Buongiorno, mi sono aggiudicato un oggetto all'asta che ho pagato come indicato nell'annuncio pubblico. Successivamente il venditore mi ha richiesto una integrazione, alle spese di spedizione pattuite, motivando un proprio errore nel conteggio delle stesse, minacciando di restituirmi l'importo e presumibilmente di annullare la transazione. Pur trattandosi di importi modesti, ho respinto fermamente la richiesta sottolineando sia la violazione del regolamento di eBay che le responsabilità penali (629 cp) insite nel tentativo di ottenere un ingiusto profitto, a mio danno, sotto minaccia di un comportamento omissivo (inadempienza contrattuale , ossia mancata spedizione). Il venditore, a questo punto, pur proponendo di inviare l'oggetto al prezzo pattuito, aggiunge alcune espressioni ingiuriose, e successivamente decide di rifiutare il perfezionamento del contratto già concluso, ossia di non spedire la merce, ovviamente restituendo quanto già pagato. Mi ha quindi inviato richiesta di annullare la transazione, richesta che ho respinto chiedendo il che il contratto conclusosi con l'aggiudicazione venga perfezionato con la spedizione della merce. Il contratto infatti , (1372 cc) ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge. Può a Vs giudizio ed esperienza legalmente il venditore in qualche misura recedere unilateralmente dal contratto? Devo necessariamente rivalermi in sede civile per ottenere il rispetto del contratto stipulato e/o l'eventuale risarcimento del danno e delle spese? La mia polizza di Tutela Legale coprirebbe integralmente l'anticipo di spese. Grazie
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