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Paypal e art.1510 cc

marctocc
Utente della Community

Pur avendomi salvato diverse volte paypal, bisogna anche capire ciò che fa se è o meno regolare. Il famoso articolo 1510 del codice civile che è una legge italiana, perchè non viene rispettato? Riporto a questo link dove viene fatta una domanda a un professionista del settore http://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-iii/capo-i/sezione-ii/art1510.html e risponde togliendo ogni dubbio su chi ha la responsabilità in caso di mancata consegna,furti o pacco parzialmente o completamente danneggiato.

La responsabilità dalla risposta che si legge, dal momento che il bene viene venduto ,viene fatta ricadere tutta su chi acquista, in quanto ormai è lui il proprietario dal momento il cui chi vende il bene riceve il pagamento, tanto è vero che chi non spedisce si appropria di una cosa non più sua, impropriazione indebita. Ora non capisco ,se la legge italiana dice questo, perchè una regola paypal è superiore alla legge italiana?  Facendola valere in tutto il mondo? Prelevando i soldi in caso di reclamo, chi fa l'atto fuori legge è paypal che applica una sua regola o l'acquirente che si appropria dei soldi non più suoi non rispettando quindi l'art.1510 del c.c.?

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8 RISPOSTE 8

Paypal e art.1510 cc

Nella loro risposta gli esperti della redazione hanno sottovalutato il fatto che la remissione del "la cosa al vettore o allo spedizioniere" in caso di spedizione prioritaria non è dimostrabile.

 

Infatti in caso di spedizione tracciabile PayPal si regola diversamente sia in caso di mancato recapito, sia in caso di asportazione dell'oggetto durante il trasporto e numerosi sono i casi sul forum che ne danno riscontro.

 

Diverso è il caso del danneggiamento durante il trasporto, caso che rientra esplicitamente tra quelli idonei alla protezione acquirenti anche in caso di spedizione tracciabile, probabilmente perchè in situazioni come queste l'individuazione della colpa tra venditore (imballaggio non adeguato) e corriere potrebbe non essere univoca.

 

In ogni caso con spedizioni tracciabili sia il venditore che l'acquirente hanno la possibilità di rivalersi sul vettore, cosa del tutto impossibile per la prioritaria (e non è un caso).

 

Non credo che una domanda secca posta ad esperti, la cui competenza giuridica ovviamente non posso e non voglio contestare, estrapolata dal contesto generale possa essere necessariamente ritenuta Vangelo, nella fattispecie infatti la Redazione ha sottovalutato un dettaglio importantissimo (pur specificato nella domanda), cioè le caratteristiche specifiche (e particolarissime) della spedizione utilizzata, ovvero la posta ordinaria.

 

Ciao

 

 

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Paypal e art.1510 cc


@moriadellevacche ha scritto:

Nella loro risposta gli esperti della redazione hanno sottovalutato il fatto che la remissione del "la cosa al vettore o allo spedizioniere" in caso di spedizione prioritaria non è dimostrabile.

 

Infatti in caso di spedizione tracciabile PayPal si regola diversamente sia in caso di mancato recapito, sia in caso di asportazione dell'oggetto durante il trasporto e numerosi sono i casi sul forum che ne danno riscontro.

 

Diverso è il caso del danneggiamento durante il trasporto, caso che rientra esplicitamente tra quelli idonei alla protezione acquirenti anche in caso di spedizione tracciabile, probabilmente perchè in situazioni come queste l'individuazione della colpa tra venditore (imballaggio non adeguato) e corriere potrebbe non essere univoca.

 

In ogni caso con spedizioni tracciabili sia il venditore che l'acquirente hanno la possibilità di rivalersi sul vettore, cosa del tutto impossibile per la prioritaria (e non è un caso).

