersene conto e quindi finirla lì. Il rilasciare un negativo è invece un atto, a quel punto volontario ed anche con l'intenzione di danneggiare la controparte con un atto diffamatorio, altrimenti non se ne capirebbe la ratio, dal momento che è stato rilasciato solo ed esclusivamente per non avere ottenuto soddisfazione del proprio errato ragionamento da parte del venditore.

 

Il rilasciare un negativo con questo animo, quindi, è un atto che ha al minimo la stessa forza e valenza, e per le leggi attuali anche più grave, di un atto ingiurioso come quello poi da lui subito dalla controparte.

 

Non perché non si sia utilizzato l'insulto in uno scritto negativo, questo poi sia atto meno violento nei confronti della controparte che poi reagisce prorompendo in altrettanto atto violento con l'insulto ingiurioso diretto.

 

E siccome colui che ha fatto il primo atto lesivo è proprio l'acquirente, l'altro può essersi sentito provocato da un atto ingiusto che colpiva lui e la sua attività di vendita in forma del tutto diretta, e quindi ha anche reagito nel modo inurbano conseguente (certo e comunque cosa censurabile del tutto).

 

A mio parere la ragione originale l'aveva a tutti gli effetti il venditore che non ha ingannato, ha fornito l'oggetto di vendita e lo ha anche descritto correttamente, e quindi non si doveva tributargli un negativo in quella maniera.

 

Poi certamente la reazione è stata squalificante, anche se in realtà aveva subìto un torto. Poteva semplicemente rivolgersi ad Ebay come ha fatto per farsi rimuovere il commento ingiusto ed esimersi dall'attaccare la persona in quella maniera.

 

Ma che questo caso, come il caso della scatola vuota, insegni una volta di più che le inserzioni vanno lette bene, perché non sono scritte per caso. E se uno scritto esiste si suppone che voglia comunicare qualche cosa che abbia un significato, e trascurarlo è sempre un errore madornale.


Ubi maior, minor cessat 🙂

 

e qui il Maior è Misterious 🙂

Messaggio 23 di 26
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Probabile denuncia per commento negativo

Quello che volevo mettere in risalto io era un' altro aspetto, oltre al "tubero".

cioe' perché nell'era digitale, mettere foto fittizie in un inserzione, quando tutti nei loro smartphone hanno addirittura 2 fotocamere eccellenti?

costa davvero tanto fare una foto "reale" dell'oggetto che si mette in vendita?

per voi non è un aspetto vincolante in una compravendita a distanza, dove l'acquirente è a centinaia di km ?

mettere una foto fittizia che può trarre in inganno l'acquirente, secondo me può essere una discriminante non di secondo piano rispetto alla descrizione dell'oggetto.

faccio un altro esempio, se creo un inserzione di un auto, scrivo auto con qualche ammaccatura, metto la foto di un'altra auto e non la mia, la quale ha solo qualche graffio e poco altro, mentre la mia ha fatto un frontale con un camion, voi dite che va bene così?

Messaggio 24 di 26
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Probabile denuncia per commento negativo


@dottobazar  ha scritto:

Quello che volevo mettere in risalto io era un' altro aspetto, oltre al "tubero".

cioe' perché nell'era digitale, mettere foto fittizie in un inserzione, quando tutti nei loro smartphone hanno addirittura 2 fotocamere eccellenti?

costa davvero tanto fare una foto "reale" dell'oggetto che si mette in vendita?

per voi non è un aspetto vincolante in una compravendita a distanza, dove l'acquirente è a centinaia di km ?

mettere una foto fittizia che può trarre in inganno l'acquirente, secondo me può essere una discriminante non di secondo piano rispetto alla descrizione dell'oggetto.

faccio un altro esempio, se creo un inserzione di un auto, scrivo auto con qualche ammaccatura, metto la foto di un'altra auto e non la mia, la quale ha solo qualche graffio e poco altro, mentre la mia ha fatto un frontale con un camion, voi dite che va bene così?


No che non va bene, mi pare più che ovvio.

 

Qui non stiamo negando il diritto dell'acquirente di contestare la conformità dell'oggetto, ci mancherebbe altro, né il dovere del venditore di rappresentare al meglio l'oggetto in vendita nelle sue reali condizioni.