 

Non credo che una domanda secca posta ad esperti, la cui competenza giuridica ovviamente non posso e non voglio contestare, estrapolata dal contesto generale possa essere necessariamente ritenuta Vangelo, nella fattispecie infatti la Redazione ha sottovalutato un dettaglio importantissimo (pur specificato nella domanda), cioè le caratteristiche specifiche (e particolarissime) della spedizione utilizzata, ovvero la posta ordinaria.

 

Ciao

 

 


Appunto perchè non dimostrabile la spedizione (ma neanche la ricezione), chi acquista a maggior ragione dovrebbe richiedere una spedizione tracciata, diversamente dovrebbe prendersi la responsabilità e il rischio sia in caso di incontrare un venditore scorretto, che problemi dovuti allo spedizioniere.Dal momento in cui il bene è ceduto, decide chi compra come farsi recapitare il prodotto, non a caso sono a carico di chi compra, se vuole rischiare usa la prioritaria in quanto magari in caso di perdita il danno è minimo, mentre se il valore dell'oggetto è alto, meglio puntare sulla spedizione assicurata.Qui su ebay invece aprofittando di paypal la gente comprerebbe pure iphone 5 con prioritaria pur di risparmiare quanto?5 euro?Paypal sembra sia il mezzo teoricamente regolare per fare una cosa completamente fuori legge in Italia, almeno in Italia è applicato al contrario il regolamento per le prioritarie.Io comunque facevo un discorso generale sulle spedizioni, visto che c'è gente che fa un ordine con corriere, viene perso e pur non avendo assicurato il pacco (cosa che deve richiedere sempre chi acquista in quanto suo interesse) pretende di avere il rimborso anche se paypal da ragione a chi vende in quanto secondo il suo regolamento dimostra la spedizione.Credo comunque chi ha risposto a quel link, sia un avvocato che ha studiato anni proprio per rispondere alle domande dei loro clienti, dubito quindi fortemente che sbaglia su ciò che dice

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@marctocc ha scritto:

Appunto perchè non dimostrabile la spedizione (ma neanche la ricezione), chi acquista a maggior ragione dovrebbe richiedere una spedizione tracciata, diversamente dovrebbe prendersi la responsabilità e il rischio sia in caso di incontrare un venditore scorretto, che problemi dovuti allo spedizioniere.


Mi piace (ironico) questo modo tipicamente Italiota di appellarsi alla Legge come hai fatto tu e poi volerla adattare ai propri comodi.

 

La legge dice che il venditore deve dimostrare di aver spedito, è un OBBLIGO, non è facoltativo e solo in quel caso il rischio della spedizione si trasferisce sull'acquirente e la responsabilità sul vettore.

 

Non si può assolvere questo obbligo del venditore con la scusa che neanche l'acquirente può dimostrare di non aver ricevuto.

 

E' inutile poi tutta la tiritera di casi e controcasi di gente che se ne approfitta in tutti i modi e tutte le maniere, è la scoperta dell'acqua calda se mi permetti l'espressione.

 

Non mi meraviglio più di quanta disonestà e mancanza di etica ci sia a tutti i livelli, ma il primo passo per rendere migliore tutti la situazione sarebbe appunto che TUTTI rispettino le Legge, quindi anche i venditori che spediscono in modo non dimostrabile avendo la pretesa che l'acqurente accetti di credergli sulla parola e per questo solo fatto accettino anche a rinunciare a qualsiasi diritto sancito dalla Legge.

 

Ciao

 

 

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Paypal e art.1510 cc


@marctocc ha scritto:

Credo comunque chi ha risposto a quel link, sia un avvocato che ha studiato anni proprio per rispondere alle domande dei loro clienti, dubito quindi fortemente che sbaglia su ciò che dice

Per rispondere a questo specifico argomento ti suggerisco di leggere questo:

 

conosco di persona l'Autore, è un Avvocato ("che ha studiato anni") e per di più è anche un espertissimo utente eBay, anche venditore, che ha PURTROPPO smesso da tempo di frequentare il Forum, fatto che reputo, sia a livello personale che di utilità generale, come una gravissima perdita.

 

Nello specifico sulle prioritarie e su quello stesso articolo di Legge l'amico Carlo scrive:

 

Un ultimo cenno, infine, alle spedizioni prioritarie. Molti venditori si ritengono irresonsabili delle spedizioni con questo metodo quando avvengano mancate consegne o smarrimenti poichè metodo scelto dall'acquirente ed anche perchè, avendo scritto in inserzione una qualche clausola esclusiva di responsabilità, ritengano i loro obblighi superati e trasferiti sull'acquirente quasi per "norma di contratto". La cosa non ha senso per il nostro ordinamento. Per potere non essere responsabili di una spedizione e del suo destino occorre potere dimostrare di averla fatta. Una spedizione prioritaria è praticamente impossibile da dimostrare e quindi questo genere di norme contrattuali risultano di fatto vessatorie e quindi nulle. Le spedizioni prioritarie risultano pericolose proprio per questo. E poichè è già stato enunciato che l'articolo 1510 ha valore salvo "usi contrari" questo costituisce a tutti gli effetti un uso contrario. Quindi una spedizione senza ricevuta di fatto è da sconsigliare proprio per questo motivo. Dopo tutto sono spedizioni che costano poco, questo è vero, ma lo sono anche perchè vi è una notevole dose di rischio.
Un dialogare un pochino largo, se vogliamo, quest'ultimo ma con il tentativo di inquadrare il problema. Le cause del litigio spesso sono motivate da una ignoranza della norma o da una sua scorretta interpretazione.

 


E' per questo che ti dico che quella risposta non è corretta, proprio perchè sovola (dando una generica interpretazione dell'articolo di Legge) proprio sulle specifiche caratteristiche della spedizione con Posta Ordinaria / Prioritaria che per sua natura non è dimostrabile.

 

Ciao

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@moriadellevacche ha scritto:

@marctocc ha scritto:

Appunto perchè non dimostrabile la spedizione (ma neanche la ricezione), chi acquista a maggior ragione dovrebbe richiedere una spedizione tracciata, diversamente dovrebbe prendersi la responsabilità e il rischio sia in caso di incontrare un venditore scorretto, che problemi dovuti allo spedizioniere.


Mi piace (ironico) questo modo tipicamente Italiota di appellarsi alla Legge come hai fatto tu e poi volerla adattare ai propri comodi.

 

La legge dice che il venditore deve dimostrare di aver spedito, è un OBBLIGO, non è facoltativo e solo in quel caso il rischio della spedizione si trasferisce sull'acquirente e la responsabilità sul vettore.

 

Non si può assolvere questo obbligo del venditore con la scusa che neanche l'acquirente può dimostrare di non aver ricevuto.

 

E' inutile poi tutta la tiritera di casi e controcasi di gente che se ne approfitta in tutti i modi e tutte le maniere, è la scoperta dell'acqua calda se mi permetti l'espressione.

 

Non mi meraviglio più di quanta disonestà e mancanza di etica ci sia a tutti i livelli, ma il primo passo per rendere migliore tutti la situazione sarebbe appunto che TUTTI rispettino le Legge, quindi anche i venditori che spediscono in modo non dimostrabile avendo la pretesa che l'acqurente accetti di credergli sulla parola e per questo solo fatto accettino anche a rinunciare a qualsiasi diritto sancito dalla Legge.

 

Ciao

 

 


Non uso la legge a mio comodo, sto solo chiedendo un parere dando la mia opinione, non ci trovo nulla di male nel dire la mia e chiedere chiarimenti.

Come dice il tuo amico avvocato, questa legge lui la interpreta in quel modo e scrive comunque delle casistiche sul quando si può o meno avere torto, compreso il contrassegno, dove li finchè non viene fatta la consegna ogni problema riscontrato durante la consegna grava sul venditore .L'art. 63 spiega il rischio sulla consegna:

 

Art. 63.