 

Se rileggi innanzitutto non è di questo che si discuteva, ma del diritto del venditore di ricorrere alla Giustizia nel caso in cui si senta danneggiato dal feedback dell'acquiremte, il resto è del tutto secondario ed è se vogliamo una deriva non voluta della discussione.

 

Poi i tuoi esempi non c'entrano niente con il caso in specie, qui si trattava di un oggetto nuovo con foto da catalogo, titolo non esaustivo e descrizione completa ma non letta dall'acquirente che, in caso di discrepanza tra foto e descrizione, avrebbe potuto chiedere chiarimenti ed eventualmente decidere di non acquistare.

 

Ribadisco che esistono situazioni, tipologie di oggetti che non possono essere distinti tra loro in base ad una fotografia di catalogo e per cui è richiesta e necessaria la lettura della descrizione e della documentazione tecniva, un esempio pratico è il catalogo di un sito come Farnell dove sotto ad ogni foto c'è la raccomandazione di verificare le specifiche tecniche dell'oggetto perchè la foto è puramente indicativa.

 

Infine se l'acquirente avesse contestato la conformità dell'oggetto nei modi dovuti, cioè con una controversia, forse avrebbe anche potuto ottenere soddisfazione, ha invece scelto una via inutile (tant'è che il feedback è stato rimosso)  e pericolosa (tant'è che rischiava una querela).

 

Chiaro?

 

Ciao

 

 

#stay safe = keep the distance + use the mask + pay only with PayPal
Messaggio 25 di 26
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Probabile denuncia per commento negativo

Nei contratti a distanza è importante quello che si afferma, quello che si promette. Una fotografia che non sia ampia e descrittiva in ogni particolare, per cui un corredo fotografico più che una semplice fotografia, non può essere prioritaria rispetto ad una ampia descrizione. E comunque non è prioritaria in nessun caso.

 

Se il tuo ragionamento avesse senso, allora si potrebbe tranquillamente dire che un oggetto non è conforme perché tutto quello messo in descrizione non appare nella fotografia, oppure esattamente il contrario, ovvero un venditore ti potrebbe tranquillamente mettere solo una banale fotografia, senza scrivere assolutamente nulla, ed ad ogni tua lamentela su parti mancanti dell'oggetto ti potrebbe rispondere che nella foto non compariva quello che tu richiedi.

 

Per esempio un telefonino senza carica-batterie, un telefonino senza schermo, oppure senza batteria stessa proprio perché nella fotografia non compare. Andrebbe tutto bene secondo te?

 

Oppure ti potrebbe mettere una fotografia di un oggetto descritto come funzionante e quando tu ti lamentassi della cosa, potrebbe rispondere banalmente che nella fotografia si vede benisssimo che funziona.

 

No, le norme invece parlano di promessa, di descrizione ed anche di funzionalità e caratteristiche di un oggetto in vendita, che un acquirente può normalmente aspettarsi con la normale diligenza e con la normale logica.

 

Se si vende un telefonino portatile che è noto che funzioni con batteria ricaricabile, ci si aspetta che questa esista e sia disponibile. E non si può poi dire che questa non sia stata descritta o non compaia nella "fotografia".

 

Ed è anche l'esempio del nostro caso in realtà. Di cover per cellullari ne esistono "con" e "senza" vetrino di protezione. Per cui non è né logico né diligente dare per scontato che esso esista nell'offerta. E se il pezzo non è descritto come presente non si può pretendere che ci sia solo perché "sembra" esserci nella fotografia.

 

Una fotografia non è affatto probante, ma magari integrativa di quanto in realtà promesso con uno scritto descrittivo. Ma non è un elemento nemmeno fondamentale. E siccome non è un elemento fondamentale, tu puoi mettere tutte le fotografie delle auto più sane ed integre che ritieni opportuno, ma se in realtà menti, perché tu sai bene che hai una macchina lesionata da un camion, avrai sempre torto.

 

E questo ti succede, proprio perché le fotografie non sono per nulla probanti di quello che in realtà affermi in difformità di come stiano realmente le cose.

Messaggio 26 di 26
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