Passaggio del rischio

1. Nei contratti che pongono a carico del professionista l’obbligo di provvedere alla spedizione dei beni il

rischio della perdita o del danneggiamento dei beni, per causa non imputabile al venditore, si trasferisce

al consumatore soltanto nel momento in cui quest’ultimo, o un terzo da lui designato e diverso dal

vettore, entra materialmente in possesso dei beni.

2. Tuttavia, il rischio si trasferisce al consumatore già nel momento della consegna del bene al vettore

qualora quest’ultimo sia stato scelto dal consumatore e tale scelta non sia stata proposta dal

professionista, fatti salvi i diritti del consumatore nei confronti del vettore.

 

Quindi a me pare che il rischio sulla consegna viene presa in carico dal consumatore nel momento in cui la merce passa dal venditore al vettore.Stando al punto 2 e in una vendita a distanza sia proposta la prioritaria e la raccomandata, quindi il consumatore può scegliere come farsi recapitare il bene, la colpa sulla mancata consegna di chi è se il consumatore sceglie prioritaria e non gli viene obbligata dal venditore?O ancora, se il venditore non propone alcun tipo di spedizione e il consumatore vuole la consegna con prioritaria, stando all'art 63 di chi sarebbe la colpa se la consegna non arriva?

 

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Paypal e art.1510 cc

La colpa della mancata consegna è sempre del vettore, questo è implicito, ma non puoi scaricarla sull'acquirente se non sei in condizione di dimostrare che hai spedito, lo vuoi capire o no?

 

Nemmeno il vettore accetterebbe un reclamo su una prioritaria, la prioritaria E' UNA LETTERA AFFRANCATA e basta.

 

Tu hai la pretesa che al venditore si creda sulla parola e questo non può essere accettato nemmeno da un Giudice che deve sempre decidere in base a delle prove che nel caso della prioritaria NON ESISTONO.

 

E' il trasferimento del bene al vettore che non può essere provato con la prioritaria.

 

Non ci vuole tantissimo a capirlo.

 

 

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Paypal e art.1510 cc

Aggiungo (e poi la chiudo tanto come al solito non si arriva a capo di nulla) che PayPal concede anche una sorta di beneficio del dubbio ai venditori, infatti è previsto (seguendo determinate procedure) per un numero limitatissimo di reclami e per importi minori di 25 euro che l'acquirente venga rimborsato senza che il denaro venga sottratto al venditore:

 

"Ti ricordiamo che l’esenzione dalla prova di spedizione è prevista dalla Protezione acquirenti di PayPal per le transazioni idonee di importo pari o inferiore a €25,00 euro e ti consente di beneficiare di un massimo di 10 rimborsi in un lasso di tempo di 6 mesi."

 

 

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Paypal e art.1510 cc

Salve a tutti, mi associo a questa discussione, come già fatto in un'altra oggi, in quanto il problema mi ha riguardato in più occasioni. E' vero che far parte di un servizio come eBay e Paypal voglia dire accettarne i regolamenti, è vero anche che il codice civile stabilisce che i rischi da trasporto sono a carico di chi vende, solo ed esclusivamente nei casi di contrassegno o spedizione assicurata, ma è anche vero che eBay è una piattaforma mondiale. Io, potrei vendere un oggetto in Italia, così come in USA, chiaramente non si può pretendere di far valere il ns. codice civile in USA. Penso che sia anche per questo che PayPal abbia approntato la regola che chi spedisce si accolla eventuali danni. Andrebbero, però, secondo il mio parere, affinate alcune cose. Innanzi tutto, specialmente coi corrieri in convenzione eBay, come DHL, dovrebbero valere le transazioni PayPal come documento probatorio del valore dell'oggetto ai fini di un'eventuale assicurazione, non come ora che, i corrieri, in caso di furto o dannegiamento, pretendono un documento fiscale valido. Se uno vende un oggetto antico, magari di 50 anni fa, che fa, una perizia giurata in tribunale ogni volta? Come fa ad esibire una ricevuta fiscale di 50 anni fa, magari in lire e scritta a mano? I corrieri dovrebbero prendere a base risarcimento la transazione Paypal, la stampa del bonifico bancario o la dichiarazione a firma congiunta della transazione, nei casi di ritiro a mano. Diverso è il caso dell'ammontare del danno in caso di raggiro conclamato. Pacco intatto, l'acquirente acquista un lettore CD, avendone uno uguale rotto nel pickup laser. Riceve l'oggetto, lo apre, gli scambia il pickup con quello del suo, rotto, e dichiara che il lettore non legge i cd. PayPal gli restituisce tutti i suoi soldi e gli dice di restituire l'oggetto, fatta salva la possibilità, al venditore, di fare appello, solo se l'oggetto ritorna indietro con un ulteriore danno rispetto a quello lamentato dall'acquirente. Chiaramente il venditore potrà dire solo che il lettore non legge i cd, dato che al suo interno ci sarà il pickup rotto e sostituito, ergo, si arrangia. Tutto ciò prima non accadeva perché PayPal, (in questi casi, come è successo a me per un acquisto di 70 euro, ed ho avuto ragione proprio grazie a PayPal), pretendeva una relazione stilata da un centro assistenza autorizzato della casa costruttrice dell'oggetto, con indicato il danno, le possibili cause e il costo della riparazione, il tutto timbrato e firmato. L'acquirente si doveva pagare detto preventivo di tasca sua e faxarlo a Paypal, se voleva far valere le sue ragioni, altrimenti nisba. Oggi, detta procedura, PayPal, la attua solo se l'oggetto acquistato ha un valore di 700 euro o superiore, altrimenti da ragione all'acquirente, ergo, le truffe stanno decollando a volontà, basta vedere i post in questa community sulla Garanzia Cliente eBay e PayPal, per rendercene conto. Non ultimo, vanno evidenziati anche altri problemi, il mancato rispetto della dicitura restituzione non accettata, che è diventata una farsa, ma rimane come opzione del pannello di vendita di eBay, il fatto che PayPal consigli di non effettuare mai ritiri a mano perché si perderebbe la protezione venditori, anche in presenza di firma congiunta alla consegna dell'oggetto, perché loro guardano solo al tracking, come mi hanno detto telefonicamente ieri. Peccato, però, che eBay, sempre sul pannello di vendita, consenta l'opzione di ritiro a mano. Infine, vorrei spendere due parole, proprio sulla Garanzia Cliente eBay con Paypal, sempre alla ribalta nei forum di sfogo. La legislazione europea prevede una formula di esclusione della garanzia per i privati, ma loro, che in Europa ci sono, forse non se ne sono accorti. Molti venditori la espongono nelle loro inserzioni, ma è anch'essa carta straccia in quanto non viene rispettata. Chi acquista, paga con PayPal e non mette feedback, si cucca 180 gg. di garanzia, anche con i privati. Almeno lo avessero fatto coi venditori professionali, invece no, hanno fatto di tutta l'erba un fascio. Così, adesso, se una massaia si vende il suo TV su eBay perché ne ha comprato uno nuovo, deve dare 6 mesi di garanzia PayPal. Orbene, dal momento che eBay e PayPal si dichiarano separati, ma evidentemente lo sono in casa, penso che dovrebbero rivedere alcune cose insieme con la massima calma e serenità, così decidono per il meglio,  in quanto, è vero che gli acquirenti portano acquisti e commissioni, ma se i venditori si stufano e vanno in altri lidi, come moltissimi stanno già facendo e a totale ragione, gli acquirenti, super protetti, non avranno più nulla da acquistare. Saluti a tutti.

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